postato il 4 Aprile 2011 | in "In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo, Sicurezza"

Quella strana attrazione leghista per le uniformi militari

Dopo la pagliacciata delle ronde, fallite miseramente perché respinte dalla stessa società civile, invece di perdere tempo con queste ’boutade’, il Carroccio pensi a governare e a sostenere seriamente le Forze dell’Ordine, che per colpa degli ingenti tagli del governo non hanno le risorse e i mezzi necessari per difendere i cittadini”. Questo il duro commento del Segretario Nazionale dell’Unione di Centro On. Lorenzo Cesa in merito alla Proposta di Legge n. 4174, primo firmatario l’on. Gidoni della Lega Nord, che propone l’istituzione del “Corpo dei volontari militari per la mobilitazione”, in buona sostanza una specie di milizia regionale con compiti di protezione civile e concorso al mantenimento dell’ordine pubblico.

La proposta di una forza paramilitare ad ordinamento regionale, in verità, fa parte della preistoria leghista in quanto il primo a parlare di regionalizzazione dell’Esercito mi pare sia stato il sen. Franco Rocchetta nel lontano 1992; da allora si sono succedute varie ipotesi di lavoro sullo stesso tema, dalla regionalizzazione del Corpo Forestale dello Stato, alla Guardia Nazionale Padana fino a giungere alle famigerate ronde. Lo stesso on. Gidoni qualche giorno addietro si era fatto promotore di una ulteriore iniziativa legislativa volta ad incentivare l’arruolamento dei giovani del nord Italia nelle Truppe Alpine, allo scopo di contrastare il fatto che “nei reparti alpini il personale proveniente dalle regioni settentrionali si attesta intorno al 9 per cento(virgolettato tratto dal resoconto dell’intervento in aula sul p.d.l.).

Tralasciando ogni altra considerazione in merito alla questione, mi pare il caso di segnalare il fatto che il proponente indichi quale motivo della sua iniziativa legislativa la scarsità di personale a disposizione per i compiti connessi con la gestione delle emergenze in senso lato; orbene, ciò è singolare se analizziamo i freddi numeri forniti dalle statistiche ufficiali dove si riporta come in Italia vi sia il più alto numero di appartenenti alle Forze di Polizia di tutta Europa, pari a ben 325.000 unità senza contare le forze di polizia ad ordinamento locale. Ad essi vanno aggiunti i circa 30.000 effettivi del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco ed i circa 190.000 uomini e donne delle tre Forze Armate fino a raggiungere un totale di circa 550.000 persone impiegate nei settori della sicurezza e difesa nazionale; quasi un addetto ogni 100 abitanti!

Di sicuro, gli appartenenti alle forze di polizia e forze armate gradirebbero che gli esponenti di questa maggioranza di governo dedicassero almeno parte delle loro energie a tentare di risolvere i molteplici problemi che affliggono il comparto sicurezza e difesa, in primo luogo la perdurante carenza di stanziamenti economici necessari all’espletamento dei livelli minimi di servizio. Una forte maggioranza di questo mezzo milione di donne ed uomini in uniforme ha dato fiducia alle ultime elezioni alle formazioni di centro-destra, fidandosi delle promesse che ad ogni piè sospinto venivano rivolte loro dai massimi rappresentanti di quella parte politica. Ora a questi servitori dello Stato non rimane che stringere i denti e continuare a fare, come sempre, il loro dovere ma con la certezza di essere stati ingannati e presi in giro con parole quali “specificità” che in realtà nascondevano tagli agli stipendi, penalizzazioni previdenziali e compressione dei diritti costituzionali.

Un’ultima preghiera: per non mortificare ulteriormente quanti ogni giorno mettono a repentaglio la loro vita per garantire la sicurezza degli altri cittadini, lasciamo perdere questa sottospecie di Milizia Volontaria per la Sicurezza … Regionale. Altrimenti, come scrive Metilparaben, finiremo alle milizie condominiali.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Roberto Dal Pan

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Isma Maurizio
13 anni fa

La Lega ed i suoi massimi esponenti non finiscono mai di stupirci con le loro sparate. Ricordiamo però come questo partito abbia risolto il processo per banda armata a carico di alcuni suoi esponenti, tra cui Gobbo, depenalizzando il reato.
Possiamo dire: “chi va con lo zoppo impara a zoppicare”?



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