postato il 11 Settembre 2011 | in "Rassegna stampa"

Rassegna stampa, 11 settembre 2011

Oggi conclusione in grande stile della nostra convention annuale a Chianciano. Ieri discorso “conclusivo” di Pier Ferdinando Casini, che si è veramente superato, puntando l’obiettivo contro le gravi e croniche insufficienze della maggioranza e rilanciando l’urgenza di costruire un nuovo governo che faccia le riforme strutturali improrogabili che servono al Paese. Serve un’intesa di fine legislatura, che leghi le forze responsabili e riformiste dentro un comune programma e all’interno di un governo che non sia “tecnico” ma “istituzionale”, come il Ciampi del ’93: il passo indietro del Premier è fondamentale per lanciare una stagione di larghe intese anche con il Pdl, come del resto ha sostenuto ieri anche Pier Luigi Bersani, che concludendo la Festa nazionale del PD a Pesaro, ha aperto a un governo di transizione. E, come ci raccontano Buzzanca su Repubblica e Guerzoni sul Corriere, i supporter di questa soluzione aumentano anche a Destra: oltre a Pisanu, infatti, le aree di Scajola e Formigoni, insieme a quella degli ex An di Alemanno e Meloni, sono dati in pressing su Berlusconi affinché accetti; imperdibile, poi, l’intervista di Flavio Tosi al Corriere che chiede chiaramente al Cav. di dimettersi, perché “questo ciclo è finito”: per il sindaco di Verona la fiducia nel governo è al tracollo, non si può più aspettare il 2013 e il cambio alla guida del Paese potrebbe anche portare nuovi “consensi” alla maggioranza (boh, forse). La verità è che qui non si può più perdere: la strada è impervia, le cose da fare sono tante. Ma, così come ha ribadito Casini ieri e oggi ripete De Bortoli sul Corriere, l’Italia ha tutte le carte in regola per farcela da sé. Ha tutte le carte in regola per ritornare ad essere il grande Paese che è sempre stato. Per riuscirci, però, bisogna cambiare, serve l’alternativa. Alternativa che c’è già.

Casini: un passo indietro da premier e opposizioni (Barbara Fiammeri, Sole24Ore)

Casini: tutti un passo indietro per la pacificazione nazionale (Pier Luigi Fornari, Corriere)

Casini: “Serve un’intesa di fine legislatura” (La Stampa)

Casini: per salvare l’Italia passo indietro da premier e Pd (Alberto Gentili, Il Messaggero)

Casini: “Facciamo tutti un passo indietro” (Lorenzo Fuccaro, Corriere)

Ma Casini offre un patto a Silvio: “Armistizio, poi governo dei migliori” (Annalisa Cuzzocrea, La Repubblica)

L’offerta di Casini: se Silvio lascia larghe intese col Pdl (Brunella Bolloli, Libero)

L’attacco di Bersani: “Via il Premier o ci porterà a fondo” (Andrea Garibaldi, Corriere)

Festa Udc: “Raccogliamo l’invito di Bagnasco” (Avvenire)

E nel Pdl si infrange il tabù del dopo Silvio. “Niente ricandidatura” (Monica Guerzoni, Corriere)

Tosi: “Un ciclo si è chiuso. Basta con il Cavaliere” (Corriere)

Pdl, ecco il documento dei filo-Pisanu: il passo indietro piace ai cattolici (Silvio Buzzanca, La Repubblica)

O la borsa o Lavitola (Micaela Bongi, Il Manifesto)

I big veneti delusi dal Premier: faccia un passo indietro (Giovanni Viafora e Gianni Sciancalepore, Corriere di Verona)

Confindustria: “Da noi nessun voltafaccia” (Paolo Baroni, La Stampa)

Ce la facciamo (anche da soli) (Ferruccio De Bortoli, Corriere)

Altra manovra in vista, ma stavolta siate seri (Maurizio Belpietro, LIbero)

La carica dei costituenti per caso (Michele Ainis, Corriere)



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