Berlusconi sia responsabile e faccia un passo indietro
Dopo la finanziaria mozione Fli, Udc e Api
La mozione di sfiducia al governo firmata da Fli, Udc e Api ci sarà. Ma questo è l’ultimo dei problemi. Oggi il problema vero è trovare il senso di responsabilità comune per affrontare una questione gravissima: la maggioranza non c’è più e c’è la necessità di trovare una soluzione che non faccia galleggiare l’Italia.
Il problema degli italiani oggi non è sapere quante firme avrà la mozione di sfiducia, quando si voterà e tutto il resto. Prima va approvata la finanziaria.
E’ il momento di guardare all’interesse generale, e tutte le forze sociali dicono che è irresponsabile andare alle elezioni.
Non mi piace l’antiberlusconismo, ma il presidente del Consiglio Berlusconideve dare un suo contributo. Mi auguro che abbia senso di responsabilità, quel senso di responsabilità che lo deve portare, se c’è bisogno, a fare un passo indietro.
Pier Ferdinando
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caro pierferdinando,mettendosi cosi visibile su un social network,saprà che prenderà in considerazione tutte le nostre lamentele.io come cittadino votata alle ingiustizie di chi non ha niente e deve fare i salti mortali per vivere dignitosamente con il mensile di un poliziotto onesto,le posso dire che se le cose non cambieranno in politica e il modo in cui la fate vi troverete con la gente sotto casa per tutti i motivi possibili.dalla voglia di legalità alla voglia di vivere un pò agiati come vivete voi.una cittadina rispettosa delle leggi italiane
sono convinto anche io che il voto sarebbe deleterio per il nostro paese. Serve un forte senso dello stato, nè un momento in cuio tutte le forze sociali e produttive del paese, “aiutino” la politica a uscire da questo tunnel e proporre soluzioni condivise per dare un colpo d’ali a questo paese. Riguardo al “nuovo centro” credo che la gente, anzi ne sono sicuro, capirà e approverà tale progetto co0n il consenso elettorale eventualmente!! Comunque mi sembra l’unico progetto serio di cambiamento e responsabilità. Andate avanti il popolo italiano premierà il coraggio, la chiarezza e la coerenza!!!
I problemi degli italiani sono vari e variegati, direbbe qualcuno con un pizzico di ironia. Là fuori c’è un Paese allo stremo ed è allo stremo perché c’è un sistema-paese che non funziona più.
Inutile rimescolare le carte se poi chi andrà ad occuparsi del Paese non saprà nemmeno quanto costa un litro di latte e quanto incide sul budget settimanale.
Inutile se chi propone misure per le imprese poi si perde nei bizantinismi della burocrazia italica e non si rende conto che alle imprese i fondi servono subito, in modo diretto, e con pochissimi vincoli.
Il problema, Casini, è che si continua a parlare di un Paese che non c’è.