postato il 1 Settembre 2011 | in "Economia, In evidenza, Politica, Riceviamo e pubblichiamo"

Una manovra che aumenta il deficit di fiducia

“Riceviamo e pubblichiamo” di Adriano Frinchi

“In Italia la fiducia è la più rara delle materie prime” questa è la secca analisi di Eric Reguly l’inviato a Roma del giornale canadese The Globe and Mail che ieri in un interessante articolo ha commentato efficacemente la nuova manovra economica del governo Berlusconi.  Reguly pur riconoscendo la necessità comune a tutti i paesi occidentali di tirare la cinghia sostiene che il vero problema dell’Italia è il deficit di fiducia. L’inviato canadese sembra cogliere un aspetto fondamentale della crisi italiana: la crisi del nostro Paese è prima di tutto una crisi di fiducia nelle nostre possibilità e soprattutto nelle capacità della nostra classe politica di attuare quelle riforme necessaria ad invertire la tendenza. La cosiddetta “manovra di Ferragosto”, oltre ai discutibili contenuti, ha il demerito di non influire su questo aspetto, anzi dall’italiano medio viene percepita come l’ennesima prepotenza di uno Stato incapace che colpisce solamente le classi sociali più deboli. Se a ciò si aggiunge il fatto che la stragrande maggioranza degli italiani è convinta che tasse più alte non forniranno maggiori servizi, ma al contrario andranno a foraggiare i privilegiati della casta, la frittata è fatta. L’endemica mancanza di fiducia italiana non è solamente rilevata dai grandi analisti politici ed economici, ma fa parte del nostro quotidiano: Reguly esordisce addirittura con il riferimento ad una lavanderia romana che fa pagare prima di consegnare i vestiti puliti e che per lui diventa simbolo della generale carenza di fiducia degli italiani. L’analisi del giornalista del The Globe and Mail in sostanza non fa altro che rilevare ciò che ogni giorno respiriamo, cioè quel clima di incertezza e di sfiducia che immobilizza l’Italia. Non c’è dubbio che da questo punto di vista gli interventi economici di questo governo non sono solo insufficienti ma anche depressivi e che occorre immediatamente voltare pagina con una rinnovata iniezione di fiducia per ridare agli italiani quelle piccole e grandi certezze che consentono di essere diversi e di poter dire ad un giornalista canadese che pagherà i suoi vestiti puliti solo quando gli saranno consegnati.

 

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Luisella
Luisella
12 anni fa

Si e’ avuta fiducia, in passato , in grandi uomini , politici e statisti, DE GASPERI, MORO, MARTINAZZOLI, BERLINGUER,PERTINI, ECC.ECC, proprio perchè persone degne di tale fiducia: oneste, serie e disinteressate. Mi chiedo come si può avere fiducia in questo governo e in questa maggioranza: confusa, litigiosa, disonesta e poco seria. Se l’ Italia è sull’orlo del baratro è soprattutto colpa loro!
Lo sciopero io l’ho fatto. Servirà a poco ma almeno è un segnale.Ci resta solo quello!
E per favore non appoggiamo Profumo in politica: è un altro della casta che non sa niente della vita della gente comune.



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