postato il 15 Settembre 2011 | in "In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo, Spunti di riflessione"

Se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto

“Riceviamo e pubblichiamo” di Adriano Frinchi

Diciotto anni fa un sicario mafioso freddava con un colpo alla nuca il parroco della borgata palermitana di Brancaccio Padre Pino Puglisi. Lasciando da parte ogni retorica credo sia importante ricordare questo uomo buono e coraggioso, questo pastore che ha saputo conformarsi totalmente all’icona del Buon Pastore fino a dare la vita per il suo gregge, soprattutto in questo momento di difficoltà del nostro Paese. Padre Puglisi nel suo ministero pastorale aveva sempre vissuto in realtà precarie se non difficili, ma aveva sempre avuto la capacità di trovare la possibilità nella difficoltà. L’esperienza di Padre Puglisi si può racchiudere tutta in una frase che lui ripeteva spesso: “se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”. Padre Puglisi credeva in Dio, ma credeva anche nell’uomo, nella capacità degli uomini di cambiare il mondo e la  storia.  Palermo e l’Italia intera sono sfiduciate, mangiano il pane quotidiano della precarietà e dell’incertezza, allora il ricordo di Padre Puglisi lungi dall’essere  un vano esercizio della retorica antimafia  può diventare una ricetta per uscire dalla crisi politica, economica e sociale. Oggi non ci manca solo la presenza mite e rassicurante di Padre Pino Puglisi, ma ci manca soprattutto la sua fiducia negli uomini, il suo sorriso mite e rassicurante, le sue parole piene di speranza: “se ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto”.



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