postato il 31 Agosto 2011 | in "Rassegna stampa"

Rassegna stampa, 31 agosto ’11

Era tanto che non vedevamo un Berlusconi così in “forma” come quello di ieri: presentando, infatti, la “nuova” manovra (quella che, per intenderci, hanno subito bocciato sia i mercati che la BCE) ha giurato che essa ora è “più equa” e che serve quindi “la collaborazione delle opposizioni”: sarà, ma a noi sembra il solito giochetto del “tiro il sasso e ritiro la mano”. I giornali di oggi riportano infatti le dichiarazioni “congiunte” di Bersani e Casini, che hanno fatto i conti in tasca alla manovra e che si sono accorti benissimo che manca assolutamente la copertura finanziaria per realizzarla: è solo un pasticcio truffaldino, che non garantirà l’introito previsto. Senza contare il fatto che l’ennesimo decreto continua a scontentare dentro e fuori la maggioranza: La Stampa ha raccolto il parere di due amministratori locali, Alemanno e Tabacci, che si dicono ugualmente delusi, perché “i tagli restano” e così il grosso resta sul groppone dei sindaci che saranno costretti a diventare degli esattori. Se infatti per B. questa manovra è “equa” (ma piace solo a lui, chiosa ItaliaOggi),  per il nostro Pezzotta su Liberal è quanto di più “immorale” si potesse produrre: perché grava sui soliti noti, non presenta nessuna riforma strutturale, continua a mentire al popolo italiano; per Libero, però, questa, oltre che la vittoria di Berlusconi, è soprattutto la sconfitta di Umberto Bossi e Giulio Tremonti, che escono sconfitti e supini dal lungo tira e molla con il resto della maggioranza (proprio al ministro dell’Economia, il direttore del Riformista Macaluso indirizza oggi un paio di domande interessanti). Infine, leggete due pezzi che offrono ricette interessanti per fare ripartire l’economia (in linea con quello che abbiamo sempre sostenuto): dal Foglio, con il direttore dell’Ufficio studi di Confcommercio, Mariano Bella, e da Repubblica, con l’ex vicedirettore generale della Banca d’Italia, Pierluigi Cocca.

Berlusconi: “La manovra è più equa. Le opposizioni collaborino” (Alessandro Frulloni, Corriere)

Casini: è truffaldina e non ha le coperture (Liberazione)

Bersani e Casini: decreto pessimo (Celestina Dominelli, Sole24Ore)

Bersani e Casini attacano: “Misure truffaldine” (Alberto Custodero, La Repubblica)

L’ira di Bersani. A Casini non tornano i conti (QN)

Alemanno: “Non basta, azzerate i tagli” (Francesca Schianchi, La Stampa)

Tabacci: “Questo governo ha trasformato i sindaci in esattori” (Marco Alfieri, La Stampa)

La manovra immorale (Savino Pezzotta, Liberal)

Giulio e Umberto escono perdenti (Libero)

Due domande a Tremonti (Emanuele Macaluso, Il Riformista)

Rutelli: governo per le riforme (Alessandro Calvi, Il Riformista)

Vademecum per liberare l’economia (e non solo il commercio) (Mariano Bella, Il Foglio)

Tre mosse per l’economia italiana (Pierluigi Ciocca, La Repubblica)

Tagli alle provincie, si parte subito. In un anno può diventare realtà (Fabrizio de Feo, Il Giornale)

Questa manovra piace solo a Silvio (Emilio Gioventù, ItaliaOggi)

Le accuse di Calderoli ai politici fannulloni (Gian Antonio Stella, Corriere)

Se Parigi vince, Roma non perde (Marta Dassù, La Stampa)



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