postato il 9 Febbraio 2010 | in "Economia, In evidenza, Spunti di riflessione, Trasporti"

Alitalia, la voce dei risparmiatori

Clouds over the Alps, di SainzUn post da noi pubblicato di recente, dal titolo “Alitalia: uno scandalo, una truffa o semplice pressapochismo italiano” ha scatenato un vivace botta e risposta tra i commentatori.

Nell’articolo Gaspare Compagno sottolinea: “Sia il premier che il ministro dell’Economia dichiararono ai telegiornali per tutta l’estate del 2008 che i risparmiatori sarebbero stati tutelati. E invece no, perché il rimborso delle obbligazioni avviene con titoli che verranno rimborsati nel 2012 senza interessi”.

Cancellato emendamento dell’Udc. Avevamo evidenziato la nostra attenzione su questo tema. Doveroso, quindi, un aggiornamento su quanto accaduto oggi, 11 gennaio: la maggioranza ha cancellato l’emendamento dell’Udc al milleproroghe, che prevedeva la proroga del termine per richiedere i rimborsi e il risarcimento integrale e non più parziale per i risparmiatori che hanno perso le loro azioni Alitalia. “Come al solito – ha dichiarato il presidente dei senatori Udc Gianpiero D’Alia – l’esecutivo si preoccupa di tutelare i grandi gruppi economici a discapito delle fasce deboli, sembra un Robin Hood al contrario: ruba ai poveri per dare ai ricchi”.

Il dibattito. Ecco alcuni commenti all’articolo precedente.

Paolo da Modena racconta: “sono tre anni che mandiamo mail al parlamento italiano. Con le azioni Alitalia ho perso il 93% dei miei risparmi”.

Mario (Kafka) scrive: “a convincermi ad acquistare le obbligazioni Alitalia non furono solo le parole di Berlusconi ma anche i bilanci di Alitalia che, seppure in perdita da anni, avevano tuttavia un patrimonio netto positivo. Purtroppo gran parte di quel patrimonio è stato semi-regalato (flotta) o regalato (marchio, slot), o il cui valore reale è stato sacrificato per tenere l’azienda in piedi (ma in perdita per altri mesi) per presentarla alla vendita come e quando l’acquirente (CAI) la voleva. E’ vero che è stata salvata una parta dell’azienda, però ciò a discapito dei risparmiatori obbligazionari”.

E ancora, Mirko: “ne abbiamo sentite di ogni tipo:
– “I risparmiatori Alitalia non ci rimetteranno nemmeno un centesimo” ci venne detto.
– Per un anno ci siamo fatti abbindolare dalla chimera della 166 che recitava di un possibile concambio alternativo ad un indennizzo tramite i conti dormienti per obbligazionisti ed azionisti.(dimostratosi inconsistente)
– La Class Action che dopo tanti rinvii è stata recepita priva di efficacia retroattiva.
– Poi gli obbligazionisti sono stati estrapolati da questa tutela per ricevere un indennizzo tramite cedole del tesoro in misura comunque inferiore al 100%.
– Poi una ulteriore mossa a sorpresa, con il decreto anticrisi, noi azionisti abbiamo visto cancellata la tutela prevista dalla legge 166, affibbiata una rocambolesca interpretazione della norma dell’art.2497 codice civile (stranamente a 6 anni dalla sua formulazione diventa meritevole di interpretazione restrittiva a favore dello Stato) in cambio di un minirimborso che nella migliore delle ipotesi corrisponde a 1/3 del capitale investito e da ricevere nel 2012. Questa è stata una soluzione capestro che ha fatto subire un ulteriore danno anche morale. Un ricatto inaccettabile.Uno stato che dopo le tante rassicurazioni e promesse, quando deve assolvere ai propri impegni, continua a cambiare le carte in tavola non è meritevole di fiducia da parte dei cittadini”.

Il tema in rete:

Alitalia: delusione dei risparmiatori

I risparmiatori hanno diritto a un risarcimento

Piccoli azionisti e obbligazionisti truffati

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salvatore
salvatore
12 anni fa

… pezzati, insisti nel consigliarmi di non credere al tuo partito, l’udc, che ha presentato la 4478 e che tiene aperta questa pagina web sui risparmiatori alitalia … ti avevo già detto che la tua parola non conta quanto quella ufficiale anche se al momento non ci sono ulteriori iniziative rispetto a quello già fatto da casini, compagnon, occhiuto ed altri … mi chiedi di non credere al promesso completamento del rimborso dei risparmiatori alitalia aderenti proprio ora che è in corso per via giudiziaria e contabile l’iter per mettere in chiaro che il dissesto della vecchia alitalia è connesso con fatti penalmente rilevanti delle cui conseguenze civili dovrà rispondere lo stato italiano nei confronti dei creditori, azionisti ed obbligazionisti compresi … mi dispiace non poterti assecondare ma mi chiedi una cosa veramente irragionevole … ti ringrazio comunque per l’interessamento …

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Pezzati, arrenditi!
Non puoi negare la realtà.
I prossimi passi sono evidenti:
1) Attendere il pronunciamanto del Gup sulla richiesta di rinvio a giudizio dei 7 amministratori alitalia lai;
2) Se ci sarà il rinvio a giudizio attendere il processo di primo grado;
3) Se questo si concluderà con una condanna, attendere il processo di appello;
4) Se anche questo si concluderà con una condanna attendere il terzo grado di giudizio;
5) Se anche questo si concluderà con una condanna, intraprendere, da parte degli azionisti e degli ex azionisti aderenti all’offerta mef, causa civile;
6) Attendere l’esito della stessa.
Pezzati, arrenditi! Non finirà il 31/12/12. Ci vorranno ancora anni e anni e anni e anni e aaaaannnnnniiiiiiiiii.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@ salvatore: si vede che ti piace essere cieco di fronte all’evidenza.
A questo punto paga pure (inutilmente) il tuo avvocato e buon divertimento per i prossimi anni.
Quando poi perderai la causa contro il mef, forse ti ricoderai di queste parole e dirai “quel corvaccio aveva ragione”.

@ barti: che dire? se la gente è così stupida da credere ceh una apgina su un blog sia un impegno ufficiale o che tenerla on line significhi interessamento, allora è giusto che paghi e strapaghi il proprio avvocato. Almeno salvatore si terrà occupato per i prossimi mesi/anni a venire.

salvatore
salvatore
12 anni fa

… premesso …

… 1] che questo continuo ricorrere con estrema disinvoltura a epiteti come «cliente sciocco» [Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo il 9 novembre 2012] «gente stupida» [mario pezzati il 11 novembre 2012] non è di mio gradimento e che in proposito il senato italiano sta discutendo un disegno di legge in materia di diffamazione (DDL n. 3491) che, se approvato, potrebbe imporre a ogni sito web la rettifica o la cancellazione dei propri contenuti dietro richiesta di chi li ritenesse lesivi della propria immagine o anche della propria privacy, con la previsione di condanna penale e sanzioni pecuniarie fino a 100.000 euro in caso di mancata rimozione. http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/16/DDLPRES/679457/index.html

… 2] che non voglio essere né sordo né cieco ma voglio soltanto seguire i percorsi del parlamento e della magistratura allorché fissano impegni e processi …

… 3] che era molto probabile che la vicenda alitalia non si chiudesse con l’ops agostana del mef del 2009 troppo strana ed afosa per essere un legittimo contratto notarile somigliando piuttosto alla classica fuga oltre confine messicano di certi film western …

4] che alla prima udienza del dibattimento che sarà fissata dal gup di roma per processare i 7 manager alitalia responsabili del dissesto, mi costituirò parte civile allegando la raccomandata spedita al giudice del tribunale fallimentare di roma il 29.10.2012 relativa alla mia insinuazione al passivo dell’amministrazione straordinaria alitalia ai sensi dell’art. 101 della legge fallimentare basata sul nuovo importante fatto riguardante l’imputazione del dissesto alitalia alla cattiva gestione di suoi 7 manager_mef tra il 2001 ed il 2007 …

5] che chiedo alla di far conoscere pubblicamente come mai un volontario udc a nome mario pezzati sostiene che questa pagina del blog del presidente casini «alitalia, la voce dei risparmiatori» sia perfettamente inutile così come inutile sarebbe la proposta di legge 4478 compagnon + 12 perché «non sarà mai discussa» …

chiedo

alla redazione ed al presidente casini di voler far conoscere tramite questa stessa pagina:

– se è vero che la proposta di legge 4478 compagnon + 12 non «non sarà mai discussa» …

– se sia opportuno riportare la frase «se la gente è così stupida da credere che una pagina su un blog sia un impegno ufficiale o che tenerla on line significhi interessamento, allora è giusto che paghi e strapaghi il proprio avvocato. Almeno salvatore si terrà occupato per i prossimi mesi/anni a venire» in una pagina che tratta della tutela dei risparmiatori alitalia …

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Salvatore, Salvatore, Salvatore… Guarda che le istanze di ammissione al passivo degli ex azionisti che hanno aderito all’Ops del Mef hanno automaticamente rinunciato a qualsiasi pretesa verso la procedura e ceduto al Mef i crediti relativi agli strumenti finanziari posseduti e perciò nei loro confronti è stato adottato un provvedimento di presa d’atto dell’avvenuta adesione e quindi di rinuncia implicita alla domanda.
Consiglierei di precisare bene questa sua posizione che, temo, possa complicare un pochino le cose.
Non più di tanto, d’altro canto, in quanto anche gli azionisti che non hanno aderito all’Ops non sono stati ammessi al passivo.

E se c’è qualcosa che non è di suo gradimento qui, se ne faccia una ragione.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

barti, ma figurati…. anzi, come salvatore non abbia contemplato anche di chiedere la lesa maestà mi lascia alquanto stupito.

salvatore
salvatore
12 anni fa

… pezzati, si tratta di un ricorso tardivo all’insinuazione al passivo della procedura conseguente all’insorgere di «fatti nuovi» … tribunale padova 26 gennaio 2012: l’’art. 101 della legge fallimentare, il quale prevede che le domande di ammissione al passivo, di restituzione o di rivendicazione devono essere depositate in cancelleria non oltre il termine di dodici mesi dal deposito del decreto di esecutività dello stato passivo delle domande tempestive, non distingue tra crediti sorti prima del fallimento e crediti sorti successivamente, così che il creditore “sopravveniente” è anch’egli tenuto a rispettare detto termine. La norma in questione non opera, infatti, alcuna distinzione in base al momento in cui è sorto il credito ma introduce una disciplina di salvaguardia esclusivamente in considerazione del momento in cui la domanda è proposta, consentendo che il creditore che senza sua colpa sia incorso nel ritardo possa proporre la propria istanza anche successivamente al termine sopra indicato, purché ciò abbia luogo in un termine congruo rispetto al momento in cui il diritto di credito è venuto ad esistenza e poteva quindi essere fatto valere … i fatti sconosciuti causano la revisione nel processo penale in quanto è sempre possibile proporre la revisione della sentenza di condanna quando questa è in corso o anche quando è già stata espiata o è estinta ai sensi dell’art. 630 c.p.p. che prevede la revisione «se sopravvengono nuove prove che da sole o unite a quelle già valutate, dimostrano che il condannato deve essere prosciolto» … l’abrogazione per atti amministrativi divenuti inopportuni e non più conformi alle esigenze di pubblico interesse, per sopravvenute o mutate circostanze di fatto, con efficacia ex nunc (cd. revoca per sopravvenienze), è prevista dall’art. 21-quinquies della legge 241/90 … il recesso può costituire poi un mezzo di impugnazione del contratto fondato su vizi genetici o su sopravvenienze oggettive … «fatti nuovi» … il rinvio a giudizio dei sette manager_mef della vecchia alitalia accusati del dissesto economico della stessa per dissipazione dolosa/colposa può determinare l’annullamento dell’adesione all’ops del mef dei risparmiatori alitalia ed il relativo risarcimento aquiliano … ovviamente tutta questa attività forense questo potrebbe essere inutile se la 4478 diventasse legge anche tramite un apposito emendamento al ddl di stabilità 2012 …

maxbar59
maxbar59
12 anni fa

Cari Barti e Pezzati, a malincuore ma una volta tanto ha ragione Salvatore.
Scrivere ” … se la gente è così stupida da credere ceh una apgina su un blog sia un impegno ufficiale o che tenerla on line significhi interessamento, allora è giusto che paghi e strapaghi il proprio avvocato. Almeno salvatore si terrà occupato per i prossimi mesi/anni a venire…”
a parte i refusi, in cima a questo blog c’è la candida faccina del sig. Casini e l’indirizzo web mi pare sia altrettanto identificativo . Ora, dire che la gente è stupida ci può anche stare, ma che non sia un impegno ufficiale finchè il sempre e solito Casini non si degna di scrivere SUL SUO SITO E SU QUESTO BLOG che lui e l’UDC hanno concluso la loro strenua difesa dei risparmiatori Alitalia è senz’altro una mancanza di correttezza e di stile.
Personalmente la cosa non mi stupisce, in fondo Casini in questa vicenda si è comportato da politicante e non da politico, ma nello specifico certe cose non andrebbero dette, o andrebbero dette da chi ha innescato questo blog. Il sig. Casini, appunto.
Che ce lo dica lui che la gente che gli ha creduto è stupida …..

salvatore
salvatore
12 anni fa

… io, invece, al netto del tuo malincuore, maxbar59, ti ringrazio per aver capito perfettamente il senso del mio discorso … che ce lo dicano ufficialmente che hanno chiuso con i risparmiatori alitalia così come ufficialmente hanno aperto questa battaglia di giustizia … tutti i partiti, pdl, pd, lega, idv, udc in testa, la quale non deve mandare mario pezzati, con tutto il rispetto per la sua persona e la sua buona fede, a dirci proprio in questo foglio dal titolo «alitalia, la voce dei risparmiatori», che bisogna intuire, se non si è proprio stolti, la tacita endemica mancanza di volontà politica nel non voler risolvere l’annosa questione … anche a costo di essere giudicato ottuso, ritengo che questa mancanza di volontà politica vada dichiarata … così come per tutti gli altri temi messi di volta in volta sul campo dell’arena politica … così come la sentenza va dichiarata in tribunale in nome del popolo italiano e non riferita dal legale al suo assistito anche la «sentenza politica» in merito ad un fenomeno di rilievo, già utilizzato da tutti come bandiera di combattimento dal 2008, va apertamente espressa e motivata … altrimenti non è berlusconi re delle promesse non mantenute … ma sono tutti principi e cavalieri di un regno, chiamato democrazia, di ingannatori di mestiere …

salvatore
salvatore
12 anni fa

postato da salvatore il 13 novembre 2012

… ciao, pezzati … aspettiamo risposte sulla pagina “alitalia, la voce dei risparmiatori” … una cosa, però … prima di scrivere e di pubblicare consulta casini … i tempi sono duri per i volontari_precari … almeno a vedere e sentire quello che succede in giro …

https://www.pierferdinandocasini.it/2012/11/11/centro-subalterno-alla-sinistra-non-esiste/#comment-22850

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Pezzati, ma forse tu…no…non ci posso credere….tipregodimmichenonèvero…tu…tu…non può essere…l’insidiavienepropriodadovenonteloaspetti…tu..tu sei…è la fine di un mito….tu sei…di…di…di sinistra o peggio….nonosousarequestaparola…sei…sei…non riesco a dirlo…sei comunista?

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

risparmiati l’attesa inutile.
non cambia nulla rispetto a quel che ho detto.
rileggiti i commenti degli ultimi 4 anni.

infine, ti ringrazio per il tuo interessamento, ma ti assicuro che non c’è nulla da temere. ma grazie ancora.

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

per inciso: se lo inseriranno nel ddl stabilità (ma ne dubito) riconoscerò il mio errore.
non credo si dovrà aspettare molto.

@ barti: e mangio anche i bambini…

salvatore
salvatore
12 anni fa

… credo che l’Onorevole Della Vedova con la seguente interrogazione a risposta immediata in Commissione Finanze della Camera, ove pende la 4478 Compagnon + 12, intenda smuovere le acque, considerato che tale proposta di legge tra le voci di copertura finanziaria indica proprio la “ripartizione del fondo dei conti dormienti, di cui all’articolo 1, comma 343, della legge 23 dicembre 2005, n. 266” … se fosse così, significherebbe che finalmente il Presidente Fini vuole esercitare il suo potere di calendarizzazione …
___

Legislatura 16 ATTO CAMERA Sindacato Ispettivo INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE: 5/08436 presentata da DELLA VEDOVA BENEDETTO il 13/11/2012 nella seduta numero 717 Stato iter : IN CORSO COFIRMATARIO GRUPPO DATA FIRMA DI BIAGIO ALDO FUTURO E LIBERTA’ PER IL TERZO POLO 11/13/2012 Assegnato alla commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE) Ministero destinatario: MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE Attuale Delegato a rispondere: MINISTERO DELL’ECONOMIA E DELLE FINANZE, data delega 13/11/2012 INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/08436 CAMERA

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-08436 presentata da BENEDETTO DELLA VEDOVA martedì 13 novembre 2012, seduta n. 717 DELLA VEDOVA e DI BIAGIO. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Per sapere

premesso che:

l’articolo 1, comma 343, della legge n. 266 del 2005, ha istituito un fondo finalizzato ad indennizzare i risparmiatori «rimasti vittime di frodi finanziarie», e abbiano subìto «un danno ingiusto»;

ai sensi del comma 344 del succitato articolo, la platea dei fruitori del fondo, di cui al comma 343, è
stata estesa a quei risparmiatori che hanno sofferto il danno in conseguenza del default dei titoli obbligazionari della Repubblica argentina e, successivamente, – ai sensi del decreto-legge 28 agosto 2008, n. 134, recante disposizioni urgenti in materia di ristrutturazione di grandi imprese in crisi, il diritto è stato esteso anche agli azionisti e/o obbligazionisti di Alitalia-Linee aeree italiane s.p.a. che non hanno esercitato eventuali diritti di opzione aventi oggetto la conversione dei titoli in azioni di nuove società;

il comma 345 dell’articolo 1 della legge n. 266 del 2005 dispone che fondo citato sia alimentato dall’importo dei conti correnti e dei rapporti bancari definiti come dormienti all’interno del sistema bancario nonché del comparto assicurativo e finanziario, definiti con regolamento adottato ai sensi dell’articolo 17 della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze; con lo stesso regolamento sono altresì definite le modalità di rilevazione dei predetti conti e
rapporti;

successivamente, la disciplina regolante la gestione del suddetto fondo è stata riformata con l’entrata in vigore dell’articolo 4, comma 1-bis, del decreto-legge 9 ottobre 2008, n. 155, che ha introdotto – modificando l’articolo 1 della legge n. 266 del 2005 – i commi da 345-novies a 345-quinquies-decies, con l’obiettivo di razionalizzare la gestione delle risorse dei conti e dei rapporti definiti dormienti ai sensi della normativa vigente;

ai sensi del predetto comma 345-quinquies-decies è stato abrogato l’articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2007, n. 116, che affidava la gestione del fondo a un’apposita commissione nominata con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze e prevedeva l’emanazione di uno o più regolamenti, complicando ulteriormente la disciplina in materia di gestione delle risorse;

al di là delle criticità di natura normativa e finanziaria del suddetto fondo, a distanza di sei anni dall’entrata in vigore della normativa disciplinante lo stesso fondo, al momento non risultano essere stati ristorati quei risparmiatori che hanno subìto un danno, il cui diritto è contemplato dalla normativa vigente;

a tali criticità va ad aggiungersi il fatto che, il fondo, così come configurato – alla luce delle disposizioni della legge n. 266 del 2005 – ha una portata risarcitoria limitata rispetto a quanto delineato dalla normativa europea;

nel caso di mancata sussistenza di una frode, ma di insolvenza dell’impresa di investimento i risparmiatori – alla luce della normativa vigente – non potrebbero accedere al beneficio della copertura offerta dal sistema di indennizzo;

a tale criticità si aggiunge il fatto che l’attuale configurazione del fondo non consente l’adesione delle imprese di investimento allo stesso, limitando pertanto l’apporto di risorse nelle fattispecie contemplate dal comma 345 del medesimo articolo della succitata legge n. 266;

la mancata chiarezza sull’ammontare delle risorse attualmente disponibili sul fondo rischia di vanificare ogni ipotesi di ampliamento della platea dei potenziali fruitori, rendendo complessa l’ipotesi di un’implementazione delle funzionalità del fondo di indennizzo dei risparmiatori attraverso l’istituzione di un fondo di garanzia per vittime di frodi finanziarie in caso di procedure concorsuali al fine di erogare adeguati indennizzi alle vittime di frodi finanziarie in cui la società emittente è fallita, come nel noto caso della compagnia di navigazione Deiulemar Spa, che al momento conta circa 13.000 obbligazionisti e piccoli risparmiatori come vittime;

in data 7 novembre 2012, rispondendo ad un’interrogazione a risposta immediata presso la Commissione finanze in materia di un eventuale fondo di garanzia per le vittime del crac Deiulemar, il Sottosegretario Vieri Ceriani ha evidenziato che «la definizione dei presupposti delle procedure e dei criteri per il riconoscimento degli indennizzi dei risparmiatori, vittime di frodi finanziarie, è subordinata al previo accertamento delle risorse del fondo conti dormienti, il cui ammontare è soggetto alla decurtazione degli importi da rimborsare ai titolari dei conti dormienti che ne abbiano fatta richiesta. Le procedure di rimborso sono attualmente in corso e non è possibile al momento rivedere l’esisto»;

infatti, al momento non risultano chiari agli interroganti i dati relativi ai rimborsi già avvenuti e all’attuale configurazione del fondo di cui all’articolo 1, comma 343, della legge n. 266 del 2005, in quanto la mancata ricognizione delle risorse rende complessa ogni ipotesi di utilizzo delle stesse anche attraverso un eventuale ampliamento della platea dei fruitori del medesimo fondo;

considerando l’importanza che la verifica delle risorse del fondo potrebbe avere, segnatamente sul versante della ricognizione delle risorse provenienti dai conti dormienti, sarebbe auspicabile avviare
ogni utile iniziativa volta all’accertamento degli stessi, attraverso il coinvolgimento di tutti i soggetti
istituzionali coinvolti;

in un momento di grave crisi economica in cui ogni cittadino e ogni amministrazione sono chiamati ad essere parte attiva di dinamiche di spending review e di rimodulazione delle spese e delle risorse,
l’idea che sussista un fondo – normativamente previsto per far fronte a situazioni complesse come il
rimborso di cittadini vittime di «danni ingiusti» – di cui non si conosce l’ammontare e dal quale non
risultano essere partite erogazioni appare paradossale -:

quali iniziative intenda predisporre al fine di procedere all’accertamento, in tempi celeri, delle risorse dei conti dormienti destinate al fondo di cui in premessa, al fine di poter consentire un ampliamento dell’utilizzo delle risorse dello stesso, anche estendendo la platea dei fruitori alle vittime di frodi finanziarie in cui la società emittente è fallita (5-08436)

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Caspiteronzolissima, è proprio vero!!!!!!!!!!!!!
Il settore trasporti è in fermento.
Qualcosa si sta veramente muovendo.
Sotto la sferza dei tecnici anche i politici hanno iniziato a rispondere ai bisogni reali della gggggente.
Come dimostra l’Interrogazione presentata dall’On A. Di Biagio di seguito riportata.Per Bacco per Diana per Giove, il ristoro è vicino!!!!!!!!!!!!

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18549
presentata da
ALDO DI BIAGIO
mercoledì 14 novembre 2012, seduta n.718

DI BIAGIO. –
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell’interno.
– Per sapere – premesso che:

in materia di servizi di distribuzione del carburante la moderna tecnologia consente ai gestori delle pompe di benzina di usufruire di meccanismi finalizzati a facilitare l’erogazione o fruizione del servizio attraverso dispositivi quali «blocco del grilletto», che consente di rendere più agevole l’erogazione, senza il bisogno di rimanere attaccati alla pompa durante tutto il tempo dell’erogazione;

si tratta di meccanismi comunque rimovibili, molto diffusi sia in sede nazionale, sia in sede internazionale, e istallabili su ogni tipo d’impianto di travaso anche per quanto riguarda la modalità di distribuzione «self service», che consente ai consumatori di fruire di un lieve contenimento di spesa;

in merito alla questione risulta all’interrogante il crescente diffondersi, in capo ai gestori di pompe di benzina, di una prassi quantomeno ambigua, laddove sempre più spesso – in particolare nella città di Roma – tale meccanismo di facilitazione dell’erogazione, attivo durante il servizio di apertura del benzinaio, viene disattivato o comunque risulta non più funzionante dopo la chiusura, allorché resta attivo il solo servizio di self service;

in considerazione dell’evidente scomodità derivante per gli utenti dal dover essere costretti a tenere premuto il grilletto della pistola durante tutto il tempo dell’erogazione, tale prassi sembra palesare un malcelato intento di disincentivare in capo agli utenti, soprattutto a categorie più «deboli» quali possono essere le donne o gli anziani, l’utilizzo del self service in favore del servito;

tale circostanza si va ad aggiungere agli scandali già diffusi nel corso dell’estate dalla stampa nazionale – circa le truffe riscontrate dalla guardia di finanza ai danni dei consumatori, perpetrate dai gestori di carburante attraverso espedienti quali l’annacquamento dei prodotti, la manomissione delle colonnine e dei contatori, l’abuso sui prezzi e similari – delineando un generale quadro di malcelata violazione dei diritti del consumatore, che meriterebbe una debita attenzione e un adeguato sistema di controllo e di sanzione -:

quale sia, allo stato attuale, la situazione della normativa in capo alle circostanze evidenziate in premessa, segnatamente in relazione ai meccanismi di agevolazione delle prestazioni erogate, quali i dispositivi di blocco del grilletto, e alla garanzia di accesso ai servizi in modalità self service;

quali meccanismi di monitoraggio, controllo e sanzione sia possibile attivare da parte del Governo, affinché i cittadini non siano sottoposti a soprusi in merito a quanto evidenziato in premessa;

se il Governo non ritenga opportuno, nell’ambito delle proprie competenze, adottare iniziative a tutela della concorrenza e del consumatore, affinché sia garantita la piena fruibilità della modalità self service nell’ambito delle attività menzionate in premessa, attraverso l’impiego di appositi dispositivi. (4-18549)

salvatore
salvatore
12 anni fa

CAMERA DEI DEPUTATI – XVI LEGISLATURA
VI Commissione – Resoconto di mercoledì 14 novembre 2012

Gianfranco CONTE, presidente, avverte che il Governo ha chiesto di rinviare lo svolgimento dell’interrogazione 5-08436 Della Vedova e Di Biagio, in quanto, a causa della complessità dei quesiti posti, non è stato possibile disporre delle notizie necessarie a fornire un’esauriente risposta.

Aldo DI BIAGIO (FLpTP) accede alla richiesta di rinviare lo svolgimento dell’interrogazione, di cui è cofirmatario, e di differire conseguentemente il confronto sulla delicata materia che ne costituisce l’oggetto.

Ribadisce, tuttavia, la volontà degli interroganti, nonché del gruppo al quale essi appartengono, di fare chiarezza in merito all’entità delle risorse dei cosiddetti conti dormienti destinate al fondo di cui all’articolo 1, commi da 343 a 345, della legge n. 266 del 2005 – istituito con la finalità di indennizzare i risparmiatori rimasti vittime di frodi finanziarie -, essendo più che mai urgente e indifferibile passare dal piano teorico della mera analisi a quello dei fatti.

Nell’osservare, altresì, come la predetta richiesta di rinvio faccia immaginare una difficoltà del Governo ad affrontare l’argomento oggetto dell’atto di sindacato ispettivo, auspica che il differimento dello svolgimento dello stesso consenta all’Esecutivo di fornire risposte adeguate, di cui i cittadini interessati hanno urgente bisogno …

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Effettivamente bisogna riconoscere che qualcosa si sta muovendo a favore dei risparmiatori statali Alitalia.
Devo riconoscere che quando ho letto l’interrogazione a risposta immediata sopra riportata ho stentato a cogliere la connessione con le tematiche del presente blog.
Tuttavia dall’interrogazione a risposta scritta dell’On. Di Biagio che poco sotto riporto è evidente la sua sensibilità al problema dei trasporti in Italia e che di conseguenza Alitalia e i piccoli risparmiatori siano il vero obiettivo e la vera preoccupazione della sua azione politica:

Atto Camera

Interrogazione a risposta scritta 4-18549
presentata da
ALDO DI BIAGIO
mercoledì 14 novembre 2012, seduta n.718

DI BIAGIO. –
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell’interno.
– Per sapere – premesso che:

in materia di servizi di distribuzione del carburante la moderna tecnologia consente ai gestori delle pompe di benzina di usufruire di meccanismi finalizzati a facilitare l’erogazione o fruizione del servizio attraverso dispositivi quali «blocco del grilletto», che consente di rendere più agevole l’erogazione, senza il bisogno di rimanere attaccati alla pompa durante tutto il tempo dell’erogazione;

si tratta di meccanismi comunque rimovibili, molto diffusi sia in sede nazionale, sia in sede internazionale, e istallabili su ogni tipo d’impianto di travaso anche per quanto riguarda la modalità di distribuzione «self service», che consente ai consumatori di fruire di un lieve contenimento di spesa;

in merito alla questione risulta all’interrogante il crescente diffondersi, in capo ai gestori di pompe di benzina, di una prassi quantomeno ambigua, laddove sempre più spesso – in particolare nella città di Roma – tale meccanismo di facilitazione dell’erogazione, attivo durante il servizio di apertura del benzinaio, viene disattivato o comunque risulta non più funzionante dopo la chiusura, allorché resta attivo il solo servizio di self service;

in considerazione dell’evidente scomodità derivante per gli utenti dal dover essere costretti a tenere premuto il grilletto della pistola durante tutto il tempo dell’erogazione, tale prassi sembra palesare un malcelato intento di disincentivare in capo agli utenti, soprattutto a categorie più «deboli» quali possono essere le donne o gli anziani, l’utilizzo del self service in favore del servito;

tale circostanza si va ad aggiungere agli scandali già diffusi nel corso dell’estate dalla stampa nazionale – circa le truffe riscontrate dalla guardia di finanza ai danni dei consumatori, perpetrate dai gestori di carburante attraverso espedienti quali l’annacquamento dei prodotti, la manomissione delle colonnine e dei contatori, l’abuso sui prezzi e similari – delineando un generale quadro di malcelata violazione dei diritti del consumatore, che meriterebbe una debita attenzione e un adeguato sistema di controllo e di sanzione -:

quale sia, allo stato attuale, la situazione della normativa in capo alle circostanze evidenziate in premessa, segnatamente in relazione ai meccanismi di agevolazione delle prestazioni erogate, quali i dispositivi di blocco del grilletto, e alla garanzia di accesso ai servizi in modalità self service;

quali meccanismi di monitoraggio, controllo e sanzione sia possibile attivare da parte del Governo, affinché i cittadini non siano sottoposti a soprusi in merito a quanto evidenziato in premessa;

se il Governo non ritenga opportuno, nell’ambito delle proprie competenze, adottare iniziative a tutela della concorrenza e del consumatore, affinché sia garantita la piena fruibilità della modalità self service nell’ambito delle attività menzionate in premessa, attraverso l’impiego di appositi dispositivi. (4-18549)

salvatore
salvatore
12 anni fa

… pezzati, dobbiamo considerare che lo stato_erario non vuole assolutamente che si pervenga a una condanna penale per la bancarotta alitalia [ferita che sarebbe devastante nel quadro della storica_cronica guerra fredda tra istituzioni_giudiziarie ed istituzioni_amministrative] e che perciò farà di tutto per far scemare la questione risarcendo per tempo tutti i danneggiati tramite legge, tramite emendamento o tramite cioppolata_tecnica … non so come ed in quali tempi, ma credo che il ministro passera ed il suo sottosegretario improta stiano lavorando sodo per risolvere definitivamente la questione …

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Certamente!
Non è un caso se ieri il Ministro Passera era assente alla convention di Italia Futura, pur essendo note le sue ambizioni politiche e le sue simpatie per Montezemolo.
Vuole chiudere le questioni più importanti (e l’affare Alitalia è sicuramente fra questi anche per il passato interesse diretto del ministro) prima di scendere in campo.
Un timing ragionevole mi sembrerebbe entro il 10 febbraio 2013, un mese prima delle elezioni.
http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=presentazione%20riccardi%20assente%20passera&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CCQQFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.lettera43.it%2Fpolitica%2Fmontezemolo-e-pronto-lista-terza-repubblica_4367572677.htm&ei=fK6nUMqnEOek4gSG6IC4Cg&usg=AFQjCNFFGgKCSMnzpz8gGGXUKESjBUKngg

salvatore
salvatore
12 anni fa

… ancora qualcuno non ha capito che la politica ed i partiti ormai non hanno alcun potere … in atto, infatti, contano solo il presidente del consiglio monti, il presidente della repubblica napolitano e la magistratura … di colpo siamo ritornati indietro di oltre duemila anni … nell’antica roma contavano solo le magistrature ed il prestigio della città eterna … dopo il passo indietro di berlusconi, ultimo baluardo alla crisi della democrazia italiana conseguente alla caduta del muro di berlino ed al drastico ridimensionamento dell’importanza strategico_geografica del nostro paese nella ex guerra fredda tra i due blocchi che per circa mezzo secolo foraggiarono le nostre finanze [usa e urss ovvero dc e pci], non restano che macerie ideologiche che valgono meno delle azioni della vecchia alitalia … se la democrazia dovrà e potrà avere una sua nuova rinascita [altro che risorgimento, qui si tratta proprio di rinascimento], essa sarà possibile soltanto attingendo alla perenne linfa vitale che sgorga dal nostro glorioso passato ineludibile risorsa per troppo tempo trascurata a causa dello strapotere mediatico e dell’interclassismo demagogico …

salvatore
salvatore
12 anni fa

… oramai le OOSS non rappresentano più gli interessi dei lavoratori = oramai i partiti politici non rappresentano più gli interessi dei cittadini che li votano …
____

Tribunale Tempio Pausania dichiara illegittima la contrattazione collettiva Meridianafly Spa

Si anticipa che il Tribunale di Tempio Pausania ha accolto il ricorso proposto dall’avv. Alessandro Meloni, in rappresentanza di 121 lavoratori assistenti di volo della ex Meridiana Spa (ora MeridianaFly) ed ha dichiarato l’illegittimità dei contratti collettivi stipulati da Meridianafly con le Organizzazioni Sindacali ed applicati ai lavoratori. I lavoratori, nella misura di oltre la metà dell’organico assistenti di volo della ex Meridiana Spa (ora MeridianaFly spa) si erano opposti all’operato dei sindacati, sostenendo che oramai le OOSS non rappresentassero più gli interessi dei lavoratori ma fossero mosse da altre logiche e che sottoscrivessero ogni accordo collettivo desiderato dalla compagnia in danno dei lavoratori medesimi. Avevano, pertanto, scelto di farsi rappresentare, anche nella contrattazione collettiva, dall’avv. Alessandro Meloni e diffidato sindacati e azienda. Ciononostante Meridiana aveva stipulato contratti collettivi con le Organizzazioni sindacali, gravemente pregiudizievoli per i lavoratori, e li aveva applicati anche ai lavoratori rappresentati dall’Avv. Alessandro Meloni. Il Tribunale di Tempio, come detto, ha accolto le domande dei lavoratori. Stante l’importanza e la portata dirompente della sentenza, che avrà inevitabilmente importantissimi riflessi nell’ambito dell’intero sistema italiano di relazioni sindacali, data anche l’attuale crisi di rappresentatività sindacale, si ritiene necessario meglio dettagliare i fatti nei prossimi giorni nel corso di apposita conferenza stampa. Seguirà comunicato con cui verrà indicata data e luogo in cui si terrà la conferenza stampa. cordiali saluti.

http://www.finanzaonline.com/forum/small-cap/1406616-meridiana-fly-ay-cercasi-punto-di-rimbalzo-54.html#post34762150

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

se sei convinto sul discorso “lo stato_erario non vuole assolutamente che si pervenga a una condanna penale per la bancarotta alitalia e che perciò farà di tutto per far scemare la questione risarcendo per tempo tutti i danneggiati tramite legge, tramite emendamento o tramite cioppolata_tecnica … non so come ed in quali tempi, ma credo che il ministro passera ed il suo sottosegretario improta stiano lavorando sodo per risolvere definitivamente la questione …” (cito da un tuo commento), auguri.
Io sono convinto che tu ti stia sbagliando, ma il tempo dirà chi aveva ragione e chi no.
sul discorso di condanna penale verso il MEF, anche qui ho dei forti dubbi (secondo me il MEF vincerebbe la causa, come ho giàdetto in passato, ma anche qui, stiamo a vedere e attendiamo l’eventuale giudizio del giudice).

A me sembra che tu dica e posti queste cose più per convincere e rassicurare te stesso, cmq auguri.

salvatore
salvatore
12 anni fa

… insomma, pezzati, sarei «più confuso che persuaso» … il fatto è che io lavoro anche sul «de iure condendo» oltre che sul «de iure condito» … per tutto il tempo che i corvi bondisti si sono attardati nella disputa sulla «cartastraccia» sostenendo che gli azionisti erano irrimediabilmente precipitati nel baratro seguendo, come soci, la caduta della compagnia di bandiera, io sostenevo «de iure condendo» che ciò non era possibile trattandosi di una società pubblica e per questo motivo sono stato sbeffeggiato fino a quando il dl 1° luglio 2009 n. 78 non ha stabilito al comma 3 dell’art. 19 dal titolo «società pubbliche» che anche gli azionisti andavano parzialmente indennizzati … ma non mi sono fermato e sempre «de iure condendo» ho continuato a sostenere che gli azionisti che avevano creduto nella compagnia di bandiera erano dei creditori dell’amministrazione straordinaria, cosa che è stata confermata dall’ufficio commissariale con la relazione semestrale al 31.12.2011 nella quale si precisa [pagg. 99-100] che il giudice delegato ha ammesso al passivo €. 235.571.400,27 per azioni ed obbligazioni acquisite dal mef a seguito dell’ops … questo significa che la proposta di concordato dovrà tener conto di tale tipo di credito e che se il mef sarà coinvolto nel procedimento penale per il dissesto alitalia provocato da 7 suoi manager, nel quale i commissari sono stati ammessi come parte civile, detto credito andrà ripartito ai risparmiatori alitalia che si sono insinuati al passivo, anche ai sensi dell’art. 101 della legge fallimentare, come nel mio caso …

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Nella semestrale al 31/12/2011 si fa riferimento, per quanto riguarda la richiesta del Mef, ai soli titoli obbligazionari, come anche l’importo pari a 235 mio doveva far pensare.
Inoltre:
“…sono state ritenute rinunciate, pur in assenza di esplicito atto di rinuncia, tutte le domande di insinuazione…che riproducevano crediti risultanti ceduti al Mef”
Pag. 100
http://www.alitaliaamministrazionestraordinaria.it/wp-content/uploads/Semestrale%20al%2031.12.2011%20-%20con%20OMISSIS.pdf

Inoltre nella relazione finale dell 11/02/2011 pag 232 ss. si afferma esplicitamente che le istanze presentate dagli azionisti sono state rigettate.
http://www.alitaliaamministrazionestraordinaria.it/wp-content/uploads/Indice-Relazione-Finale.pdf

salvatore
salvatore
12 anni fa

… dal combinato disposto dei seguenti passi della relazione finale dell’11/02/2011 e della relazione semestrale al 31/12/2011 dell’ufficio commissariale alitalia, si deduce quanto segue:

1. in un primo tempo sono stati ammessi al passivo della procedura i possessori di obbligazioni alitalia che si sono insinuati tramite l’istanza_graziadei n. 3142

2. in relazione a ciò, il mef ha presentato domanda di integrazione alla 3142 per le obbligazione direttamente possedute

3. in una seconda fase, oltre centomila tra azionisti ed obbligazionisti alitalia hanno aderito all’ops del mef

4. di conseguenza, il mef è stato ammesso al passivo della procedura sia per i titoli direttamente posseduti che per quelli acquisiti a seguito di detta ops

5. per il resto, la procedura ha rigettato le istanze di possessori di azioni ed obbligazioni che non hanno aderito all’ops e quelle relative a crediti [non azioni e/o obbligazioni] risultanti comunque ceduti al ministero

… al di là delle cifre, che lasciano spazio per interpretazioni discordanti se solo si considera che per l’ops sussiste anche uno stanziamento di 330 milioni di euro, resta fermo il fatto che gli oltre centomila aderenti all’ops possono presentare entro il 23.12.2012 domanda di insinuazione tardiva al passivo ai sensi dell’art. 101 L.F. per chiedere di essere indennizzati per danni patrimoniali e morali conseguenti a responsabilità aquiliana in relazione al procedimento penale in corso a roma per il dissesto alitalia a carico di 7 manager_mef …

___

… «In virtù di quanto previsto dal citato provvedimento legislativo, gli intermediari finanziari hanno fatto pervenire al Commissario Straordinario gli elenchi dei titolari di azioni e/o obbligazionisti che hanno aderito all’OPS. In particolare è emerso che oltre 106.000 tra azionisti ed obbligazionisti hanno aderito alla OPS (di cui circa 83.104 azionisti, possessori di 543.500.000 azioni, e 23.348 obbligazionisti, possessori di circa 584.000.000 obbligazioni il cui valore nominale è pari a Euro 216.000.000,00)» … [relazione finale dell’11/02/2011, pag. 233, ultimo capoverso]

… «Il provvedimento adottato dal Commissario Straordinario per i titolari di titoli azionari che non hanno aderito all’OPS e che hanno quindi mantenuto ferma la propria ammissione (circa 240 posizioni residue), è stato di rigetto per difetto di legittimazione dell’istante, mentre per riguarda i possessori di titoli azionari e/o obbligazionari che hanno presentato domanda di ammissione allo stato passivo e che nel frattempo hanno aderito alla predetta OPS (circa 480 Posizioni) è stato adottato un provvedimento di presa d’atto dell’avvenuta adesione e quindi di rinuncia implicita alla domanda.» …[relazione finale dell’11/02/2011, pag. 234, 1°capoverso]

… «nelle more dell’istruttoria, è intervenuta una disciplina speciale (art. 7 octies D.L. 10/02/2009 n. 5, convertito in L. n. 9/04/2009 n. 33 e s.m.i.), la quale ha previsto la possibilità per i possessori di titoli azionari ed obbligazionari di cedere, per il tramite degli intermediari finanziari e bancari, al Ministero dell’Economia i propri titoli in cambio di titoli di Stato» … [relazione semestrale al 31.12.2011, pag. 99, 4°capoverso]

… «Il Giudice Delegato, su proposta dell’Ufficio Commissariale, ha riconosciuto la natura integrativa della seconda domanda presentata dal Ministero, che è stato pertanto ammesso al passivo della Procedura, in via chirografaria, per l’importo complessivo, comprensivo di interessi cedolari fino alla data dell’apertura della Procedura, di €. 696.074.157,20, di cui €. 460.502.757,04 per titoli sottoscritti direttamente ed €. 235.571.400,27 per titoli acquisiti a seguito della OPS» … [relazione semestrale al 31.12.2011, pag. 100, 3°capoverso]

… «Per converso sono state ritenute rinunciate, pur in assenza di esplicito atto di rinuncia, tutte le domande di insinuazione (integrative dell’istanza n. 3142 o autonomamente presentate) che riproducevano crediti risultanti ceduti al Ministero.» … [relazione semestrale al 31.12.2011, pag. 100, 4°capoverso]

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

per come la vedo io, concordo con l’interpretazione di batolomeo. il mef si insinua nel passivo per le azioni e obbligazioni che ha acquistato e se mai avrà qualcosa è legittimato a tenerselo.
salvatore pensa il contrario, benissimo, che faccia domanda di insinuazione al passivo. se non ho letto male ha tempo fino al 23/12/12. auguri. credo che farà un buco nell’acqua, ma auguri.

salvatore
salvatore
12 anni fa

MF – Numero 227 pag. 21 del 17/11/2012 – Alitalia, miracolo a metà – Al management è riuscita l’impresa di risanare la gestione operativa del vettore. Ma adesso servono capitali freschi per almeno 650 milioni di euro, come spiega l’economista Riccardo Gallo. Sarebbero manna anche per la Sea – di Angela Zoppo

Un «miracolo», sotto il profilo dei risultati operativi. Dice proprio così parlando dell’Alitalia il professor Riccardo Gallo, docente di economia alla Sapienza di Roma e un lungo curriculum sul campo (è stato anche vicepresidente dell’Iri) … Dopo un semestre da dimenticare, archiviato con una perdita di oltre 200 milioni di euro infatti, Alitalia ha chiuso i conti al 30 settembre scorso con un risultato netto di 27 milioni di euro, ma ora l’ultimo spicchio dell’anno, tradizionalmente difficile per le compagnie aeree, certo non basterà a recuperare le perdite. Stando ad alcune stime, perciò, l’esercizio in corso potrebbe chiudersi con un risultato netto negativo per circa 130-150 milioni di euro, contro i 69 milioni di euro di perdita del 2011, che andrà nuovamente a gravare sul capitale residua. «In cassa perciò devono entrare mezzi freschi per almeno 650 milioni di euro, una cifra quasi analoga a quella versata nel 2008. Questo è il momento per gli azionisti di dimostrare di essere veri imprenditori, perché Alitalia è stretta in un paradosso, da un lato il miracolo compiuto dalla struttura operativa e dall’altro il dubbio esistenziale sul ruolo dell’azionariato», spiega Gallo, che non crede possano bastare le strategie alternative ipotizzate dall’ad Andrea Ragnetti, come la cessione di slot o altri asset minori. Ma c’è anche un altro elemento che a giudizio di Gallo renderebbe ancora più ingiustificabile una mancata ricapitalizzazione: l’imminente quotazione di Sea, la società che gestisce gli scali di Linate e Malpensa. «Chiediamocelo se sia giusto andare a rastrellare risparmio privato da piccoli investitori per portare capitali freschi alla Sea, prima che il maggior carrier nazionale venga ricapitalizzato dai suoi azionisti. «L’ipo di Sea», conclude Gallo, «non dovrebbe partire fino a quando i soci Alitalia non avranno sottoscritto l’impegno a versare nuove risorse nelle casse della compagnia».

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Giova ricordare che Alitalia Cai ha acquistato alcuni asset di Alitalia Lai non Alitalia Lai stessa.
In quest’ultimo senso si orientava l’offerta di Air France, che in effetti prevedeva il rimborso delle obbligazioni e l’acquisto delle azioni Alitalia Lai. Ma la trattativa con AF si arenò nel 2008.
Come è stato riconosciuto anche dalla commissione europea non vi è continuità aziendale fra Cai e vecchia Alitalia.
In conseguenza all’eventuale aumento di capitale, ammesso che in qualche modo (al momento non vedo come) venga aperto ai piccoli risparmiatori, si potrà partecipare nella misura dell’investimento effettivamente effettuato, senza sperare in vantaggi o bonus derivanti da antichi diritti. E non so se questo sarebbe un buon investimento.
Che alcuni deputati abbiano giustificato con odg, interrogazioni, interventi vari speranze di ingresso agevolato in Cai da parte di ex azionisti alitalia è solo segno dell’ignoranza e del cinismo di alcuni dei nostri politici.
Che qualcuno si consideri già in Cai per il passato o presente possesso di azioni o obbligazioni alitalia è ignoranza e basta.

salvatore
salvatore
12 anni fa

… è chiaro che se prima della scadenza dei ctz_aza non interverrà nulla di nuovo ce li ritroveremo sul conto corrente il 2 gennaio 2013 … potremo utilizzare il controvalore come meglio ci consiglierà il nostro consulente finanziario, nel mio caso la banca … meglio in obbligazioni – mi hanno già detto – per avere un sicuro ritorno economico con le cedole … ma ho tante di quelle cose da fronteggiare che per un po’ di tempo il controvalore resterà fermo in conto corrente per eventuali urgenti esigenze … una parte potrei anche impiegarla in occasione del prossimo aumento di capitale alitalia qualora venisse imposta una «buona cioppolata» con l’offerta di titoli cai a un valore di molto inferiore rispetto a quello nominale … perchè i novelli samaritani della procedura straordinaria alitalia_mef dovrebbero proporre questa «buona cioppolata» …? … 1] per la strana volontà governativa espressa dal sottosegretario improta riguardo all’auspicata fusione alitalia_meridiana avvalorata dalla visita in corso di monti nei paesi arabi … 2] per la difficilissima situazione in cui si verrebbe a trovare il mef, sia sotto il profilo giuridico che etico, dopo il rinvio a giudizio dei suoi 7 manager accusati di aver causato il dissesto di alitalia … come potrebbe, infatti, lo stato italiano sostenere il peso di un processo che dovesse sciorinare per tutto il 2013, parallelamente all’azione risanatrice del debito pubblico, delittuose dissipazioni, consumate tra il 2001 ed il 2007, che hanno finito per far fallire, senza che il mef_erario sia mai intervenuto, un simbolo della nostra nazionalità, la compagnia aerea di bandiera che dal 4 gennaio 1964 ha portato i vicari di cristo nelle varie destinazioni delle loro visite ecumeniche nel mondo per promuovere giustizia, onestà, umiltà, amore e carità cristiana …? …

___

ROMA – «Da tempo prego per voi». Così Papa Benedetto XVI, all’aeroporto di Fiumicino, ha risposto al commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi che, salutandolo alla partenza per Parigi e augurandogli buon viaggio, gli aveva espressamente chiesto: «Santità, le chiedo una preghiera particolare per la Compagnia». Lo scambio di battute è avvenuto in tedesco, alla presenza del Sottosegretario Gianni Letta e del presidente di ADR, Fabrizio Palenzona. L’ULTIMA VOLTA – Quello di oggi è, prevedibilmente, l’ultimo viaggio papale con un aereo della «vecchia» Alitalia. Una consuetudine cominciata nel lontano 4 gennaio 1964, quando papa Montini si imbarcò su un Dc 8-43 per la storica visita in Terra Santa, alla quale seguì, nello stesso anno, il viaggio in India. Da allora papa Wojtyla e lo stesso Ratzinger hanno sempre utilizzato un aereo Alitalia per le loro visite ecumeniche nel mondo. L’aereo con cui Benedetto XVI si è recato oggi in Francia è un Airbus A 321, denominato «Piazza del Rinascimento-Urbino», ai comandi del comandante Giacomo Belloni coadiuvato da Franco Bosio. Coordinatore degli assistenti di voli, Gennaro Anastasio, al suo settimo volo papale. Come nelle precedenti occasioni, la compagnia ha affiancato al logo sulla carlinga dell’aereo lo Stemma Pontificio. (Ansa) 12 settembre 2008

http://www.corriere.it/cronache/08_settembre_12/papa_prego_da_tempo_per_alitalia_a4b1a9a6-80a4-11dd-b38b-00144f02aabc.shtml

salvatore
salvatore
12 anni fa

La compagnia di bandiera “trattava” con Pulvirenti ma secondo l’imprenditore etneo la vera intenzione non era quella di comprare ma “avviare al fallimento Windjet”

Windjet denuncia Alitalia

Cinquantaquattro pagine, per un lungo e dettagliato atto di citazione, che cominciano raccontando una trattativa commerciale, proseguono spiegando i dettagli dell’accordo tra due aziende, ma culminano con un epilogo che trasforma la vicenda più che altro in una sorta di spy story industriale.

Con un attore che sembra sapere tutto sin dall’inizio, anche il finale, e un altro che è inconsapevole sino alla fine della trama e della chiusura letale della storia.

L’atto di citazione – si legge sul quotidiano “La Sicilia” è quello con cui la Windjet ha trascinato in Tribunale l’Alitalia. La Wj a fine agosto, quando era già esplosa in tutta la sua drammaticità la questione, aveva annunciato che sarebbe ricorsa alle vie legali. Perché, erano stati i primi sussurri venuti fuori dal quartier generale della compagnia di Passo Martino, l’Alitalia dopo avere per mesi orientato le scelte, le strategie, le azioni aziendali e quelle sindacali della Wj, ponendo l’accettazione di questa linea come condizione indispensabile per chiudere l’accordo, alla fine aveva posto una serie di condizioni vessatorie pur di far fallire tutto. Riuscendoci, aveva tuonato la Wj, facendo esplodere così il caos dei passeggeri lasciati a terra nel cuore dell’estate, costringendo l’azienda a chiedere la sospensione della licenza per volare e, di fatto, decretandone, almeno per il momento, la fine.

Così scattava la denuncia, si metteva in moto la Procura di Catania che apriva un fascicolo, con indagini che hanno portato anche alla perquisizione degli uffici dell’Alitalia a Roma. Contestualmente, ma per un’attività investigativa autonoma ha precisato la Procura, venivano anche perquisiti gli uffici della Wj a Catania. Ma che cosa ha raccontato la compagnia siciliana nel suo j’accuse? Ha raccontato alcune cose che nei mesi scorsi abbiamo già scritto, per esempio che quando nel novembre del 2011 l’Alitalia chiamò Catania per mostrare il suo interesse all’acquisizione in tempi brevi della compagnia low cost, la Wj era ad un passo dall’essere quotata in borsa e che si era già concretamente manifestato l’interesse «due interlocutori in grado, rispettivamente, di avviare un processo di quotazione su un mercato non regolamentato e sondare l’interesse di vettori europei all’acquisto di Wind Jet». Era la fase in cui Intermonte SIM e Mediobanca confermavano l’elevato valore dell’azienda Wj, nonché le sue significative performance economiche e finanziarie, l’attrattiva del network e delle tratte sviluppate ed il potenziale di espansione internazionale, specie nell’ottica di integrazione con un altro vettore».

Insomma a questi analisti non pareva che Wj fosse una scatola vuota, un edificio poggiato sul nulla. Ma a novembre entrava in ballo Alitalia, Wj valutava che sarebbe stato più opportuno cedere quella importante quota di mercato low cost alla compagnia italiana.

I sette mesi di trattative, gli accordi firmati tra le parti sono più o meno noti, le novità esposte da Wind Jet nella denuncia stanno nell’atteggiamento che progressivamente ha assunto Alitalia. Si legge nell’atto di citazione: «Nell’ambito delle discussioni e negoziazioni avviate a novembre 2011, Alitalia ha richiesto a Wj la consegna dei principali dati economico- patrimoniali, nonché delle informazioni industriali, legali, contrattuali, di business, di network e di politiche tariffarie al fine di valutare la fattibilità dell’operazione e l’entità dell’investimento da sostenere.

Wind Jet ha ottemperato diligentemente a tutte le richieste formulate, collaborando in buona fede e fornendo ogni tipo di chiarimento o specificazione che venisse domandata.

Tale trasmissione di informazioni è del tutto usuale nella fase preliminare di ogni operazione di acquisizione e/o fusione tra aziende. Ciò che, invece, non è assolutamente consueto, tanto da connotare sin dall’inizio l’intento di Alitalia di illiceità e scorrettezza, è l’utilizzo che l’odierna convenuta ha fatto dei suindicati dati ed informazioni».

In sintesi si può dire che Alitalia, spiega Wj, impose da subito prezzi, tariffe, tratte con una richiesta che un documento della stessa Alitalia indica come «richiesta perentoria di allineare subito capacità e prezzi secondo quanto descritto nel progetto».

Così e per questo Wj riprogrammò voli, cancellò tratte, adeguò tariffe. E Alitalia immediatamente, secondo Wind Jet trasse benefici in termini di riempimento dei vettori. Per Wj questo è il primo segnale che dietro trattative e accordi siglati (il 13 aprile del 2012 quello che sanciva di fatto l’Accordo), c’era solo la volontà di entrare nella cabina di comando dell’azienda, condizionarla, dettare ed imporre linee che avrebbero portato la Wj al fallimento e Alitalia ad acquisire senza uscire un euro il patrimonio di tratte e passeggeri.

Naturalmente questa è la ricostruzione di Wind Jet, dentro cui, però, ci sono elementi curiosi e anomali che, appunto, fanno pensare che ci troviamo di fronte a qualcosa che non fila esattamente in maniera lineare. Per esempio? Per esempio perché mai un’operazione del genere si sarebbe dovuta condurre con e mail “coperte”? In pratica, dice Wind Jet, quei diktat arrivavano ai computer di Passo Martino firmate non dai dirigenti dell’Alitalia, ma con nickname.

«Nella consapevolezza dell’illiceità del proprio comportamento – denuncia Wj – Alitalia ha inteso mantenere l’assoluta riservatezza sulle forme di ingerenza che, prima della conclusione di qualsiasi accordo vincolante, stava operando sulle politiche commerciali e tariffarie di Wind Jet. Per salvaguardare tale esigenza, pertanto, sin dal primo dei vari incontri che si sono succeduti nel tempo il Pricing Manager di Alitalia (dott. Arciulo) ha chiesto al proprio referente in Wj (Responsabile YMS & Pricing – dott. Abbate), di interloquire in ordine alle modifiche tariffarie e agli allineamenti delle rotte che sarebbero stati impartiti da Alitalia a Wj, mediante indirizzi e mail privati che avrebbero dovuto essere appositamente aperti con account non riportanti i nomi degli interlocutori (ovvero riportanti solo “nicknames” o nomi di fantasia) e non essere immediatamente riferibili all’azienda».

E’ spy story, perché da quel momento e sino alle fatidiche date di fine giugno e luglio, quando Alitalia pone le ultime condizioni che Wind Jet, spiega, accetta perché non ha più vie d’uscita, a dialogare sugli aspetti più riservati dell’accordo saranno “freemingus” (il dott. Arciulo), “uluru2009” (il dott. Abbate. L’atto d’accusa racconta anche «le modifiche imposte all’assetto tecnico, commerciale e contrattuale di Wj, la soppressione dei rapporti commerciali con i General Sales Agent, la risoluzione (ingiustificata e anticipata) del rapporto contrattuale con il broker assicurativo, la chiusura della base tecnica di Wj a Palermo, in quanto non ritenuta strategica da Alitalia, la rottura dei rapporti contrattuali e commerciali con il primario partner tecnico Lufthansa Technik, l’imposizione di assumere 6 piloti di Alitalia, da dislocare presso Wj, anziché provvedere al rinnovo dei contratti con altrettanti comandanti il cui rapporto di lavoro con l’attrice era in scadenza ».

Il tutto culmina, secondo la denuncia, in quel drammatico balletto di inizio estate, con Alitalia che prende spunto dal giudizio dell’Antitrust che chiede di tagliare alcune tratte per evitare la concentrazione («e Alitalia non fa nemmeno opposizione come avrebbe potuto»), e che porta la compagnia di bandiera a dire che dell’accordo non si fa più niente. Pressata dalla Wj la compagnia prima riapre il tavolo, ma pone, secondo Wj, altre condizioni più che vessatorie: «Il nuovo accordo predisposto da Alitalia presentava termini e condizioni notevolmente differenti dall’accordo iniziale e conteneva, peraltro, clausole evidentemente vessatorie, tra cui quella emblematica avente ad oggetto espressamente la rinuncia da parte di Wj, ad ogni pretesa, controversia e/o diritto derivante dal precedente Accordo e da qualsiasi disposizione di legge e regolamentare».

Segue, ricorda Wj, quel tentativo del ministro Passera di promuovere una nuova intesa, con la risposta dell’Alitalia che escludeva qualunque possibilità. Da lì lo stop finale, la cessazione dei voli, l’odissea per i passeggeri, una compagnia ko. Con Alitalia, denuncia ancora Wj, che senza spendere un euro e senza rispettare l’accordo, raggiungeva lo scopo di sbarazzarsi del competitor.

http://www.blogtaormina.it/2012/11/20/cosi-alitalia-voleva-far-fallire-windjet/135753

°°°

… stranamente tutta questa storia assomiglia molto a quella della cessione vessatoria imposta dal mef ai risparmiatori alitalia, prima espropriati dei loro titoli e poi costretti a mollarli ad un valore di molto inferiore a quello nominale …

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Cessione vessatoria?
Ma se ci fu un dibattito accesissimo se aderire o no.
Le, Salvatore, forse non lo sa. Un certo Ciervi sul forum di yahoo finanza insieme ad un certo Giorgio per settimane invitò gli azionisti a non aderire e promosse la non adesione, segno che l’adesione medesima era assolutamente libera e che ognuno si fece i suoi conti e prese le sue decisioni.
Oltretutto venne offerto il 50% dell’ultimo valore di mercato per azioni di una società in liquidazione, per cui un valore congruo.
Personalmente consigliai chiunque non intendeva aderire di intraprendere immediatamente un’azione legale, senza indugio e di prepararsi ad una “Lunga Marcia” dall’esito incerto.

salvatore
salvatore
12 anni fa

Coactus voluit, sed voluit

ESTORSIONE: elemento costitutivo del reato violenza o minaccia idonea a limitare il potere di autodeterminazione del soggetto passivo, pur lasciando un certo margine di scelta (coactus voluit, sed voluit)

RAPINA: configurabilità del delitto di rapina qualora la violenza e/o minaccia sia idonea ad annullare il potere di autodeterminazione della vittima che compie l’azione del consegnare il denaro sotto la diretta vigilanza dell’aggressore: (non agit, sed agitur)

CONCUSSIONE: estorsione del pubblico ufficiale

°°°

Ciervi e Giorgio, come altre 106 mila persone sono stati fino all’ultimo, come è più che normale, nel dubbio se perdere tutto o se aderire alla concussione_estorsione che si è ora rivelata essere più che altro una truffa in quanto si è scoperto che 7 manager_mef hanno provocato il dissesto alitalia …

salvatore
salvatore
12 anni fa

… l’On. Antonio Borghesi, in trasformazione dell’interrogazione a risposta scritta 4/09307 presentata nella seduta numero 391 dello 08/11/2010 diretta al Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha presentato nella seduta numero 720 del 20/11/2012 l’interrogazione a risposta in Commissione 5/08463, con il medesimo testo, diretta allo stesso Ministero.
___

BORGHESI. – Al Ministro dell’economia e delle finanze. – Per sapere –

premesso che:

i possessori di azioni Alitalia sono fortemente a rischio di perdita dell’intero capitale a seguito delle
note vicende;

eppure sono state fatte proposte che in qualche modo potrebbero mitigare il loro danno;

una di queste proposte prevede un concambio delle azioni AZ con un controvalore in biglietti aerei invenduti con le seguenti modalità: C.A.I./SKY TEAM, d’intesa con il Ministero dell’economia e delle finanze, concambia il capitale investito con un controvalore nominale in titoli di viaggio applicando un controvalore medio azione da stabilirsi, ma che dovrebbe essere fissato attorno ad euro 1.0/euro 1.5.

Ciò al fine di limitare l’offerta agli investitori che comprovatamente comprarono le azioni a queste
valutazioni e non negli ultimi mesi di vita del titolo AZ a un prezzo stracciato (NDR: euro 0.10
cadauno);

si dovranno poi stabilire i limiti ed i tempi di utilizzo dei biglietti emessi e cioè la prenotazione dei voli.

Da prevedersi la possibilità di cessione dei biglietti a terzi anche attraverso la eventuale creazione di
una Agenzia ad acta per la collocazione sul mercato;

lo schema di concambio biglietti contro azioni AZ sarebbe più gradito della proposta del Governo di concambio con titoli di Stato dell’agosto 2009;

il Governo potrebbe così evitare di emettere i titoli di stato ad hoc e quindi realizzare un notevole
risparmio. Si parla di circa 300 milioni di euro per circa 40.000 soggetti;

l’effetto promozionale per C.A.I.-Alitalia/SKY TEAM sarebbe più efficace ed incisivo al Nord, dove Alitalia insieme con i partner SKY TEAM si trova a competere con Lufthansa Italia S.p.A./STAR ALLIANCE e con la Compagnia in rapida crescita Emirates e dove risiede una porzione consistente dell’azionariato di Alitalia S.p.A.;

il tutto a costo praticamente zero per C.A.I.-Alitalia/SKY TEAM, ma addirittura in guadagno per il al Ministero dell’economia e delle finanze con la evitata emissione dei titoli di Stato e con la cessazione delle azioni giudiziarie -:

se il Ministro sia a conoscenza delle proposte sopra riportate;

se non ritenga di dover esaminare il concambio delle azioni AZ con un controvalore nominale in titoli di viaggio a vantaggio dei risparmiatori Alitalia e anche del Governo.(5-08463)

___

… dopo la presentazione da parte dell’On. Benedetto Della Vedova dell’interrogazione a risposta immediata 5/08436 nella seduta numero 717 del 13/11/2012, con la quale si chiede di sapere quali iniziative intenda predisporre il Mef al fine di procedere all’accertamento, in tempi celeri, delle risorse dei conti dormienti destinate al fondo finalizzato ad indennizzare i risparmiatori «rimasti vittime di frodi finanziarie», e abbiano subìto «un danno ingiusto», al fine di poter consentire un ampliamento dell’utilizzo delle risorse dello stesso, anche estendendo la platea dei fruitori alle vittime di frodi finanziarie in cui la società emittente è fallita, questo nuovo atto ispettivo conferma che ci sono fermenti per spingere il Presidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati a calendarizzare la proposta di legge 4478 Compagnon + 12 che pende presso detta Commissione dallo 03.08.2011 …

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

titpico esempio di tanto fumo, poco arrosto…
come direbbero i napoletani: “facite ammuina” per dare l’impressione (ma solo l’impressione) di grande movimento e azione….

cmq, il tempo fornirà ogni risposta.

salvatore
salvatore
12 anni fa

@ mario pezzati

… è importante comunque che la ripresentazione dell’interrogazione [«applicando un controvalore medio azione da stabilirsi, ma che dovrebbe essere fissato attorno ad euro 1.0/euro 1.5»] comporti una discussione in commissione finanze con annessi e connessi riguardanti l’interrogazione urgente dell’on. della vedova sulla consistenza del fondo conti dormienti e la pdl 4478 … mi sbaglierò ma ho la sensazione che tutto ciò sia da collegare con il procedimento penale in corso contro i 7 manager_mef …

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

@pezzati
Sei molto generoso. Secondo me è solo fumo.
Allo stato delle cose, a poco più di un mese dalla scadenza dei ctz, a oltre un anno dalla loro consegna, a poco meno di 2 anni e mezzo dalla scadenza dei termini per l’adesione all’offerta del Mef, che senso ha riproporre questa interrogazione pari pari se non tentare, cinicamente, di illudere una volta ancora i più sprovveduti degli ex azionisti alitalia che hanno aderito all’offerta del Mef? A meno che non ri rivolga solo ai non aderenti. E in questo caso forse forse avevano ragione quei tali Ciervi e Giorgio (dei quali chissa perchè salvatore si ritiene esegeta privilegiato) ad invitare alla non adesione…

salvatore
salvatore
12 anni fa

… «per platone, l’uomo non possiede totalmente la verità ma la porta dentro di sé sotto forma di ricordo come una pre-conoscenza» … se partiamo da questa premessa, come non ammettere che tutti pensiamo che è giusto che i risparmiatori alitalia abbiano un indennizzo pari almeno a quanto hanno investito nella compagnia di bandiera sia perché era una impresa pubblica e sia perché è stata chiusa ex abrupto d’autorità … se poi aggiungiamo che ora si è anche scoperto che è stata fatta crollare a furia di colpi d’ascia inferti senza scrupolo da crudeli boia_boscaioli come la morte nel film di bergman «il settimo sigillo», allora non si può non vedere con chiarezza l’esito positivo finale a prescindere dal fatto se questo esito positivo sperato si realizzerà effettivamente …

salvatore
salvatore
12 anni fa

art. 1 comma 345-novies legge n. 266 del 2005 – Con decreto di natura non regolamentare del Presidente del Consiglio dei ministri, da emanare su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della presente disposizione, sono stabiliti i presupposti e le procedure per ottenere gli indennizzi di cui ai commi 343 e 344, i limiti dell’indennizzo, le priorità per l’attribuzione degli indennizzi e le eventuali ulteriori modalità di attuazione delle disposizioni di cui ai commi da 343 a 345-octies. La gestione del fondo di cui al comma 343 è affidata al Ministero dell’economia e delle finanze – Dipartimento del tesoro.”

°°°
… potrebbe essere questo dpcm di natura normativa a prevedere il completamento del rimborso dei risparmiatori alitalia previsto dalla pdl 4478 compagnon + 12 attingendo al fondo conti dormienti …? … lo lascia pensare la presentazione in data 13/11/2012 di un atto ispettivo da parte dell’On. Della Vedova con cui si chiede al Mef di sapere «quali iniziative intenda predisporre al fine di procedere all’accertamento, in tempi celeri, delle risorse destinate al fondo dei conti dormienti, al fine di poter consentire un ampliamento dell’utilizzo delle risorse dello stesso, anche estendendo la platea dei fruitori alle vittime di frodi finanziarie in cui la società emittente è fallita» e soprattutto il fatto che nella seduta del 14/11/2012 della Commissione Finanze della Camera «il Governo ha chiesto di rinviare lo svolgimento dell’interrogazione 5-08436 Della Vedova e Di Biagio, in quanto, a causa della complessità dei quesiti posti, non è stato possibile disporre delle notizie necessarie a fornire un’esauriente risposta» …

salvatore
salvatore
12 anni fa

Camera Deputati – Mercoledì 28 novembre 2012 – VI Commissione

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA 5/08436 Della Vedova-Di Biagio del 13.11.2012 sulla consistenza del Fondo conti dormienti.

Mercoledì 28 novembre 2012. – Presidenza del presidente Gianfranco CONTE. – Interviene il sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze Vieri Ceriani.

1 – Sottosegretario di Stato per l’economia e le finanze Vieri Ceriani: … «Pertanto, solo dopo aver definito l’importo disponibile, si potranno individuare criteri, requisiti e condizioni di ammissibilità dei risparmiatori che dovrebbero beneficiare degli indennizzi» …

… questo significa che il governo è intenzionato a compilare l’elenco dei risparmiatori destinatari delle somme depositate nel Fondo dei truffati … [nda]

2 – Gianfranco CONTE, presidente, … «ritiene che sia giunto, a distanza di sette anni dall’istituzione del Fondo per le vittime di frodi finanziarie, il momento di determinarne l’ammontare delle somme disponibili presso il predetto Fondo» …

… questo significa che anche il presidente della commissione finanze della camera si è stufato di sentire parlare sempre di noi e chiede una soluzione definitiva … [nda]
____

Pezzati, credo che la nostra questione da tipicamente politica si sia modificata nel tempo anche in fatto di natura tecnico_finanziario_giudiziaria … credo che la soluzione da noi sperata sia ritornata alle origini [comma 2 art. 3 dl 134/08] visto il nuovo insorgere della problematica del rimborso mediante il fondo dei conti dormienti … e credo che detta soluzione dipenderà molto dalle iniziative dell’amministrazione straordinaria [vedasi piano aeroporti e cessione pianabella] e della magistratura [gup roma_dissesto alitalia] … abbiamo davanti un intenso laborioso periodo per scollinare tra il vecchio ed il nuovo … chissà … natale triste ma gravido di prospettive favorevoli …

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

se lo dici tu.
spes ultima dea…..

salvatore
salvatore
12 anni fa

… pezzati, veramente in questo blog avete fatto tutto voi come udc … avete aperto pagine di protesta e di rivendicazione proclamando battaglie pro risparmiatori alitalia contro il governo berlusconi … avete fatto interrogazioni, odg, proposte di legge … poi, improvvisamente, avete fatto un clamoroso passo indietro, come quello che avete chiesto a berlusconi per passare a monti … proprio con monti, infatti, da voi sostenuto, non avete fatto più nulla … silenzio assoluto … ostilità terminate … dunque è inutile che tu mi dica: “se lo dici tu” … stando così le cose, avete già detto tutto voi, almeno per quanto riguarda l’udc … non resta che aspettare le decisioni del gup di roma, per quanto riguarda l’aspetto penale ancora aperto … mentre per quanto riguarda il mef, si spera in un ravvedimento operoso di tipo amministrativo che porti al completamento ad un equo valore del nostro rimborso magari con l’assegnazione di altri titoli di stato a scadenza successiva al pareggio di bilancio previsto per il 2013 …

salvatore
salvatore
12 anni fa

… caro Mario Pezzati, forse non ci siamo capiti … in altro foglio di questo blog dal titolo «Nel 2013 c’è Monti, non è una parentesi. Saremo alleati solo con chi lo sostiene» tu oggi mi scrivi per l’ennesima volta «attendiamo e vediamo» …

… ma io non scrivo in un Forum anonimo per avere un commento personale sul come andrà a finire tanto per passare il tempo … purtroppo di tempo ne è passato tanto ormai … oltre 4 anni …

… io scrivo in una pagina dal titolo «Alitalia, la voce dei risparmiatori» del blog intestato a «Pier Ferdinando Casini» con tanto di maxifoto e di stemma UDC col mitico scudo crociato della Democrazia Cristiana del martire Aldo Moro …

… essendo arrivati ad un momento decisivo della vicenda alitalia, della quale proprio stasera si occupa di nuovo Report su Rai Tre, desidererei avere risposte Ufficiali e non semplici commenti tipo radio_fante che, con tutto il rispetto per la competenza e l’autorevolezza degli autori, lasciano il tempo che trovano …

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

@ salvatore: infatti. che ti ho detto? attendiamo e vediamo.
Quindi attendi pure la tua risposta ufficiale inviata tramite messo a cavallo e bando pubblico.

salvatore
salvatore
12 anni fa

… che vuoi dire, pezzati …? … che è stato appena firmato un decreto legge monti per noi …? … parla come mangi altrimenti non ti capisco …

salvatore
salvatore
12 anni fa

… ho appena seguito l’intervista sull’ Arena di Rai Uno a Casini … malgrado tutto, è molto più credibile Berlusconi …

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Dipende Salvatore!
Non sono certo di interpretare correttamente le criptiche e oserei dire sabriniane parole di Pezzati, tuttavia se il messo è biondo e il cavallo nero, allora si tratta di un decreto legge Monti, se il messo è castano e il cavallo nero di un decreto legge Passera.

Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
Bartolomeo Pestalozzi da Pinerolo
12 anni fa

Devo dire che personalmente ritengo più probabile un decreto legge Passera.
La seconda acciaieria d’Europa rischia di chiudere, 10.000 persone rischiano di perdere il lavoro e, dopo una settimana, solo oggi Passerotto nostro ha commentato al tg la cosa.
Evidente si stava occupando di cose più importanti: insieme ad Improta ha lavorato H.24 al decreto legge a favore degli ex azinisti statali alitalia.
Insomma, capelli castani e cavallo nero.

salvatore
salvatore
12 anni fa

… pezzati, scusami, ma dovresti dire al tuo vicino pestalozzi che continuo a non capire … è il momento di parlare chiaro e tondo … l’ironia lasciamola fare a chi vive di questo lavoro facendolo bene … i clown felliniani si guadagnano onestamente la vita al circo equestre … e non trasciniamo dentro la vicenda dei risparmiatori della vecchia alitalia tutto il mondo che soffre … altrimenti intitolate la pagina «caritas» anziché «alitalia, la voce dei risparmiatori» e non ne parliamo più …

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

Salvatore: il buon barti è adulto e maggiroenne (presumo) quindi puoi chiederglielo direttamente tu.

per il resto. Sarei tentato di fare come sabrina e prenderti in giro (il termine corretto attiene a parti anatomiche che non è carino menzionare in pubblico), ma, come sempre, preferisco la sincerità. E siccome mi rendo conto che l’ironia non è il mio forte, sarò molto diretto.
NO, nesusn decreto MOnti.
Il messo pubblico era solo ironia alla tua richiesta di risposta ufficiale.

salvatore
salvatore
12 anni fa

… magnifico … visto che tutto sembra procedere a favore dell’asse vincente bersani_casini_monti, quale migliore occasione di questa per proporre, prima della fine della legislatura che ha visto innumerevoli interventi bipartisan pro risparmiatori alitalia, sfociati nella pdl 4478 compagnon + 12, di trasformarla in emendamento alla legge di stabilità, ora al senato, in modo che almeno 106.000 delle vittime_certe di berlusconi, dopo ben 4 anni di indicibili sofferenze dal 2008, passino il 5° natale tranquillo …? … o no …? …

… in proposito, si fa presente che i giudici delegati della sezione fallimentare del tribunale ordinario di roma, con decreto del 10.10.2012, invitano i commissari straordinari «a prescindere dalla costituzione di parte civile già operata – a chiarire se e quali approfondite valutazioni giuridiche siano state effettuate in ordine ai concreti profili di responsabilità nella gestione delle singole società del gruppo alitalia (1.alitalia linee aeree italiane s.p.a, 2.alitalia servizi, 3.alitalia airport, 4.express, 5.volare) da parte degli ex amministratori e sindaci delle società in oggetto» …

… l’intimazione fa riferimento al procedimento penale in corso presso il gup di roma a carico dei 7 manager_mef e chiede di conoscere i profili di responsabilità già in possesso dello stesso ufficio commissariale a prescindere da quelli che verranno appurati in sede penale … questo, forse, per poter decidere al meglio sul da farsi in sede di approvazione del concordato … se tutto questo riguardi anche i risparmiatori aderenti all’ops del mef non si può dire benché sembra evidente che si tratti di ritocchi allo stesso unico mosaico vecchia / nuova alitalia …



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