postato il 30 Agosto 2011 | in "Economia, In evidenza, Politica"

Terzo Polo, ecco la contromanovra

Meno spesa e meno tasse, meno debito, evasione e corruzione, più crescita e coesione, più equità per donne e giovani. Sono questi gli assi portanti della contro-manovra del Terzo polo depositata ieri in commissione Bilancio al Senato sottoforma di un pacchetto di emendamenti al decreto anti-crisi, cui si accompagna una pesante bocciatura delle scelte di Berlusconi e dei suoi alleati. La proposta presentata dai vertici del  Terzo Polo avrebbe come effetto una riduzione della pressione fiscale, rispetto alla proposta della maggioranza poiché intervenendo davvero sui tagli di spesa come propone il Terzo Polo, la pressione fiscale si fermerebbe al 42%. Il pacchetto di Api, Udc, Fli e Mpa propone una riforma delle pensioni che dovrebbe portare a cancellare il sistema delle quote dal 2012 e permettere di andare in pensione o a 65 anni o con 40 anni di contributi. L’obiettivo del Terzo Polo è un grande patto generazionale tra genitori e figli che passi attraverso la revisione del sistema previdenziale. La proposta porterebbe un risparmio per diversi miliardi di euro (oltre 5 miliardi nel 2014) che dovrebbero essere destinati non alla riduzione del deficit, ma interamente a incrementare l’occupazione giovanile e favorire la riqualificazione dei 40-50enni che perdono il lavoro. Ma c’è spazio anche per le donne, per cui si propone l’equiparazione del settore privato a quello pubblico e l’andata in pensione a 65 anni: i soldi sarebbero destinati all’occupazione femminile e al quoziente familiare. Tra gli obiettivi del Terzo Polo c’è l’abolizione delle province, o meglio della soppressione di tutte le province sotto i 550 mila abitanti, che le farebbe passare dalle attuali 110 a 37, con un risparmio a regime di due miliardi di euro. Accanto all’abolizione delle la riduzione delle spese della pubblica amministrazione (in particolare gli acquisti delle regioni in sanità) di 16,4 miliardi di euro nel 2012, 20 nel 2013 e 25 nel 2014 per trasformare i fondi perduti in credito di imposta, risparmiando 23 miliardi l’anno, oltre all’asta delle frequenze tv i cui proventi sarebbero assegnati alla banda larga per il mezzogiorno. Con i tagli ottenuti da queste, secondo gli esperti del Terzo Polo,  è possibile pensare di azzerare il deficit ma anche prevedere deduzioni per le famiglie e riduzione Irap per le imprese. Si spinge poi sulle liberalizzazioni con il divieto di affidare in house servizi a società e scioglimento di quelle esistenti. Nel caso in cui un’amministrazione rinunci a liberalizzare non potrà scaricare il costo sui cittadini con nuove tasse e tariffe. C’è anche un capitolo giustizia:  il Terzo Polo propone di intervenire sul processo civile con la revisione delle circoscrizioni giudiziarie, obbligo del giudice a rispettare il calendario fissato per le udienze e una riforma del sistema delle notifiche civili e penali tramite posta elettronica certificata. Per eliminare l’odioso e iniquo contributo di solidarietà, infine, il Terzo Polo propone di introdurre una patrimoniale del 5 per mille sulle grandi attività finanziarie e immobiliari superiori ai dieci milioni di euro.

 

11 Commenti
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Mauro Annunziata
13 anni fa

Video della Conferenza Stampa di presentazione degli emendamenti alla manovra:

[VIDEO]–> http://vimeo.com/28345362

si segnalano gli interventi di Pier Ferdinando Casini, Gianpiero D’Alia e Gianluca Galletti per l’Unione di Centro:

[Casini Intervento Confrenza Stampa Terzo Polo 29.08]-> http://youtu.be/vsJ6gajgGMg?hd=1

[D’Alia Intervento Confrenza Stampa Terzo Polo 29.08]-> http://youtu.be/grUbQfmyfqQ?hd=1

[Galletti Intervento Confrenza Stampa Terzo Polo 29.08]-> http://youtu.be/poE2tgi_XL4?hd=1

Luisella
Luisella
13 anni fa

Non capisco: il contributo di solidarietà definito odioso e iniquo? Per chi? per i pochi ricchi? La maggioranza dei cittadini ( cioè il VERO ceto medio) lo avrebbe gradito. Bene! Una proposta che avrebbe in parte soddisfatto tanta gente è stata annullata. Continuiamo così e non stupiamoci degli scioperi generali e del malcontento, delle astensioni al voto e della rabbia in piazza. Si brinda a champagne ad Arcore e in via Bellerio. (Pensavo che l’UDC fosse qualcosa di diverso ma forse sbagliavo…).

gianluca
gianluca
13 anni fa

Odioso e iniquo, Luisella, per quei pochi che le tasse le pagano.
I “ricchi” sono solo o quasi i dipendenti, che già sono tartassati dalle altissime aliquote irpef.
I veri ricchi invece, dentisti, negozianti etc. sfuggono a quel contributo, dichiarando redditi ridicoli. Un popolo serio metterebbe alla gogna questi soggetti per la loro dichiarazione dei redditi.

Mi dispiace che in questo articolo non si faccia menzione del fatto che il contributo di solidarietà è già scalato dagli stipendi pubblici, anche questo fatto è odioso e iniquo. Nella sua ingiustizia, estenderlo ai privati non è poi così sbagliato. Invece chi ci rimette sono i dirigenti pubblici i quali spesso scelgono di servire il proprio paese anche di fronte alla possibilità di guadagnare molto di più (e di essere tassati meno) nel privato.

Ma in questo paese tanto si sceglie sempre la strada peggiore, mi ritrovo a tifare per la salita dello spread (oggi di nuovo sopra ai 300 punti)…
E’ penoso il dover sperare in una tragedia per il proprio paese pur di scacciare una classe dirigente inadeguata; fortunatamente io ho la possibilità di andarmene, l’anno prossimo sarò a studiare ad Oxford.

roberto
roberto
13 anni fa

In questo modo per aiutare l’occupazione giovanile si prenderebbero soldi dai contributi che i lavoratori versano per la loro pensione. il fine e’ sicuramente giusto, ma se c’e’ bisogno di soldi perche’ non si prendono da tutti i contribuenti, prendendo di piu’ da chi puo’ dare di piu’ ? non parlo poi dei tagli a province, comuni, auto blu, senato. la pensione e’ per tutti un progetto a lunga scadenza, modificare le regole anche a chi ha pianificato di andare nel 2012, tra pochi mesi, allungando improvvisamente di anni potrebbe creare grossi problemi. le aziende poi si impegnano a tenere i lavoratori fino a 65 anni ? lo stato ad assumere fino a tarda eta’ ?

Fiorella
Fiorella
13 anni fa

vorrei capire perchè quando c’è da fare “cassa” sapete pensare solo alle casse dell’inps che contengono i contributi versati dai lavoratori.Per quello che so i bilanci inps vanno bene,quindi voi vorreste riformare ulteriormente un sistema pensionistico in pareggio solo per arraffare soldi distogliendoli cosi dalle finalità per cui sono stati versati.Sinceramente mi aspetterei qualcosa di meno truffaldino ,di meno scontato,di più corretto e impegnativo ,che desse insomma prova che i vostri stipendi sono meritati.Inoltre che mi dite dei lavoratori in mobilità?GLI industriali prima rottamano i loro dipendenti con la mobilità,eppoi blaterano che si deve lavorare fino a 65 anni.Anticipate pure la quota 97 eppoi (come già è stato fatto)indite una lotteria per 10000 persone che cosi vinceranno la pensione di anzianita che era stata loro promessa al momento della messa in mobilità,mentre gli altri rimasti fuori a 60 anni sicuramente troveranno lavoro per campare altri due o tre anni o anche4,5 chissà?Bella idea,non trovate?

guido
guido
13 anni fa

SE QUESTE COSE SONO VERE..ALLORE CI PRENDONO SOLO IN GIOR..ALTRO CHE TAGLIO ALLE PENSIONI !!!!
—–
Subject: SCANDALOSO DIFFONDETE.

Omeopatia, dentista e psicologo tutti i rimborsi per i deputati
12 aprile 2011

Per la prima volta viene tolto il segreto su quanto costa ai contribuenti l’assistenza sanitaria integrativa dei deputati. Si tratta di costi per cure che non vengono erogate dal sistema sanitario nazionale (le cui prestazioni sono gratis o al più pari al ticket), ma da una assistenza privata finanziata da Montecitorio. A rendere pubblici questi dati sono stati i radicali che da tempo svolgono una campagna di trasparenza
denominata Parlamento WikiLeaks.
Va detto ancora che la Camera assicura un rimborso sanitario privato non solo ai 630 onorevoli. Ma anche a 1109 loro familiari compresi (per volontà dell’ex presidente della Camera Pier Ferdinando Casini) i
conviventi more uxorio.
Ebbene, nel 2010, deputati e parenti vari hanno speso complessivamente 10 milioni e 117mila euro. Tre milioni e 92mila euro per spese odontoiatriche.
Oltre tre milioni per ricoveri e interventi (eseguiti dunque non in ospedali o strutture convenzionati dove non si paga, ma in cliniche private). Quasi un milione di euro (976mila euro, per la precisione), per fisioterapia. Per visite varie, 698mila euro. Quattrocentottantotto mila euro per occhiali e 257mila per far fronte, con la psicoterapia, ai problemi psicologici e psichiatrici di deputati e dei loro familari.
Per curare i problemi delle vene varicose (voce “sclerosante”), 28mila e 138 euro. Visite omeopatiche 3mila e 636 euro. I deputati si sono anche fatti curare in strutture del servizio sanitario nazionale, e dunque hanno chiesto il rimborso all’assistenza integrativa del Parlamento per 153mila euro di ticket.
Ma non tutti i numeri sull’assistenza sanitaria privata dei deputati, tuttavia, sono stati desegretati. “Abbiamo chiesto – dice la Bernardini – quanti e quali importi sono stati spesi nell’ultimo triennio per alcune
prestazioni previste dal ‘fondo di solidarietà sanitarià come ad esempio balneoterapia, shiatsuterapia, massaggio sportivo ed elettroscultura (ginnastica passiva). Volevamo sapere anche l’importo degli interventi per chirurgia plastica, ma questi conti i Questori della Camera non ce li hanno voluti dare”. Perché queste informazioni restano riservate, non
accessibili?
Cosa c’è da nascondere?
Ecco il motivo di quel segreto secondo i Questori della Camera: “Il sistema informatizzato di gestione contabile dei dati adottato dalla Camera non consente di estrarre le informazioni richieste. Tenuto conto del principio generale dell’accesso agli atti in base al quale la domanda non può comportare la necessità di un’attività di elaborazione dei dati da parte del soggetto destinatario della richiesta, non è possibile fornire le informazioni secondo le modalità richieste”.
Il partito di Pannella, a questo proposito, è contrario. “Non ritengo – spiega la deputata Rita Bernardini – che la Camera debba provvedere a dare una assicurazione integrativa. Ogni deputato potrebbe benissimo farsela per conto proprio avendo gia l’assistenza che hanno tutti i cittadini italiani.
Se gli onorevoli vogliono qualcosa di più dei cittadini italiani, cioè un privilegio, possono pagarselo, visto che già dispongono di un rimborso di 25 mila euro mensili, a farsi un’assicurazione privata. Non si capisce perché questa ‘mutua integrativà la debba pagare la Camera facendola gestire direttamente dai Questori”. “Secondo noi – aggiunge – basterebbe
semplicemente non prevederla e quindi far isparmiare alla collettività dieci milioni di euro all’anno”.

Mentre a noi tagliano sull’assistenza sanitaria e sociale è deprimente scoprire che alla casta rimborsano anche massaggi e chirurgie plastiche private – è il commento del presidente dell’ADICO, Carlo Garofolini – e sempre nel massimo silenzio di tutti.

…E NON FINISCE QUI…

“FANNO FINTA DI LITIGARE MA PER LORO E’ SEMPRE FESTA”

Sull’Espresso di qualche settimana fa c’era un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all’UNANIMITA’ e senza astenuti un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa € 1.135,00 al mese.

Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.

STIPENDIO Euro 19.150,00 AL MESE
STIPENDIO BASE circa Euro 9.980,00 al mese

PORTABORSE circa Euro 4.030,00 al mese (generalmente parente o familiare)

RIMBORSO SPESE AFFITTO circa Euro 2.900,00 al mese

INDENNITA’ DI CARICA (da Euro 335,00 circa a Euro 6.455,00) TUTTI ESENTASSE
+

TELEFONO CELLULARE gratis

TESSERA DEL CINEMA gratis

TESSERA TEATRO gratis

TESSERA AUTOBUS – METROPOLITANA gratis

FRANCOBOLLI gratis

VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis

CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis

PISCINE E PALESTRE gratis

FS gratis

AEREO DI STATO gratis

AMBASCIATE gratis

CLINICHE gratis

ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis

ASSICURAZIONE MORTE gratis

AUTO BLU CON AUTISTA gratis

RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per Euro 1.472.000,00). Intascano uno stipendio e hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni di contributi ( 41 anni per il pubblico impiego !!! )

Circa Euro 103.000,00 li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), più i privilegi per quelli che sono stati Presidenti della Repubblica, del Senato o della Camera. (Es: la sig.ra Pivetti ha a disposizione e gratis un ufficio, una segretaria, l’auto blu ed una scorta sempre al suo servizio)

La classe politica ha causato al paese un danno di 1 MILIARDO e 255 MILIONI di EURO.

La sola camera dei deputati costa al cittadino Euro 2.215,00 al MINUTO !!

Far circolare. Si sta promuovendo un referendum per l’ abolizione dei privilegi di tutti i parlamentari………… queste informazioni possono essere lette solo attraverso Internet in quanto quasi tutti i massmedia rifiutano di portarle a conoscenza degli italiani……

PER FAVORE CONTINUATE LA CATENA.

Emanuele
Emanuele
13 anni fa

x guido
sulla prima parte non dico nulla..voglio soffermarmi sulla seconda: E’ UNA BUFALA! UNA CATENA DI SANT’ANTONIO CHE VA IN GIRO DA 10 ANNI! Sulle prime versioni infatti i valori erano ancora in lire…ahahahahaha Guido ma prima di postare certe cose..ti sei chiesto ad esempio (tra le tante domande che ti potevi fare…) di quale numero dell’Espresso si sta parlando? Di quale settimana? Di quale anno??? Un pò di attenzione e filtro quando si leggono le cose nei blog o nelle mail che ci vengono mandate non farebbe male, ci sarebbe molta meno disinformazione..invece abbiamo solo tanti creduloni che cascano in questi tranelli.

guido
guido
13 anni fa

se è una bufale.. e devo crederci…sarebbe interessante conoscere voce per voce le cifre reali. ovviamente io non sono in grado di averle…Forse LEI si.
c. saluti

guido
guido
13 anni fa

L’italia è chiaramente sull’orlo del baratro più profondo e non certo da ieri. Nessuna manovra può essere utile a cambiare le cose, se non a peggiorarle ulteriormente e creare paura, terrorismo, incertezza, fuga di capitali.
Orami non si produce praticamente più nulla. Persino la grossa distribuzione e le griffe più famose sono tutte, ormai, in mano ai francesi.
Il sud campa di impiego pubblico, assistenzialismo, delinquenza e lavoro nero.
L’Italia è il paese degli immigrati. Non è ne un bene ne un male, ma la stragrande mahggioranza di loro, quel poco che guadagna, lo manda all’estero alle famiglie e non viene speso qui.
Poi c’è l’elusione fiscale, le scatole cinesi, dove le società con sede legale in Italia perdono sempre e per tutta la vita e si creano illegalmente capitali all’estero.
Poi c’è la politica, la peggiore che abbiamo mai avuto. Intrallazzatori attaccati ale sedie, goderecci anzicheno, con le sim dei telefoni pieni di numeri di escort e subrette a caccia di comparsate in tv…. pessimo esempio per tutti. Proprio i vertici danno il peggio di se. Un presidente della repubblica ripetitivo e ovvio alla noia, che percepsice chissà quante pensioni .. e per dare il buon esempio rinuncuia all’adeguamento Istat !!!!.
Poi ci sono i nostri figli, ai quali nessun pensa. Be se sono femmine, giovani e carine, qualcuno ci pensa, altrimenti proprio no.
Certo abbiamo un bel paese, per ora. Il turismo va ancora, ma anche qui, chi può, si comporta male con gli stranieri, che non sono tutti fessi e prima o poi si stufano di essere spennati. Ci salva la cucina, il buon vino, il bel clima, ma è un po’ poco.
Infine rimane l’artigianato, la piccola industria che tira la carretta dando un po’ di lavoro, i piccoli imprenditori, i liberi profesionsiti. Ma molti per salvarsi, cercano in tutti i modi di pagare meno tasse possibile. Non si spiegherebbe altrimenti perchè ci sono migliaia di grosse barche nei porti italini ed esteri, ferrari, maserati e porshe a gogò, etc.. ma solo un un pugno di persone che dichiara oltre i 150.ooo Euro di reddito annui !! O seono tutti dei gran risparmiatori o sono protetti da leggi ingiuste.
Infine c’è l’edlizia. Da sempre motore di traino della economia. Un tempo monopolizzata da Friulan, veneti, piemnontesi, imprenditori di se stessi. Anche qui però sta cambiando tutto da una decina di anni. Ormai, almeno nel nord Italia è in mano ai Rumeni, che sono buoni lavoratori ed anche capaci. Ieri erano semplici dipendenti, oggi imprendotori, con connazionali alle dipendenze. Non lavorano certo gratis, ma molti di loro sperano di tornare prima o poi al loro paese, dove hanno famiglie e radici e quindi i loro risparmi finiscolo in buona parte la. Questo è un grosso problema. La ricchezza prodotta, legalmente o meno, prende la via dell’estero ed i nostri piccoli esercizi commerciali agonizzano. Proprio quelli che un tempo non lontano erano i maggiori risparmiatori. Campa la grossa distribuzione, ma per ben altri motivi, più politici che commerciali.
A cosa serve ad esempio aumentare ancora l’età pensionabile, quando le aziende espellono dal mondo del lavoro chi ha più di 50/55 anni usufruendo di incentivi, cassa integrazione mobilità, etc.. ? Non sarebbe meglio regolamentare meglio questa materia e smetterla con il terrorismo psicologico sulle persone ? Molti, pur avendone i requisiti, continuerebbero comuuqne su base volontaria a lavorare, ove possibile, anche con piccoli incentivi.
Suggerirei che sarebbe molto più utile tagliare direttamente le teste dei parlamentari, piuttosto che ridurre loro solo gli stipendi, le pensioni ed i benefit… Drastico, ma produttivo ed efficace. E poi non ci sarebbe paura di sbagliare, perchè destra, sinistra o centro si colpisce sempre bene !
UN grazie ai governi degli anni sessanta che hanno fatto dell’assitenzialismo per clientelismo la loro ragione di vita. dando ad esempio pensioni ai 38 enni dopo 14 anni e meno di lavoro od invalidità a chiunque. Forse c’è lo siamo dimenticati, ma nasce tutto da lì, grazie Andreotti e compagnia ….
Vorrei sentire altre opinioni in merito alle mie riflessioni e sopratutto proposte…… per i nostri figli. IO non ho ricette, sono troppo deluso dal modo in cui abbiamo ridotto il nostro bel paese, acnhe sotto l’aspetto morale e non solo economico. Temo anche che, sentendo mille voci che girano, non potrà che peggiorare ancora.

Giorgio
Giorgio
13 anni fa

Caro Guido capisco il tuo sconforto ma ognuni di noi dovrebbe farsi un esame di coscienza in quanto a comportamenti.
Nessuno di noi evade nulla o contribuisce a far evadere le tasse a professionisti etc.?
Di fronte ad un dentista o medico specialista che ti propone un pagamento della sua parcella ridotto del 30% senza emissione di ricevuta come ci comportiamo?
Un saluto.
Giorgio.

trackback
13 anni fa

[…] Innanzitutto, perché la parte migliore dei 100 punti, quella più o meno liberista, è null’altro che un copia-incolla di proposte, per di più debitamente annacquate, già presenti in altri programmi di partito (o coalizione). E più precisamente: in quello del Pdl, in quello di Italia Futura (di Montezemolo) e in quello del Terzo Polo. […]



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