postato il 12 Settembre 2011 | in "Rassegna stampa"

Rassegna stampa, 12 settembre ’11

Chianciano è finita, e si ritorna alla politica di tutti giorni: dal Messaggero trovate un pezzo di Alberto Gentili sul discorso di Cesa che ieri ha concluso la nostra convention; il nostro segretario è stato chiarissimo: Berlusconi deve dimettersi, perché è la causa principale della disastrosa situazione in cui ci troviamo (l’altra, manco a dirlo, è il bipolarismo selvaggio) e solo quando ci saremo liberati di un tale ingombro, allora riusciremo a risalire la china e a modernizzare questo Paese una volta per tutte. Una presa di posizione convinta e inequivocabile, che ha stupito molti: Cicchitto, per esempio, intervistato da Lorenzo Fuccaro sul Corriere, si dice “allibito” dalle parole di Cesa, che, a suo dire, contraddirebbero quelle di Casini nel discorso di sabato; ci dispiace per il capogruppo Pdl, ma evidentemente non è stato attento: la linea dei due discorsi è perfettamente compatibile, visto che Casini, Cesa e l’Udc in generale considerano ormai controproducente la permanenza del premier al Palazzo Chigi, e non certo per una questione di “antiberlusconismo militante”, come vorrebbe far credere qualcuno, ma perché è ormai sotto gli occhi di tutti che così non si può più andare avanti, che così si va tutti a fondo. E, mentre Alfano continua a ripetere che “o questo governo o elezioni”, sempre più big del Pdl si spostano su posizioni responsabili e vicine a quelle di Pisanu: Alemanno chiede un nuovo candidato nel 2013, la Polverini un’intesa forte con l’Udc, la Meloni giura che le primarie si faranno sempre e comunque, anche con Berlusconi candidato. Il tutto mentre oggi ricomincia per molti studenti la scuola: Giovanni Bachelet, su l’Unità, ragiona del fallimento della riforma Gelmini, mentre Cesare Segre sul Corriere augura un buon inizio d’anno scolastico, con l’invito a scoprire tra i banchi la più grande nostra ricchezza: l’integrazione e le differenze.

Cesa: il Cavaliere aiuti il Pdl facendo un passo indietro (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Cicchitto: “Apprezzo i toni di Pier, ma il Cavaliere resta lì” (Lorenzo Fuccaro, Corriere)

Il partito non chiude su Casini. D’Alema: il Pd vince anche senza (Dino Martirano, Corriere)

Fini non si dimette: “Non vogliamo andare al governo” (Andrea Garibaldi, Corriere)

Da Bersani, a Letta e Casini, a messa tanti big della politica (Corriere)

Alfano richiama all’ordine il Pdl: “Basta martellate, fuori chi ha dubbi” (Silvio Buzzanca, La Repubblica)

Milanese appesso ai voti dei leghisti e di Casini (Francesco Grignetti, La Stampa)

Maggioranza appesa al rito padano (Lina Palmerini, Sole24Ore)

Le verità nascoste dello Stato sociale (Maurizio Ferrara, Corriere)

Le nostre metamorfosi (Barbara Spinelli, La Repubblica)

Cari studenti, tra i banchi imparate la ricchezza delle differenze (Cesare Segre, Corriere)

La riforma Gelmini è fallita, ecco da dove ripartire (Giovanni Bachelet, l’Unità)

Il Papa contro il precariato: “Restituire dignità al lavoro” (Alfredo Quarta, QN)



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