postato il 3 Dicembre 2011 | in "In evidenza, Spunti di riflessione"

A futura memoria (se la memoria ha un futuro)

Prima di iniziare a leggere vi prego di guardare attentamente la foto a fianco e di considerare come degli imbecilli hanno ridotto Oscar Giannino che era stato invitato a parlare ad una conferenza alla facoltà di Scienze politiche di Milano. Detto questo mi appresto a scrivere un post molto banale, ma anche molto umiliante per una persona che crede di essere in un Paese civile e democratico: sono convinto che impedire ad un giornalista di parlare in una università e lanciargli contro uova e pomodori non è solo antidemocratico e incivile ma è da cretini.  Sono gli stessi cretini che hanno lanciato un bengala contro Bonanni e che hanno sputato in faccia a Marco Pannela, gente che si comporta come se gli anni settanta non fossero mai finiti, o per dirla con Francesco Costa “sedicenti rivoluzionari di sinistra, minorenni, di mezza età e più stagionati che si considerano in missione per il bene del pianeta”. Sono un po’ stanco di questa gentaglia che non ho ben capito perché bivacca nelle nostre università, ma sono anche infastidito da chi minimizza queste cose. Scrivo queste cose a futura memoria, sempre che, come diceva Sciascia, la memoria abbia futuro.

Adriano Frinchi

9 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Elisabetta Pontrelli
12 anni fa

E’ sempre lo stesso pietoso spettacolo a cui ogni tanto ci tocca assistere…..persino Papa Benedetto XVI non riuscì a parlare a La Sapienza di Roma, nonostante l’ invito del Rettore! Vinse la stupidità( per non offendere…) di una manciata di professori con alunni aizzati a carico. Anzi, il Papa, considerato il fatto che probabilmente non sarebbe proprio riuscito a varcare la soglia dell’ università, intelligentemente rifiutò l’ invito e non si scomodò neppure a scendere dai giardini rigogliosi del Vaticano sino a piazza S.Pietro. Seguirono ovviamente le scuse del sindaco di Roma, Walter Veltroni, per il vergognoso comportamento.Ragionare di inciviltà solamente in queste tristissime vicende forse è pure riduttivo, poiché a mio avviso i sentimenti di certa gente, fondati sulla rabbia, frustrazione e mancanza di autosima, e di conseguenza mancanza di ascolto verso il prossimo, sono praticamente da psicoanalisi, cioè patologici. Bravissimo Adriano, se non altro è bello vedere che ci sono giovanissimi come te che sono esponenti del Buon Senso….almeno posso continuare a sperare!! E come sempre, Grande Sciascia, che in quell’ illuminante saggio sulla Memoria ci dimostra come la sua lungimiranza sia stata limpida e vera, ancora applicabile, purtroppo, allo sfacelo sociale a cui stiamo assistendo.

Anna Giunchi
12 anni fa

Quanto mi piace questo post, Bravo! Sono imbecilli. Questi NoN sono i giovani produttivi per la società…

de maria gemini sergio
de maria gemini sergio
12 anni fa

che si debbano fare sacrifici è cosa giusta……però vorrei sapere, egregio onle Casini, i suoi sacrifici sono paragonabili a quelli di un pensionato? I suoi € 1.000 sono di gran lunga meno incidenti di € 10,00 di un pensionato.
Pensi un pò……caro onle che l’ ICI la paghiamo in egual misura; l’aumento dell’IVA cadrà su di lei all’istesso modo che cadrà su di me; etc. etc
L’unica cosa che ci differenzia è che io sono pensionato dopo anni ed anni di lavoro…mentre lei andrà in pensione a 60 anni….ma non sò dopo quante ore di vero lavoro (il politicare non è lavoro).
Difficilmente avrò risposte a questa mia, comunque invio distinti saluti. sergio de maria gemini

pippo
pippo
12 anni fa

Purtroppo pubblicate solo roba preconfezionata e predigerita.
Confermo la distanza cosmica che vi separa dai veri poveri cristi.
Qualsiasi commento è inutile.
Occhio alla storia ed al cielo.

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

Per PIPPO : ti deve essere sfuggito quello che lasciano scrivere qui a me, che non sono moderato, affatto democratico, nemico giurato di statalisti e parassiti di ogni genere. Salta il resto e leggi quello che scrivo io. Non servirà a molto, ma magari potrai sentirti meno solo.
Cordialità
A.T.

Adriano Frinchi
Adriano Frinchi
12 anni fa

Gentile Pippo,
chi scrive è un precario che probabilmente non andrà mai in pensione. Penso di essere abbastanza “povero Cristo” anche io, ma non mi sono mai sognato di impedire l’accesso all’università di un giornalista né tantomeno di scaraventare addosso a qualcuno ortaggi o altre cose. Per il resto confermo la distanza cosmica dai soggetti in questione, meglio “povero cristo” che scrive (anche roba predigerita) che povero cristo intollerante e violento.

Adriano Frinchi
Adriano Frinchi
12 anni fa

Gentile sig. Trunfio,
non si potrà dire che nel blog di Casini c’è deficit di democrazia…

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

Scrivo qui perchè me lo lasciate fare, e ve ne sono grato. E sono grato a lei che me lo fa osservare. Tuttavia uso garbo, educazione, rifuggo dal turpiloquio e non offendo nessuno perchè nessuno detesto. Solo faccio domande precise, osservazioni al limite della pignoleria, mi rendo conto. Uso sarcasmo e un pizzico di disincatata ironia meridionale che mi porto dentro. Magari qualcuno frequenta il blog, e leggendomi, ha un sussulto di sgomento o curiosità e ritorna. Questo credo lo sappiate da voi, la mia voce è ampiamente fuori dal coro. Quanto al deficit è una parola superata di questi tempi, la lasci per altre occasioni, le preferisca BANCAROTTA. Quanto alla democrazia, non credo che lei la riduca a un sito dove un’anarchico (almeno cosi mi ha definito il Pezzati e a seguire altri democratici H24) può scrivere e dove chi lo gestisce è aperto al dialogo ?
Della parola democrazia, dai tempi di Atene, dove pare sia stata per la prima volta pronunciata nel VI secolo A.C., si sono riempite vagonate di stupidate e luoghi comuni, date in pasto agli schiavi inconsapevoli di ogni epoca, illudendoli di essere liberi perchè una scheda elettorale cambia la vita !! o la partecipazione cambia la vita!
Dai tempi dell’antica Atene, appunto, nessuno mai si è definito anti-democratico : nessun paese, nessun tiranno, nessun partito, nessun sindacato, nessuno di nessuno. Neppure Stalin, neppure Mao, neppure Saddam Hussein, neppure Hitler.
Si legga se trova il tempo, un libro di J. Dunn “Il mito degli uguali” come è capitato a me di fare. E se le capita, a lei oppure a qualcuno che qui è di casa, compreso il capo, chieda solo di rispondere e controbattere quello che dico, evitando di invitarmi ad andare su un’isola deserta come voleva il Pezzati, e di etichettarmi anarchico. Alla sete di libertà non si addicono etichette. Mi creda.
Le pongo una sfida : ho scritto una cosa sulla democrazia, di una paginetta, in dieci punti. Sono pensieri, non hanno lo scopo di fare violenza, additare nessuno, e tanto meno di offendere o diffamare qualcuno. Gliela mando se vuole, la mia mail la conoscete e il mio nome e cognome pure, e se li mettete qui tra una dichiarazione e un’altra del capo, magari potrete dare dimostrazione, ops…. stavo per dire di DEMOCRAZIA, no mi scuso, potrete dare prova solo di amare la libertà e di ricercarla insieme a tutti gli uomini e donne di buona volontà. In caso diverso, la ringrazio ugualmente. Non sarà questa cosa che cambierà la metà ormai vicina di un paese alla bancarotta fraudolenta, come il nostro. Con i bancarottieri e i falsari, ancora saldamente ai posti di comando. AMEN
Semper humanitas, ante omnia.

nunzio veneroso
nunzio veneroso
12 anni fa

AL SOLITO SI AFFRONTA ALLA VECCHIA MANIERA IL DEBITO PUBBLICO.
nessuna vera innovazione nella gestione e nel controllo della pubblica amministrazione viene introdotta, il vero gap italiano è nel mancato corretto funzionamento della stessa. il divario esistente tra la p.a. olandese ad esempio, per riportarci alla visita del premier dei paesi bassi in italia, è grandissimo. una recrudescenza in ambito di sanzionamento dei funzionari pubblici ed un incameramento allo stato di tutte le spese per processi persi, contribuirebbe certamente a dare il suo contributo al risanamento del debito. in ordine ai condoni, bisognerebbe ricordare come l’italia abbia bisogno di condono tributario e fiscale per permettere alle piccol imprese innanzitutto di petr respirare e far meglio i conti. vi è da dire infatti che la stragrande maggioranza dei piccoli imprenditori vivano nell’incubo di vedersi sottratti anni di sacrifici da un sistema di riscossione sicuramente iniquo. non si può pertanto essere d’accordo su una manovra che lungi dall’essere nuova o innovativa appare preoccuparsi soltanto di far cassa nella maniera più facile. la squadra di governo, sicuramente blasonata , in effetti a ben vedere è la promozione in larga parte di burocrati e consulenti di tutti i governi succedutesi sinora. tanto è un dato pacifico. occorre allora chiedersi cosa avessero prima durante le loro attività consigliato o fatto, che oggi non possano fare o riproporre.



Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram