postato il 3 Luglio 2010 | in "Economia, Lavoro e imprese, Politica, Riforme"

Le riforme più importanti riguardano l’economia e il lavoro

Pier Ferdinando CasiniLe riforme istituzionali meritano senz’altro di essere discusse e realizzate ma di fronte ad una disoccupazione ormai al 9%, che purtroppo continuerà a crescere, con un 17,8% di disoccupati al Sud e il 26,2% dei giovani che non riescono a trovare lavoro, parlare solo di riforme istituzionali sarebbe da irresponsabili.
Le prime e le più importanti riforme da realizzare sono quelle relative all’economia e al lavoro: penso alla previdenza, alla riforma dei servizi pubblici locali, alla riduzione del cuneo fiscale per le imprese e i lavoratori.

Pier Ferdinando

2 Commenti
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citoyenne
citoyenne
13 anni fa

Mi pare proprio che stiamo messi male, tutti… dico tutti. Le redini in mano le tiene saldamente il cav. che ha la peculiarietà di non amare chi lo contraddice. (questo la dice lunga sul carattere del personaggio e sulle sue intenzioni). La corte di cui si è circondato, da Bonaiuti a Cicchitto, a Bondi, a Gasparri e La Russa (ormai chiaramente aggregati al carro del vincitore) è solo una corte di lacchè, che fanno bene il loro mestiere.
Ma è il governo votato dagli Italiani che, a loro volta, hanno la peculiarità di abbracciare le ideologie che vengono loro propinate, scordandosi di controllare se le promesse fatte vengano poi matenute.
Questo, a mio modesto avviso, il quadro della situazione italiana.
Sì, ma le opposizioni che cosa fanno? Le opposizioni semplicemente si dividono: tanto più il cav. “riesce” a compattare il suo esercito, usando di volta in volta il bastone e la carota, tanto più le opposizioni mettono i paletti con i vari “distinguo”. Il PD ha tre voci, talora anche quattro: Bersani, Franceschini, D’Alema e qualche volta interviene anche Veltroni. L’IDV ha il torto di essere populista tanto quanto il governo ed in più è giustizialista. Non parliamo dell’estrema sinistra, attualmente fuori dal parlamento, che persegue idee proprie, non accorgendosi che ormai la Lega ha preso il suo posto. Ci resta ancora l’ultima opposizione… il suo partito, Presidente Casini: l’UDC. Che cosa fa l’UDC? Ho letto un intervento che lo definisce re tentenna. Mi pare che definirlo così sia riduttivo. Sicuramente il suo partito è il nipote del partito di Don Sturzo, considerando la vecchia DC, una figlia di quel grande uomo.
Mio padre, democristiano della prima ora, con il passare del tempo e vedendo l’evoluzione del partito, usava dire che la DC “divorava i suoi alleati”. L’unico alleato che non è riuscito a divorare è stato il PSI, perchè la buonanima del suo leader, arrivato ad un certo punto, ha detto “muoia Sansone con tutti i Filistei”.
Ma Lei, presidente Casini, ha ancora in mente quella vecchia DC. Non c’è più, Presidente! Ormai solo il cav. è ammalato di fagocitosi acuta! La capacità del suo partito è ridotta a poche valide persone e solo quando anche le ultime zavorre saranno sganciate dalla mongolfiera, potrà prendere il volo.
I punti strategici da tenere presente sono quelli non ideologici: si scrolli dalle spalle il peso della curia romana (da tenere, sì, presente, ma che non può risultare vincolante per taluni argomenti cosiddetti “etici”); si scrolli dalle spalle il garantismo, la fa somigliare troppo alla DC degli ultimi tempi, corrotta e corruttibile (Cuffaro non le giova più, neanche in Sicilia).
Continui ad abbracciare il tema famiglie, ma stando con i piedi a terra, perchè dopo le bocche da sfamare non sono onere suo ma dei genitori.
Continui a parlare di lavoro, ma costruttivamente.
Mi pare che l’uomo Prodi e l’uomo Di Pietro, mentre erano al governo, si erasno avviati bene, mostrando la giusta via da seguire: diversi “cantierini” aperti per lavori di immediata utilità e, contabilmente, facilmente controllabili, per evitare infiltrazioni di malavita organizzata. Questo governo non sta facendo niente del genere; se “l’opposizione”, augurabilmente tutta unita (da noi si dice: “sonnu, Catarina!”) non riesce a mettere l’accento sul nulla di fatto di questo governo e sulle potenzialità che invece potrebbero esistere, non arriveremo lontano. Ferme restando queste divisioni, l’opposizione tutta rappresenta solo una spartizione di posti in parlamento, non un desiderio, come dovrebbe essere per propria peculiarietà, di avvicendamento governativo.
Perdoni la mia tirata, ma un partito, secondo me, cresce solo se accetta le critiche.
Auguri di buon lavoro. Una citoyenne

citoyenne
citoyenne
13 anni fa

Un altro consiglio, non me ne voglia! Quando si parla al proprio elettorato, si parli Italiano! La donna che viene a fare, una volta a settimana, le pulizie a casa mia, cosa vuole che capisca se lei parla di “green economy”?
Mi scusi ancora!



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