postato il 28 Febbraio 2012 | in "Economia, Politica"

Sulle liberalizzazioni meglio la fiducia che una norma annacquata


E’ sempre meglio non mettere la fiducia ma se il provvedimento sulle liberalizzazioni deve essere ulteriormente annacquato, allora ben venga.  Su questo il presidente del Consiglio deciderà e farà quello che ritiene più opportuno.
Noi avremmo voluto più coraggio dall’esecutivo, in particolare riguardo le professioni, ma prendiamo atto che, come spesso accade in politica, si è trovato un punto d’intesa a metà strada.

Pier Ferdinando

3 Commenti
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paolo barzon
paolo barzon
12 anni fa

ma cosa serve a liberalizzare se poi come sempre non calano iprezzi
al consumo

Francesco
Francesco
12 anni fa

Concordo con il Presidente, più coraggio, se si interviene bisogna farlo fino in fondo. Mi vien da dire “se non ora quando?”, visto che queste condizioni politiche difficilmente si ripeteranno. Fare una riforma a metà significa differire ancora di più la soluzione, dando l’illusione che il problema sia stato risolto. Oltre alle professioni, non dimentichiamoci però di tagliare gli sprechi della P.A., dove mancano i soldi per il necessario, ma ce ne son sempre per cricche e funzionari mafiosi e corrotti, e pesa economicamente quanto l’evasione, senza contare i danni indiretti, e soprattutto il danno morale per il Paese. Non dimentichiamoci inoltre dei disoccupati, si taglino i doppi e tripli lavori, si vieti il cumulo degli incarichi, perchè qui stà succedendo che chi può fà la parte del leone.

anna giunchi
12 anni fa

Concordo, Francesco…



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