postato il 19 Gennaio 2012 | in "In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo, Spunti di riflessione"

“Al miglior avvenire della nostra Italia”. Da 93 anni il programma dei popolari.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Adriano Frinchi

Il 18 gennaio del 1919 con l’appello “ai liberi e forti”, Luigi Sturzo annunciava la costituzione del Partito Popolare Italiano. Oggi è doveroso ricordare il primo giorno del glorioso Ppi non per banale nostalgia ma perché quell’evento storico segnò l’impegno dei cattolici nella vita politica italiana; un impegno costruttivo e fecondo, storia viva della nostra Italia.

Quanti in qualche modo si riconoscono nell’esperienza del popolarismo oggi devono rivendicare con fierezza il legame con questo movimento, ribadendo, a prescindere dall’attuale collocazione politica, la propria fedeltà ai principi di libertà, di giustizia e di pace che costituirono la ragione d’essere del Partito Popolare.

A novantatré anni di distanza dall’appello “ai liberi e forti” c’è un passaggio di quell’appello/programma che è più che mai attuale:

Al migliore avvenire della nostra Italia dedichiamo ogni nostra attività con fervore d’entusiasmi e con fermezza di illuminati propositi.

Oggi come ieri i popolari,consapevoli della propria ispirazione e delle origini cristiane, sono impegnati per il miglior avvenire dell’Italia insieme a quanti hanno a cuore le sorti del Paese. Questo impegno che ha sempre caratterizzato popolari e democratici cristiani non è solo una ragione storica, ma è anche la speranza di una presenza rinnovata, un compito per tutti coloro che si richiamano a questa tradizione politica che può, e deve, trovare nuovo spazio e nuove ragioni.



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