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Anche io non metto la testa sotto la sbbia ma una cosa è certa non darò più 1 euro per nessuno perchè hanno fatto emergenza anche dove non c’era, tanto pagavamo non i bisognosi ma ben altre persone. Io ho 63 anni e mio padre mi ha sempre detto che laddove vi era un disastro o una emergenza vi era qualcuno che vi lucrava, non volevo credere ma mi tocca dargli ragione. E’ uno SCHIFO ed ho la nausea che, come dice lei la “Questione Morale” continui più di prima. Io La rispetto ma, per favore fate un pò di pulizia perchè se voi siete a Roma è perchè noi vi abbiamo eletti. Un’altra coswa certa è che io non voterò mai a Destra e a chi si avvicina a loro. Ma guardi quanti consulenti hanno imgaggiato senza concorsi ma amici, parenti ecc……..tanto paghiamo noi sia gli stipendi sia i festini a luci rosse…Sono amaraggiata e quasi quasi non so se voterò ancora. Gessi Odetta
Altro che testa sotto la sabbia, dobbiamo avere il coraggio di denunciare ogni caso di malgoverno. In ogni modo, in ogni occasione.
Bisogna ridare dignità a questo Paese, bistrattato ormai da troppo tempo!
Marta
Quando ero studentessa universitaria, ricordo una frase detta in aula da un brillante professore durante una lezione “il sistema dei controlli non sono solo una garanzia del cittadino rispetto al rischio di malaffare e di infiltrazioni mafiose nella p.a.,ma sono anche una tutela per chi amministra rispetto alle pressioni di imprenditori e mafiosi”.
Non si possono consegnare così tanti milioni di denaro pubblico ad una sola persona, da gestire senza il filtro delle gare di appalto e dei controlli necessari,nessuna emergenza può giusificarlo,le possibili deviazioni sono inevitabili,volente o nolente.
Giusto Bertolaso non và condannato prima che le accuse siano provate. Però come succede sempre o quasi, la gogna mediatica si accanisce sulla persona, al punto da diventare di fatto una condanna.
La questione morale esiste eccome, e non è solo prerogativa di IDV,
ma anche noi dell’Udc, desideriamo che ci sia trasparenza negli appalti, dove le infiltrazioni mafiose sono frequenti, nei pubblici concorsi, che il più delle volte vengono ancora fatti su misura e banditi dopo che si è scelto il vincitore, con le conseguenze disastrose che conosciamo, in ogni settore. La lega quando lamenta questo malcostume ha ragione, salvo poi a comportarsi allo stesso modo. Di Pietro ha fatto il ministro dei Lavori Pubblici, eppure vi posso assicurare che non è cambiato nulla. A fare demagogia son tutti bravi, ma chi ha intenzione di essere sempre vicino ai cittadini, impegnandosi tutti i giorni, realmente, con onestà e lealtà a risolvere i problemi, non ricorrerà mai alla demagogia, per guadagnare qualche voto in più.
Molto bene fa Casini a denunciare con forza che la questione morale permane alta in tutto il Paese, con molti amministratori coinvolti. Condivido anche la condanna dei giudizi sommari, senza accertamenti veri di responsabilità e la condanna del “giustizialismo” apriori che ha procurato danni e sofferenze a tante persone ingiustamente accusate e solo successivamente scagionate di ogni responsabilità
Gentile presidente Casini, a me pare che l’impostazione che si dà alla questione morale, nella vita pubblica italiana, sia alquanto sbagliata. Il problema non sono i magistrati, il problema sono le leggi vigenti. E’ risaputo che l’Italia ha una farraginosa e sovrabbondante emissione di leggi e leggine. Allora se ne potrebbe fare ancora un’altra in cui viene specificato che chiunque si candidi deve presentare per prima cosa la fedina penale; laddove esistano situazione ambigue, una commissione giudiziaria (non quella parlamentare), dovrebbe intervenire per accertare entro il limite massimo di un anno (qua sì, il processo breve) le eventuali responsabilità in atti illeciti di un qualsiasi candidato, onde bloccarne o sbloccarne la candidatura. In altri termini invertire i dati del problema: prima si deve dimostrare la lapalissiana e cristallina vita del candidato, poi ci si può iscrivere nelle liste elettorali. Se qualcuno si inventasse qualcosa su un avversario politico, dall’altra parte potrebbe accadere lo stesso, quindi sarebbe una escamotage che non gioverebbe a nessuno. Mi faccia pure dire che chiunque ha subito condanne sull’amministrazione della “res publica”, non dovrebbe, per legge, più ripresentarsi (vedi De Michelis, la cui presenza in parlamento, dopo aver subito una condanna, è assolutamente vergognosa).
molto equilibrato, c’é una grande questione morale
Perfetto intervento finalmente c’è qualcuno in Italia che ha detto sinceramente come vanno le c ose sulla Sanità Italiana e il Presidente Casini ha detto anche il rimedio infatti come il Caso Bertolaso, le cose si risolvono con i programmi e l’intelligenza e l’etico di fare Politica.
Bertolaso probabilmente non c’entra granché ma ciò che é successo a L’Aquila é il massimo della vergogna, gonfiare le spese del 50%…deve essere fatta enorme chiarezza
la paura della lega fa 90
http://udcbergamo.splinder.com/post/22246514/LA+LEGA+PRENDE+PAURA+E+CAMBIA+
@Gessi Odetta,
ho apprezzato molto ciò che lei ha scritto,
ma non ritengo condivisibile la tentazione di non andare più a votare.
Innanzitutto, precisiamo che le degenerazioni esistono a destra come a sinistra, per cui non si può certo imputarle solo ad una parte politica. Per quanto riguarda ciò che le raccontava già suo padre “che laddove vi era un disastro o una emergenza vi era qualcuno che vi lucrava”, purtroppo è sempre stato così, ma si può cambiare, se si vuole. Se invece prevale il partito degli affari, allora no che non si cambia. Per cambiare ci vuole una volontà politica, e la forza necessaria, che solo i cittadini, soprattutto con il loro voto, possono conferire ad un partito, la invito pertanto ad esserci più vicino, ad avere fiducia nell’Udc, perchè i valori cristiani sono alla base della nostra esistenza, e vedrà che anche con il suo contributo qualcosa riusciremo a cambiarla.