postato il 27 Agosto 2011 | in "In evidenza, Lavoro e imprese, Politica, Riceviamo e pubblichiamo"

Uno sciopero figlio delle paure di Cgil e Pd

“Riceviamo e pubblichiamo” di Adriano Frinchi

Ci risiamo, la sindrome del sorpasso a sinistra colpisce ancora e questa volta colpisce Cgil e Pd in un sol colpo.  Il sindacato guidato da Susanna Camusso ha scelto lo sciopero generale per il 6 settembre con l’intenzione di portare il Paese in un nuovo “autunno caldo” per contrastare la manovra varata dal governo Berlusconi. La scelta di uno sciopero generale,  che da più parti è stato definito improvvido,  sembra decisamente determinata dalla necessità di ridare forza e identità ad un sindacato che nell’ultimo periodo, a partire dalla vicenda Fiat, è stato ripetutamente messo alle strette dalla Fiom: non è un mistero infatti che sia stata la Fiom di Maurizio Landini, che aveva già tuonato contro l’intesa raggiunta il 28 giugno tra sindacati e Confindustria, a far pendere la bilancia verso lo sciopero e un autunno di lotta contro i provvedimenti del governo. Il Partito Democratico, anche se con lodevoli eccezioni di rilievo, si è allineato alla Cgil probabilmente nel goffo tentativo di evitare di essere sorpassato nuovamente a sinistra, come accadde alle amministrative e al referendum, dai vendoliani che per adesso sembrano un poco in affanno. Cgil e Pd sperano dunque con lo sciopero generale di rafforzare la propria identità e le proprie posizioni a scapito delle rispettive ali sinistre; i democratici in particolare sperano poi di raccogliere i frutti elettorali del prossimo autunno nelle amministrative di primavera e nelle eventuali elezioni anticipate. La paura del “sorpasso a sinistra” è politicamente legittima per Pd e Cgil tuttavia in una così delicata congiuntura economica, politica e sociale utilizzare uno sciopero generale per i propri interessi di bottega appare un enorme errore politico, come sottolineato da Pier Ferdinando Casini,  che rischia di ricompattare la maggioranza e di rendere difficoltoso, se non impossibile, ogni tentativo di modificare la manovra in Parlamento. Inoltre vanno considerate anche le conseguenze nel mondo sindacale: lo sciopero annunciato dalla Cgil spacca ancora una volta il mondo sindacale, isolando nuovamente Cisl e Uil, col rischio di ingenerare nuovi rigurgiti di odio e di violenza contro quanti non condividono questa strategia. Cgil e Pd con questa posizione oltranzista forse riusciranno a sbarrare il passo alla loro sinistra e forse recupereranno qualche voto da quelle parti, di certo però riduco ad espediente politico il grande strumento dello sciopero, con gran danno dei lavoratori, e contribuiscono ad alimentare un inutile irrigidimento delle parti che non solo farà serrare le fila della maggioranza ma vanificherà ogni tentativo di bloccare la manovra nell’unico luogo dove è possibile farlo: il Parlamento. Non è tempo di sciopero questo (e lo dice anche un operaio come Boccuzzi), ma è il tempo di fare il bene del Paese che viene fatto sicuramente con dei “no” chiari e forti, ma anche con la forza delle idee e delle proposte. Alla Cgil e al Pd deve essere chiaro che  L’Italia non ha nessuna paura di essere superata a sinistra, ma ha solo paura di rimanere a piedi, che è cosa ben più grave delle beghe a sinistra.

 

2 Commenti
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citoyenne
citoyenne
12 anni fa

Buongiorno

Il suo mi sembra un discorso di classe, non un discorso che guarda al bene del popolo. E’, ancora una volta, una forzata contrapposizione tra popolo di destra, popolo di sinistra e popolo di centro.
Ma vede caro amico, di questi tempi non c’è più un popolo scisso come lei lo vuole vedere o lo vuole far vedere. C’è solo un popolo stanco di vessazioni, di promesse non mantenute, stanco di essere il solo a tirare la “Carretta Italia” a beneficio di pochi parassiti.
Considerati i commenti scontati fatti “dai rappresententi” del PDL e della Lega, quelli dei “rappresentanti” del popolo di centro, quelli di alcuni dissidenti dei “rappresentanti” del PD, dopo tutti questi “rappresentanti”, c’è il POPOLO. Lei non lo vuole vedere? Chiuda pure gli occhi!
Una citoyenne

citoyenne
citoyenne
12 anni fa

La riprova di quanto sopra scritto sta nelle modifiche apportate alla manovra iniziale, soltanto ieri sera, ed ancora ce ne faranno vedere delle belle… Tranne poi a mettere la fiducia, con la scusa che occorre far presto perchè l’UE ci fa pressioni e allora le belle obiezioni in parlamento serviranno a ben poco… il popolo è f….to!
una citoyenne



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