Qui Radio Londra, quando per colpa di Ferrara la cena va di traverso
C’erano tutte le premesse per definire quella di stasera una buona cena: il pollo caldo, un contorno di patate ed un bicchiere di Coca cola. Ma sì, anche la tivù accesa in sottofondo con i deliri del Tg1. Solitamente il mio televisore è sintonizzato su La7, appuntamento fisso con l’ottimo tiggì di Mentana. Ma questa sera avevo proprio voglia di vedere Qui Radio Londra, il programma di Giuliano Ferrara. Apprezzo molto il Foglio, quotidiano che dirige e che acquisto con frequenza. Volevo quindi rivederlo nelle vesti di commentatore televisivo nel dopo tg1. Che mai l’avessi fatto.
La mia cena subisce un primo stop quando vengo a sapere dallo stesso Ferrara che stamattina qualcosa gli è andato storto. Si è alzato di buon umore, almeno così dice, ma un video su You Tube lo ha turbato. Quale? Questo. Si vedono le immagini della protesta che ha accolto Karima El Mahrou, ribattezzata “Ruby”, davanti ad un locale di Maglie. Ferrara è furibondo: “Nel mio paese – dice – c’è gente che ha scambiato il proprio cuore di carne con il cuore di pietra”. Il suo faccione immenso mi ipnotizza.
Mi dice che la povera Karima ha usato il proprio corpo, la sua bellezza, per farsi avanti. Ferrara mi ricorda “l’infanzia complicata” di Ruby, aggiungendo che se ne è “emancipata attraverso il proprio corpo”, come accade a molte ragazze che vogliono fare carriera nel mondo dello spettacolo.
Metto da parte il piatto con le patate. Prendo tra le mani il bicchiere con un po’ di Coca cola all’interno ed chino il capo. Il faccione di Ferrara diventa sempre più inquietante. Ma il cattivo gusto arriva alla fine. Ferrara, non sazio degli acrobatici parallelismi che vanno dall’Islam integralista che lapida le adultere all’America puritana del ‘600, quando si tatuava una lettera rossa sul corpo delle donne di strada, mi tira in ballo Gesù. Avete capito bene. Chiama in causa Gesù di Nazareth, il Cristo, l’unto. Per dirmi cosa? Che nel Vangelo c’è scritto che quel grande ebreo palestinese, Gesù, di fronte a una folla che voleva lapidare un’adultera disse: chi è senza peccato scagli la prima pietra.
E tutto questo per cosa? Per difendere Ruby e criticare chi quella sera le ha fischiato contro. Ma non solo. Giuliano Ferrara ce l’ha “con chi li eccita”, con chi fa appello alla morale, al puritanesimo.
Alzandomi da tavola ho posato il bicchiere mezzo vuoto. Il mio stomaco si era bevuto già davvero troppo.
“Riceviamo e pubblichiamo” di Giovanni Villino
Mi piacerebbe tanto vedere Ferrata fare tali affermazioni davanti ad una folla di giovani donne, donne che faticano, per crearsi un futuro, per conciliare lavoro e famiglia, poi vorrei vedere dove vanno a finire le sassate. E’ un ipocrita,da una parte prende la difesa della Chiesa per convenienza e dall’altra trova quasi normale “prostituirsi a diciassette anni”, spero solo che la Chiesa apra gli occhi una volta per sempre davanti a tali individui.
gli fanno fare anche gli spot per pubblicizzare il programma,
e scherzando ma (o dice il vero?) in cui promette di parlare male anche del papa, certo che per 3000 euro al giorno, si è disposti a tutto. Vi meravigliate della difesa di Ruby, fanno lo stesso mestiere!
Come tanti nostri parlamentari purtroppo!
Io,invece,ho molto apprezzato il contenuto dell’intervento di Ferrara,soprattutto laddove inveiva contro “chi li eccita”…,pur riconoscendo che ha usato metafore eccessive e fuori luogo. Le mie di cene non vengono rovinate principalmente per due motivi: il primo è che ceno prima dell’inizio dei telegiornali delle venti(seguo Mentana anch’io,ma solo perché è il meno peggio) e vedo solo programmi che mi interessano,il secondo,e forse più serio,è che col pollo e le patate abbino un buon bicchiere di rosso toscano e non la cocacola.
Il Foglio è nettamente il quotidinao migliore del lotto e Ferrara è il direttore più grande. Il problema è uno solo. Ma è enorme… è Berlusconi e quando tratta l’argomento “sbarella” letteralmente. Un vero peccato. Otto e mezzo, il suo Otto e mezzo è stato il massimo della televisione di approfondimento.
Ferrara quando parla di Berlusconi e di Craxi sragiona come una ragazzina infatuata. In fondo dice un proverbio romagnolo che anche sont’Antonio si innamorò di un porco. Da ateo devoto a eretico il passo è breve. Dio ci scampi e liberi dal min cul pop del dimenticato ventennio!