postato il 20 Luglio 2010 | in "Famiglia, Lavoro e imprese, Mezzogiorno, Salute, Spunti di riflessione"

La salute? Al Sud è un lusso per una famiglia su cinque

In Italia la salute non è più un diritto, ma un lusso. Un’affermazione che può suonare eccessiva, ma che purtroppo è cruda realtà. E’ uno scenario a tinte fosche e di un’Italia spaccata in due quello dipinto dall’ultimo rapporto Svimez sull’economia del Mezzogiorno: una famiglia su cinque non ha i soldi per andare dal medico e non si puo’ permettere di pagare il riscaldamento. Nel 2008 nel 30% delle famiglie al Sud sono mancati i soldi per i vestiti e nel 16,7% dei casi si sono pagate in ritardo le bollette. Otto famiglie su 100 hanno rinunciato ad alimentari necessari.

Ma non basta. Il rapporto rivela anche un altro dato desolante: dal sud Italia si continua a emigrare. Tra il 1990 e il 2009 circa 2 milioni 385mila persone hanno abbandonato la propria terra per cercare fortuna nel centro-nord. Dal 1996 al 2007, 242mila persone si sono invece trasferite all’estero: tra questi oltre 13mila laureati.

Quali le soluzioni possibili?

Secondo lo studio bisognerebbe partire dal rilancio delle infrastrutture, con un piano di 38 miliardi di euro, per coinvolgere quale nuova frontiera i settori più innovativi. “Non ci può essere rilancio dell’economia del Paese se il Sud affonda” sottolinea oggi Federconsumatori.
Per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano serve una «profonda modifica» delle politiche di sviluppo per il sud, perché il Mezzogiorno può contribuire alla ripresa dell’economia italiana.

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