postato il 20 Settembre 2011 | in "Economia, Politica"

Il problema non sono le agenzie di rating ma la credibilità del governo

Pdl faccia dimettere premier o rischio Grecia

In questa caccia disperata al colpevole speriamo non siano incolpate le agenzie di rating perché il problema non sono loro.
Il problema siamo noi che non abbiamo saputo fare una manovra strutturale per la crescita. Il problema è la credibilità internazionale del governo.
Per questo rivolgo un appello alle donne e agli uomini di buona volontà della maggioranza, perché evitino di aprire una pagina nera per l’Italia. Dobbiamo evitare lo spettro della Grecia perché altrimenti tutta la politica ne sarà travolta. Non difendano l’indifendibile e aprano una fase nuova. Far finta di non sentire le sirene vuol dire portare l’Italia nel baratro: Berlusconi è parte del problema e potrebbe essere anche parte della soluzione.

Pier Ferdinando

9 Commenti
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Maria Pina Cuccaru
Maria Pina Cuccaru
12 anni fa

Il problema è una maggioranza che ha perso ogni contatto con la realtà e che si ostina a “tirare a campare” pur di non perdere la poltrona, completamente incosciente riguardo alla situazione drammatica in cui viviamo

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Marcegagli ha fatto la sua parte. Mi chiedo ma la CISL non chiede le dimissioni del premier? Ma non si vergogna Bonanni? Che uomo è? Si fa scavalcare da Confindustria. Mi aspetto e lo spero vivamente che vi sia un ammutinamento della CISL, una sigla che non merita uno schifo simile.

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Onorevole, Le chiedo una cosa… per quando sarà nel governo di coalizione o meglio ancora per quando vincerete alle prossime elezioni, non ho idea se va cambiata la Costituzione o quale altra diavoleria ma è INAMMISSIBILE che in futuro ci si trovi in una situazione di stallo simile a questa: dove un governo che ha vinto le elezioni meritatamente può finire la legislatura a scapito di un intero Paese che gronda sangue e va in default. Dove persino la metà dei suoi elettori si è accorta del bluff e impreca tutti i giorni al loro inidirizzo. E’ inammissibile, capisco che non si era mai verificato in passato, non c’è “esperienza” perchè non c’è mai stata una crisi simile, perchè la maggioranza ha tali e infinite risorse per comprare degli scilipoti, perchè è attaccata allo scranno per paura della giustizia e tante tante altre, ma è innammissibile che non si trovi una soluzione. Dovrà essere uno dei primi punti di un programma politico.

Nello Pennisi
12 anni fa

La situazione,all’insegna ” la crisi é ormai alle spalle”,dura da circa tre anni,nonnostante che inascoltate cassandre mettessero in guardia il governo.L’arroganza ,non solo del premier e dei suoi ministri,ma di tutta la maggioranza ci ha portato in questa gravissima situazione.Ora si fa fatica ad uscirne,vista la indisponibilità dellle cozze nostrane non inclini a fare passi indietro,nel supremo interesse del paese.Il pdl,che si é autoproclamato partito dei moderati ( così NON E)’,rilevato peraltro che é una larva della democrazia,si rivela incapace di discutere e proporre alcunché privo com’ é di una vera rappresentanza di base eletta che discute e propone nei congressi.Potrei continuare per molto. elencando i gravissimi deficit di democrazia con il quale il Pdl ha irrorato la nostra società civile sottoponendola a bagni infecondi di marciume che la stanno guastando sotto vari profili:in primis quello etico vista la disinvoltura con la quale esponenti di quel partito assolvono le “bagatelle” del loro premier,in modo risibile.Rimarco che Deve essere la base del Pdl a venirci incontro e non noi ad assecondare i loro vertici in alleanze pseudomoderate che finirebbero ormai per infangarci

Angelo
Angelo
12 anni fa

Sono solo in parte daccordo con Casini per le ragioni sotto esposte:

 Le analisi recenti di alcuni economisti ed intellettuali fuori dal coro sulle vere cause della crisi internazionale, il caso Islanda (che ha rifiutato di pagare il suo debito pubblico) e Grecia (spolpata dai poteri forti) , permettono di fare alcune considerazioni di fondo per tentare di colmare le lacune di una carente informazione dei media sui meccanismi del dramma attuale.
Le cause della crisi
-L’avidità insaziabile della finanza dei poteri forti e degli speculatori internazionali espressione di un modello globale degenerato del neocapitalismo liberista .
-L’asservimento dei governi europei alle loro logiche spietate e ricattarorie .
-La mancanza di una consapevolezza collettiva dei processi a causa anche di una informazione asservita, superficiale o carente.
Le conseguenze
Politiche economiche che producono una gigantesca macelleria sociale perpetrata a danno di interi popoli , la spoliazione dei beni (vedi caso Grecia che sta per svendere addirittura le proprie ricchezze artistiche ecc. ) senza che ciò sia comunque servito a salvare quel paese, l’ulteriore arricchimento di quei poteri a danno dei cittadini, infine i ricatti intollerabili ai governi medesimi. teniamo presente che il crollo delle borse e la paura susseguente viene gestita dall’oligopolio finanziario proprio per spingere i governi ad ulteriori manovre lacrime e sangue con taglio dei diritti dei lavoratori welfare e innalzamenti ingiustificati dell’età pensionabile(SU CUI ANCHE l’ON.CASINI oltre a Marcegaglia continuano invece ad insistere).
Uno squallido gioco al massacro che pone tutti noi di fronte ad una svolta drammatica :abbandonare questo modello o avviarsi verso un inesorabile declino costellato di drammi e rivoluzioni prevedibili.
In tale quadro si colloca la questione Italia.
I mercati e la finanza stanno attaccando il nostro paese a causa delle ragioni suddette ma anche per la debolezza del fallimentare regime che ci governa ,di un debito altissimo residuo dei governi della prima repubblica .
Il debito e gli alti interessi costituiscono lo strumento alibi dei poteri forti per tentare di spolpare dopo la Grecia anche il nostro paese.
Ci sono due vie di uscita:
1-Non cedere ai suoi ricatti minacciando di non pagare più gli interessi alle banche che lo detengono e che paradossalmente sono state salvate precedentemente dai governi dopo aver provocato la crisi (una doppia beffa , si è detto giustamente come se un ladro dopo averci derubato ci chiedesse anche gli interessi) e costringendoli a mollare la presa e recuperare il primato della politica sulla finanza.
Bloccare con leggi concordate dei governi europei ogni speculazione ,minacciare di azzerare tutti i debiti.
Ricordo che questi poteri sono costituiti da pochi uomini con enormi capitali che fanno salire a piacimento o scendere le borse arricchendosi ulteriormente sulla pelle dei popoli.
2-Pagare il nostro debito colpendo gli evasori fiscali e i beni dei super ricchi senza impoverire le masse e ridurre il diritti dei lavoratori,l’esatto opposto di quel che chiedono Casini e Marcegaglia.
Ricordo che il 20% di questi soggetti hanno una ricchezza pari al triplo del valore del nostro debito, togliendo loro la metà non li affameremmo certamente anche se l’intervento andrebbe dosato e calibrato . Riducendo o estinguendo completamente il nostro debito toglieremmo ai poteri forti ogni alibi ricattatorio e soprattutto eviteremmo di colpire chi non è responsabile della crisi ridistribuendo nel contempo la ricchezza in modo più equo.
Queste soluzioni per altro cominciano ad essere prese in considerazione non certo da intellettuali ed economisti “comunisti “ ma anche da molti liberali ravveduti.
Fare tutto questo presuppone però un governo coraggioso, onesto e capace che sappia dialogare in tal senso anche con gli altri governi europei senza subirne le vessazioni.
In prospettiva occorrerà naturalmente costruire un nuovo modello economico e sociale.
Non vedo alternative se non si vuole condannarsi a continue sanguinose manovre per fare poi comunque la fine della Grecia.

Proprio l’esempio di quel che è accaduto lì ci deve essere di ammonimento prima che anche l’Italia finisca nel grande trappolone ordito dagli avvoltoi internazionali.

Bartolomeo
Bartolomeo
12 anni fa

Presidente Casini,
Berlusconi è un uomo malato.
Se “veramente” volete che si dimetta
non dovete chiederli le dimissioni.
Più gli chiedete le dimissioni, più lui non si dimette.
Dovete soltanto dirli che deve governare fino alla scadenza del 2013.
Vedrete che si dimetterà, perchè lui non da ascolto a nessuno.
n.b. forse è necessario un suo intervento in Sicilia
Con stima
saluti
Bartolomeo

giorgio
giorgio
12 anni fa

la sig.ra msrcegaglia che continua ad insistere sull’innalzamento della età pensionabile che si alza già da sola per le leggi esistenti e per la crescente disoccupazione, è a capo di un gruppo che (guarda caso) ha società con produzione in Romania ed in Cina. Sicuramente, come tutte le aziende fanno, butta fuori, in ogni modo, i dipendenti ultracinquantnni perchè costano di più, salvo poi scaricarli sulla collettività. Ma se le pensioni non ci sono finiscono in mezzo ad una strada, senza alcuna prosppettiva !!!
Io credo, cara signora, che è ora di finirla con le solite cretinate ripetute da decenni …..
Ci vorrebbe anche da parte sua un pò ci serietà e coerenza in più.
Smettiamola di approfittare, ponendo sempre i debiti a carico dello stato ed i profitti nelle vostre tasche.

Paolo Caorsi un discendente dei Mille
12 anni fa

Silvio Berlusconi oggi su facebook ha detto:
Prendo parte al dolore delle famiglie dei nostri tre ragazzi deceduti in un incidente in Afghanistan. A loro e a tutti i militari impegnati nelle operazioni di pace in quel Paese e in altre parti del mondo va la riconoscenza mia e di tutti gli italiani.

Ed io gli ho risposto:

Presidente Berlusconi anch’io mi associo al dolore delle famiglie,però scusatemi se mi permetto, il mio trisnonno era Uno dei Mille ha fatto tanti sacrifici, ha rischiato la vita per ottenere l’ Unità D’Italia, anche allora ci sono stati tanti morti e lei sta ancora con i leghisti che vogliono la secessione e per di più in parlamento da una carezza a Umberto Bossi, non ho parole !

citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno, presidente

“Per questo rivolgo un appello alle donne e agli uomini di buona volontà della maggioranza, perché evitino di aprire una pagina nera per l’Italia.”

Mi scusi, presidente, ma ci stiamo prendendo in giro ancora una volta, come sempre? Quelle donne e quegli uomini “di buona volontà” ai quali lei si appella, non sono forse i “nominati”, i “chiamati” dal loro leader? E lei sa benissimo da dove sono stati presi! E crede che ora “ringrazino” il loro signore e padrone deponendolo?
Il suo appello, così come è fatto, mi appare come fumo negli occhi per il suo elettorato!
una citoyenne



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