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Credo che questa situazione sia veramente vergognosa. Lo stato invece di dare fondi alle forze dell’ordine, ha abdicato il suo ruolo alle ronde che sono del tutto inutili e pericolose. Questi fatti sono gravissimi, è ora che lo Stato si svegli e la smetta il Ministro Maroni di incolpare sempre e solo gli immigrati, solo per favorire un’assurda politica della Lega Nord.
Parole sante!
Il problema non sono le ronde. Almeno quando queste sono composte da simpatici vecchietti che si limitano a far attraversare la strada ai piccoli scolari o ad allertare le forze di polizia in caso di eventuali pericoli. Il vero problema é che in questa pedissequa ed analitica distruzione dell’apparato statale, la polizia, anche se allertata, rischia di non poter intervenire. Il parco auto è inefficiente ed antiquato per la stragrande parte. Il personale é ridotto e demotivato da questa continua diminuizione di fondi ed unità.
Lo Stato quindi,non solo a Rosarno, ha rinunziato ad una delle sue pricipali prerogative : il controllo del territorio.
Certo, dalle nostre parti c’é chi, storicamente, è più capace in questa mansione. A Rosarno però non é solo lo Stato ad essere morto. In questi luoghi che conoscono bene cosa sia la povertà e la disperazione, sono morti quei valori che credevamo eterni: la solidarietà e la comprensione umana. Rosarno non é razzista. Non più di Napoli, Roma o Verona. Anche Rosarno ha capito che lo Stato, con i suoi principii, sta franando. A chi giova tutto ciò? Forse a chi, in una futura Padania Libera come lo é oggi, dista centinaia di chilometri da queste preoccupazioni.
L’on. Maroni ha affermato: “Rosarno ci ha insegnato che bisogna fermare il lavoro nero”. Credo che queste parole siano rivelatrici dello stato confusionale con cui questa maggioranza parlamentare ed il ministro fanno le leggi. Ma se l’Udc in sede di confronto parlamentare ed il presidente Casini in ogni dibattito pubblico hanno fatto presente che il reato di immigrazione clandestina era inapplicabile per la presenza di un milione di clandestini che lavorano regolarmente al nero nelle nostre famiglie e nelle nostre imprese.
maroni potrebbe dimostrare un pò di serietà nell’affermare che i rinforzi sono arrivati in ritardo, che lo stato in sicilia, in campania, in calabria e in puglia non c’è. si incolpano le amministrazioni locali di inadempienze, ma la verità è che lo stato ha paura e il governo latita.
Lo Stato, qui al Sud non ha interesse ad esistere ed ad apparire forte ed autorevole. A Maroni basta dire trionfante che sono stati catturati 100 latitanti piuttosto che dimostrare continuità nel controllo del territorio. Ho fatto il carabiniere in calabria e, a presindere dal fatto certo che vi sono vaste zone dove non si muove foglia che la mafia non voglia, posso dire che in queste aree si avverte la sensazione netta che il rappresentante dello stato sia uno straniero su un territorio ostile. Questa é una regione stupenda, potenzialmente una miniera d’oro per le mille attrattive turistiche ma, in ogni dove é facile riscontrare abusi edilizi impuniti che ostacolano la vista su panorami mozzafiato. I giovani devono accontentarsi di una vita grama e senza speranza. I concorsi, per lo più sono pilotati e, sin dal bando, segnati. Si spenderanno miliardi nella costruzione di un ponte che verrà giu alla prima importante scossa e che, francamente, é un inutile sperperio di fondi pubblici e privati. Con questa operazione é facile presumere che possa esserci un percorso agevolato,per le cosche siciliane e calabresi, al fine di tentare un riciclaggio dei loro fondi sporchi.
I calabresi veri non temono questa eventualità. … ne sono certi.
Eh sì, anche io sono una disinformata.
Perchè io so che esistono manca il carburante x la benzina nelle volanti, che questo governo non si interessa minimamente delle forze dell’ordine, unici difensori dello Stato.
Eh, sì, sono una disinformata, anch’io.
Ma se lo siamo in molti, beh, inizio ad avere dei dubbi!
Meno male che l’UDC si schiera sempre al fianco di chi, rischiando la vita, ogni giorno scende in strada per la difesa dei cittadini!
Marta