postato il 7 Giugno 2010 | in "In evidenza, Politica"

Due giovani volontari presentano il quoziente familiare Osnago

Due giovani volontari presentano il quoziente familiare Osnagodi Francesco Arlati e Jakob Panzeri

“Ecco a cosa serve il futuro: a costruire il presente con veri progetti di vita” (Muriel  Barbery)

Credo di essere arrivato ad una constatazione, e cioè che il futuro in realtà non esiste, o meglio non esiste come lo concepiamo noi.

Il futuro non è periodo lontano che ci sovrasta facendo capolino come un gigante fra una nebbia di interrogativi e dubbi, non è nemmeno lo sviluppo di un’età dell’oro o di una realtà utopica ideale. Il futuro è nello stesso tempo una solida barca e un delicato vaso di cristallo, formato da tutti i nostri desideri, le nostre ambizioni, i nostri voleri che si sono aperti e cercano realizzazione nella realtà. Il futuro si costruisce! E lo si costruisce tenendo salda la barra del timone sui nostri progetti e sul nostro talento, sperando che esista una società meritocratica non solo di nome ma anche di fatto che sappia apprezzarlo.

Ultimamente sembra ormai decaduto lo stereotipo gratuito e accidioso dei giovani bamboccioni, lanciato da Tommaso Padoa Schioppa allora ministro dell’economia e delle finanze del governo Prodi II . Tutti adesso parlano, vogliono, elogiano i giovani. Si dicono tutti preoccupati del fatto che 2 milioni di giovani tra i 18 e i 30 anni non abbiano occupazione né studi, secondo i recenti dati Istat. Ebbene, fateci dimostrare quanto valiamo! Ciò che chiediamo è innanzitutto un sistema sincero e meritocratico. Date spazio ai nostri sogni e progetti, e noi ci impegneremo per realizzare il nostro futuro.

Ed è proprio per questo che due giovani volontari web la sera del 20 maggio nella sala Civica Sandro Pertini di Osnago, tranquillo paese della Brianza Lecchese, hanno presentato ai cittadini l’Associazione culturale e politica “Uno sguardo per Osnago” insieme a una proposta di attuazione del Quoziente Familiare: Francesco Arlati, 20 anni, studente di Giurisprudenza e Consigliere Comunale ad Osnago, e Jakob Panzeri,  18 anni, maturando classico. La neonata associazione ha voluto scrivere con chiare lettere nel suo statuto il suo impegno per il rispetto della vita e la valorizzazione delle relazioni interpersonali di cui la famiglia è la prima e fondamentale forma, quella Famiglia che Aristotele definisce ne “La politica” il nucleo fondante della società umana,  che la nostra costituzione celebra come società naturale fondata sul matrimonio e che Giovanni Paolo II ha espresso con parole commoventi nella lettera alle famiglie del 1994: “La famiglia ha le sue origini dallo stesso amore con cui il Creatore abbraccia il mondo creato”.

L’impegno di questa associazione trova inoltre l’appoggio dell’Udc e del Pdl, rappresentati nella serata del 20 maggio da Francesco Spinato e Gianfranco Rota, segretari Udc di Lecco, e Angela Fortino, segretaria dell’assessore regionale alla famiglia e alla solidarietà sociale della regione Lombardia Giulio Boscagli, quota PdL. Viviamo in una condizione fortunata: la nostra regione Lombardia ha sempre avuto a cuore la famiglia:  il Quoziente Familiare è già una realtà affermata e le politiche familiari sono ben portate aventi. Ad esempio la legge 23/99 permise  lo stanziamento di 7 milioni di euro per la realizzazione di nidi . Ed è proprio di questi giorni la notizia della creazione del fondo Nasko, un fondo di 4.500 euro per evitare aborti per motivi meramente economici.

Tornando al nostro progetto su base comunale di quoziente familiare, l’obiettivo è quello di modificare le tradizionali fasce ISEE, acronimo che sta per Indicatore della Situazione Economica Equivalente, in base alle quali le famiglie pagano i diversi servizi pubblici quali asili nido, mensa e trasporto scolastico. I parametri infatti, ad Osnago come ad altrove, non paiono più adeguati alle reali esigenze dei cittadini e spesso si verificano situazioni paradossali a tutto svantaggio della maggior parte delle persone che si appellano alla Amministrazione Comunale. Attraverso un innovativo sistema di calcolo, che mira a correggere le varie tariffe a seconda della effettiva composizione dei nuclei familiari, si riesce a riportare un po’ di equità nella redistribuzione delle risorse a favore delle famiglie: il nuovo parametro, infatti, comporta per i nuclei con due o più figli l’aumento di contributi e la diminuzione dei costi dei vari servizi, con benefici in termini concreti anche di un centinaio di euro all’anno per ogni figlio.

Cosa ci proponiamo noi due giovani? Questo vuole essere solo il primo gradino, il punto di partenza. Vorremmo creare nella nostra Brianza una rete collaborativa di giovani e di associazioni, vogliamo estendere il nostro progetto riformativo a tutti i paesi della provincia, imponendo un nuovo modello comunale. La prima prova della verità sarà rappresentata dal consiglio comunale di Osnago a fine giugno che dovrà deliberare il quoziente familiare, ma noi non ci tiriamo indietro, ci impegneremo con tutto noi stesso e ve lo promettiamo: sentirete ancora parlare di noi! Una promessa è una promessa! A presto!

“Il futuro appartiene a coloro che credono nella bellezza dei propri sogni” (Eleanor Roosevelt)

3 Commenti
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mauro annunziata
13 anni fa

Ottima iniziativa da esportare ovunque in attesa che il governo si ricordi di quanto prometteva nel 2008!

Francesco Arlati
13 anni fa

Ciao a tutti, se qualcuno ha bisogno di informazioni dettagliate sul progetto per proporlo in altri comuni non esiti a contattarmi!

daniela bianchi
daniela bianchi
13 anni fa

fondo Nasko, un fondo di 4.500 euro per evitare aborti per motivi meramente economici. La gente abortisce x i DI’SS’ervizi sociali non per motivi economici. A Napoli (e non solo) ce n’è un pu ”anaio alloggiati tipo canili e le giovani donne che potrebbero accoglierli con affidi trasparenti tra madri, stile americano con visite etc., non possono farlo perchè le procedure sono allucinanti e lo stato al posto di servire le famiglie le distrugge…certo ora anche i tribunali ci si mettono. Addio famiglia!!Cambiare il sistema non significa elargire le caramelle ma fondare una base per una rosea prospettiva futura che non esiste. I disoccupati dovrebbero avere dei fondi per creare gruppi e lavoro e i corsi Gratuiti Regionali devono essere istituiti x quello. Altro che corso di inglese intensivo di 70 ore i primi 14 iscritti qua c’è tutto il Paese che necessita di corsi x ora solo gli Italiani stranieri hanno libero accesso ai corsi di italiano a num illimitato.. noi tutti a casa. Altro che 4500 euro per un figlio se dono x la procreazione assistita guadagno di più



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