postato il 24 Ottobre 2010 | in "Economia, Politica"

Fisco, giusto tassare la speculazione ma non i risparmi

In un momento di crisi come questa non si puo’ parlare con tanta superficialità di tassazione delle rendite finanziarie, perché va capito e individuato bene cosa tassare. E’ giusto tassare le speculazioni finanziarie, assolutamente sbagliato colpire i risparmi degli italiani.
Bisogna mettere al riparo i risparmiatori, i bot, i cct, le tante migliaia di cittadini di ceto medio che in questo Paese investono per risparmiare.
Al contrario, è giusto colpire i grandi speculatori che fanno mordi e fuggi nella finanza.

Pier Ferdinando

9 Commenti
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francesco
francesco
13 anni fa

E di questi scandali invece cosa mi dice onorevole?!?!

Chiedo ai presentatori se accedano all’invito al ritiro dell’ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, formulato dal Collegio dei questori.
ANTONIO BORGHESI. S…ignor Presidente, noi non possiamo ritirare quest’ordine del giorno, perché crediamo che su questo punto sia necessario intervenire.

L’abbiamo inserito nella contromanovra alla manovra economica del Governo, che è stata trasformata in un progetto di legge che qui non abbiamo potuto poi votare perché il Governo ha posto la questione di fiducia, ma riteniamo che questo sia un tema al quale i cittadini sono giustamente sensibili. Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno – ce ne sono tre – e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità. Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata. Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati. Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato, che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.
Per questo motivo, chiediamo che la Camera si esprima su questo punto e vogliamo davvero dire che non c’è nulla, ma proprio nulla, di demagogico in questa nostra proposta (Applausi dei deputati del gruppo Italia dei Valori).
PRESIDENTE. Avverto che è stata chiesta la votazione nominale mediante procedimento elettronico.
Passiamo ai voti.
Indìco la votazione nominale, mediante procedimento elettronico, sull’ordine del giorno Borghesi n. 9/Doc. VIII, n. 6/5, non accettato dal Collegio dei questori.
Dichiaro aperta la votazione.
(Segue la votazione).
Comunico il risultato della votazione: la Camera respinge (Vedi votazioni).

(Presenti 525
Votanti 520
Astenuti 5
Maggioranza 261
Hanno votato sì 22
Hanno votato no 498).

Mauro Annunziata
13 anni fa

Completamente Daccordo!

gaspare
gaspare
13 anni fa

però senz ala borsa e senza la circolazione monetaria, l’economia si ferma.
piaccia o meno, la speculazione ha anche i suoi pregi, non solo mali: rendendo liquido un mercato, permette agli investitori di lungo periodo di entrarvi più facilmente.

gaspare
gaspare
13 anni fa

senza considerare che, quello che si chiama speculazione, in realtà costituisce una voce importante nei bilanci delle banche; colpirebbe soprattutto i piccoli risparmiatori che fanno trading; e che questo settore genera molti pil e molti posti di lavoro.

Franco
Franco
13 anni fa

Completamente daccordo con il Presidente , ok alla tassazione delle rendite finanziarie dei grossi speculatori , altra cosa è tassare i risparmi di una vita degli operai ed impiegati che sono riusciti con grandi sacrifici a non dilapidare il TFR di 40 anni di lavoro. Quel ” gruzzoletto ” che oltre tutto nei momenti di crisi sembra essere un valore aggiunto in più che i nostri economisti tanto sbandierano.

LiberalVox
13 anni fa

Fiat: prima ti spremono e poi ti gettano via!

Sergio Marchionne non ha usato mezzi termini e nel pieno delle tensioni sindacali che animano gli stabilimenti del gruppo ricorda un pò zagaiando che “…senza Italia la Fiat farebbe meglio”! Sì perché, come ha detto il manager, nel corso dell’intervista del programma tv Che tempo che fa: “quest’anno abbiamo annunciato che faremo oltre 2 miliardi di utile operativo e nemmeno un euro è fatto in Italia”… ma neppure un euro di quei miliardi sarà restituito a quell’Italia cui la Fiat ha succhiato per decenni contributi statali, casse integrazioni e soprattutto il lavoro di decine di migliaia di operai, impiegati, ingegneri! Senza lo Stato italiano e senza il lavoro degli italiani, compresi tutti coloro che hanno acquistato le auto della famiglia Agnelli, la Fiat non sarebbe la Fiat. Ovvero quell’industria che nel 2009, quando un operaio alla catena di montaggio prendeva una busta paga di appena 1.200 euro, remunerava l’amministratore delegato della Fiat, Marchionne, con 4,78 milioni di euro, il presidente Montezemolo con 5,17 milioni di euro e, il meno “fortunato”, John Elkann, nipote prediletto di Gianni Agnelli, con solo 631 mila euro, extra esclusi. Una discussione, comunque, tra ricchi quella messa in onda sulla tv del canone! Da una parte Marchionne, l’intervistato, di cui già si è detto. Dall’altra il conduttore, Fabio Fazio: 2milioni di euro l’anno il suo cachet Rai! Insomma, una discussione tra gente che non ha nulla a che spartire con la “gente” che campa di salario e di pensione! Tant’è che ‘il manager con il pullover’, deve aver percepito l’atmosfera e s’è mosso a compassione, annunciando che l’obiettivo per il futuro, se aumenterà la produzione e se gli operai non schiatteranno sotto gli ingranaggi della fabbrica torinese, è di portare gli stipendi degli operai a livelli europei! Per contro, un paese serio dovrebbe perseguire un solo obiettivo: rilevare tutte le strutture Fiat al valore di… ‘un euro’, come dice ‘lui’, e riconvertirle riprendendosi i soldi delle agevolazioni statali. Dopo, ma solo dopo, il ‘metalmeccanico’ Marchionne, potrà andare a produrre dove e come gli pare!

LiberalVox
13 anni fa

Partita I.V.A. pure ai lavoratori dipendenti!

Ma quali sono le categorie di professionisti più attive nell’evasione? In testa troviamo i medici con un non dichiarato pari al 15,3%. Al secondo posto ci sono gli ingegneri e i geometri che evadono poco meno (15,1%), seguono i primati non imprenditori, 13,6% . Lontani 3 punti dalla terza posizione evadono gli avvocati che celano al fisco il 10,7% del guadagno derivante dai compensi, seguiti dai consulenti in altri servizi, 8,2%. Mentre dopo gli architetti, gli intermediari del commercio, troviamo a sorpresa i lavoratori dello spettacolo, 3,8%, prima che chiuda la classifica la categoria dei consulenti aziendali veri e propri a pari merito con i predecessori. Attraverso 400 verifiche fiscali i Reparti speciali della Guardia di finanza hanno individuato 324 evasori totali e scoperto un’evasione per oltre 260 milioni di euro tra imposte sui redditi, Iva e Irap. Trenta i soggetti denunciati per reati tributari. Nel ‘mirino’ sono finiti soprattutto professionisti: medici, ingegneri, avvocati. Gli uomini della Gdf hanno ricostruito, incrociando i dati, la posizione fiscale di migliaia di liberi professionisti che avevano ”dimenticato” di dichiarare i loro compensi. Il progetto è solo alla sua prima fase. I risultati raggiunti finora, infatti, potrebbero essere solo la punta dell’iceberg di un fenomeno evasivo molto piu’ esteso: sono, infatti, al vaglio altre 100.000 posizioni di soggetti a rischio. Sotto la lente delle Fiamme Gialle sono finiti contribuenti che hanno percepito compensi di lavoro autonomo per un ammontare superiore a 100.000 euro annui e che, per una o più annualitá, non hanno presentato la prescritta dichiarazione ai fini delle imposte dirette e dell’Iva. Come già detto, le categorie di lavoratori autonomi più colpite sono state quelle dei medici, degli ingegneri e dei geometri, degli avvocati e degli architetti. Insomma, se in questa classifica dei ‘furbetti’ ci mettiamo pure il muratore, il meccanico, l’idraulico e il parrucchiere, possiamo vedere bene come a pagare siano sempre i soliti, i più deboli, economicamente parlando, costretti dal ‘fisco’ a mandare avanti questo paese: i lavoratori dipendenti! Ma non perchè questi siano più onesti, più bravi e perbene di tutti gli altri italiani, ma perchè non possono evadere un centesimo, neanche a volerlo! Tant’è che, visto e considerato che non v’è più neanche la certezza della pensione, anche i lavoratori dipendenti chiedono a gran voce la “PARTITA I.V.A.”!!! La Costituzione italiana non detta discriminazioni, ma vuole i cittadini tutti uguali! Perciò, anche operai e impiegati pretendono dal Fisco la possibilità di evaderlo come accade per tutti gli altri cittadini della Repubblica. Dacchè, l’evasione fiscale in Italia è fisiologia, fa parte del nostro D.N.A. è un fattore ereditario… costituzionale!

gaspare
gaspare
13 anni fa

liberalvox, scusa, ma ti sbagli sui conti fiat.

a parte che se fiat fa utili, paga tasse in italia, poi sui presunti soldi ricevuti dallo stato ti invito a leggere qui: https://www.pierferdinandocasini.it/2010/02/06/fiat-storia-di-un%E2%80%99azienda-italiana/

salvatore
salvatore
11 anni fa

… presidente casini, nella legge di stabilità di fine anno introduciamo un emendamento che consenta di scaricare in sede di denuncia dei redditi in più annualità l’indennizzo espropriativo integrale che ai sensi della pdl 4478 compagnon spetterebbe ai risparmiatori alitalia con nucleo familiare a carico …



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