Governo, serve alternativa per lo sviluppo
Dobbiamo creare un’alternativa per far riprendere all’Italia la strada dello sviluppo. Un Paese che non cresce è un Paese che muore, che continua a produrre disoccupati, soprattutto tra i giovani e le donne del Sud.
C’è bisogno di colpire le speculazioni finanziarie, escludendo naturalmente bot e cct. Perché è giusto prevedere che le fasce più ricche corrispondano con una maggiore disponibilità all’emergenza della crisi economica.
Bisogna poi avere il coraggio di dire basta ai tagli lineari, una evidente rinuncia a fare scelte politiche di cui a palazzo Chigi non sono capaci. Gli sprechi vanno colpiti dove ci sono, mentre con questi tagli si danneggiano i servizi sociali dei cittadini e lo si fa con lo scopo di trasferire sulle spalle dei più deboli l’enorme debito pubblico. Non a caso, una parte del ceto medio sta precipitando verso il disagio e la povertà.
Pier Ferdinando
Verissimo. Il carovita aumenta sempre più e il potere d’acquisto diminuisce. I lavoratori dipendenti sono quelli che pagano per tutti e il loro stipendio da anni é sempre lo stesso. Grazie Onorevole, spero che non rimangano solo parole…
Presidente Lei ha ragione ma con tanti voltagabbana come si fa a parlare di cambiamenti? Il fiume corre verso il mare,ed il mare oggi si chiama ancora “interesse privato”.
Quello che sta combinando il governo fa venire la pelle d’oca, mentre taglia i fondi all’università alla ricerca e si scopre che non sono stati spesi ingenti fondi europei destinati alle regioni del Sud, proprio su questi capitoli di spesai,si legge poi che il nostro Governo che si definisce liberale risuscita l’IRI, e vuole tornare a fare l’azionista nelle aziende di mercato, come la Parmalat. C’è da domandarsi se uno stato che taglia su sicurezza e cultura, sia lo specchio di un popolo moderno e liberale o rappresenti, invece, il fallimento di una classe politica incapace di pensare e programmare un futuro. In Italia si sta assistendo al disfacimento delle istituzioni, mancanza di rispetto per la legge, abusi di potere è il peggio dal dopoguerra ad oggi, quanto tempo ancora dobbiamo stare a guardare?
Pier Ferdinando Casini al Congresso Nazionale LegaCoop: Serve alternativa per sviluppo
[VIDEO]-> http://www.youtube.com/watch?v=aQHxb3x6MoU
….non è la guerra dei poveri(sono pensionato di P.A.),ma dire che i lavoratori dipendenti pagano per tutti è,sinceramente esagerato anche se con i dovuti distinguo. Ci sono “lavoratori”dipendenti assenteisti,quelli con il doppio lavoro a nero,quelli che non rendono,quelli che fanno tutto fuorchè il proprio dovere,quelli che fanno il cosiddetto”straordinario” e quelli che lavorano il doppio anche per quelli che dormono o sono solo presenti fisicamente.Come ci sono lavoratori autonomi onesti e disonesti ma che la piccola e media impresa annaspa ed il governo non fa nulla per ripartire è cosa nota. Quindi la bilancia è per tutti uguale.
Verissimo. Il carovita aumenta sempre più e il potere d’acquisto diminuisce. I lavoratori dipendenti sono quelli che pagano per tutti e il loro stipendio da anni é sempre lo stesso. Grazie Onorevole, spero che non rimangano solo parole…
Postato da Paolo Caimmi il 7 aprile 2011
mi ScusI desiderO Solo Augurare LA mia ESPERIENZA AD IL SIGNOR Paolo Caimmi
GrAzIE
El niGno durO’