postato il 16 Febbraio 2010
Dopo le regionali lavoreremo alla creazione di un nuovo partito di Centro, con regole nuove, che abbia la consapevolezza del degrado morale e dei troppi comportamenti disinvolti che ci sono soprattutto in periferia.
L’adesione di Binetti e degli altri ex Pd all’Udc non segna la fine di un percorso ma un inizio. Raccoglieremo tutte le persone a disagio con questo bipolarismo. Le nostre strade si incroceranno ancora in un soggetto dove noi, l’Api, le formazioni della società civile avranno pari dignità.
Pier Ferdinando
postato il 15 Febbraio 2010
Non lasciamo cadere la disponibilità mostrata da Gianni Letta a modificare il decreto che prevede la trasformazione della Protezione civile in una società per azioni. E’ un’apertura che non va fatta cadere, anche se comporta qualche ora in più di lavoro in Commissione.
Pier Ferdinando
postato il 13 Febbraio 2010
Oggi i garantisti e le persone serie non possono mettere la ghigliottina decapitando un servitore dello Stato prima che siano provate eventuali responsabilità. Tuttavia bisogna prendere atto che c’è una grande questione morale aperta nel Paese, dal Nord al Sud, con la presenza di amministratori infedeli. Non mettiamo la testa sotto la sabbia.
Pier Ferdinando
postato il 12 Febbraio 2010
Non accettiamo la decapitazione di Guido Bertolaso come vorrebbe Di Pietro, che ha presentato una mozione di sfiducia. Nello stesso tempo riteniamo però che la Protezione civile non possa essere al di sopra della legge e abbia bisogno di regole certe: la prossima settimana in Parlamento chiederemo che sia soggetta, seppure con specifiche procedure, a un regime di rendicontazione e di rispetto della legalità.
Pier Ferdinando
postato il 8 Febbraio 2010
Pier Ferdinando Casini in un’intervista a Rtl 102.5 parla della posizione dell’Udc tra i due poli e spiega: sulle alleanze alle regionali la nostra scelta è molto serena e tranquilla. Nel 60% del territorio nazionale andiamo da soli e in alcune realtà abbiamo scelto dei candidati seri del Pd in funzione anti-Lega. Dove abbiamo fatto alleanze, cioè il 40% del territorio nazionale, l’Udc sarà determinante.
postato il 8 Febbraio 2010
In questi 15 anni più volte la politica mi ha diviso da Silvio Berlusconi e più volte ho polemizzato con lui, come sanno tutti gli italiani. Ritenere però che Forza Italia sia prodotto della mafia significa non solo offendere milioni di elettori, ma soprattutto falsificare profondamente la realtà. Non ha futuro un Paese in cui la politica si fa usando queste armi.
Pier Ferdinando
postato il 8 Febbraio 2010
Alle elezioni regionali andremo avanti con le nostre idee, senza farci condizionare da Pd e Pdl. Vogliamo dimostrare agli elettori che la tanto criticata politica dei due forni è in realtà un grande atto di indipendenza dell’Udc, un modo per non farci incasellare e per restare indipendenti.
Pier Ferdinando
postato il 6 Febbraio 2010
In Puglia andiamo avanti con un candidato ben radicato sul territorio, Adriana Poli Bortone, per portare il Mezzogiorno ad avere un ruolo nella politica nazionale.
La forza di Adriana Poli Bortone è fuori dagli apparati di partito, rappresenta la voglia di libertà che c’è, che travolge i vecchi schemi, destra, sinistra, centro. Credo che sia largamente nella condizione di essere il candidato più forte.
Pier Ferdinando
postato il 5 Febbraio 2010
Vogliamo una Lombardia meno cementificata nel potere tra Comunione e Liberazione e la Lega e che sia più libera. A chi dice che facciamo una scelta di potere ricordo l’esempio di questa regione, dove l’Udc correrà da sola candidando l’ex segretario della Cisl Savino Pezzotta.
Pezzotta è la voce del Family day, è il sindacalista che si è seduto al tavolo del governo e ha firmato il Patto per l’Italia. Peccato che il governo, poi, non l’ha rispettato.
A Milano l’alleanza con la giunta di centrodestra di Letizia Moratti proseguirà, perché siamo fedeli agli impegni presi con gli elettori. [Continua a leggere]
postato il 4 Febbraio 2010
Si è optato per il male minore, così freniamo la maggioranza sul processo breve
Pubblichiamo da “Il Corriere della Sera” l’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Paola Di Caro
«In politica bisogna avere il coraggio di guardare in faccia la realtà, anche scegliendo il male minore. Noi lo abbiamo fatto, ci siamo sporcati le mani. Altri hanno cercato di salvarsi la coscienza facendo le anime belle…». [Continua a leggere]