postato il 21 Settembre 2009 | in "Politica"

Pubblichiamo da “La Repubblica”

Pier Ferdinando Casini agli Stati Generali del CentroCasini: il vero complotto sono i dissensi nella maggioranza, di Carmelo Lopapa
Avverte anche lei il rischio di un golpe imminente, ordito da elite parassitarie, presidente Casini?
Avverto soprattutto una cosa: quanto sia migliore l’Italia delle persone semplici rispetto a quella dei governanti, a Ciampino, all’arrivo delle salme dei sei militari, ho parlato con i familiari, persone con grande dignità che con la loro semplicità ci danno una lezione. Paragonando questa Italia a Brunetta, beh, si prova una grande tristezza.

Pensa che in questo clima sarà difficile costruire qualcosa, lavorare sulle riforme?
Stiamo assistendo a una straordinaria prova di autolesionismo del centrodestra. Una maggioranza che vanta 100 deputati di vantaggio non avrebbe bisogno di isterismi e invettive. Tanto meno di inventarsi complotto inesistenti. Mi viene in mente l’estate del 94, l’evocazione di poteri forti, allora additati dentro la Banca d’Italia.

Più o meno come oggi.
Dopo 15 anni, pensavo che avessero imparato la lezione, invece siamo alle solite. L’evocazione di complotti che non esistono, la Lega che a Venezia riparla di secessione, i politici alla Di Pietro che paragonano il premier a Hitler e coloro che dopo la strage di Kabul fanno riecheggiare il grido del “tutti a casa”. Grida irresponsabili, che indeboliscono i nostri soldati impegnati in Afghanistan e finiscono per rafforzare i Taliban.

Di Pietro propone adesso una intesa tra tutte le forze di opposizione. L’Udc ci sta?
La sua demagogia va a braccetto con il populismo berlusconinano. Resto convinto che Di Pietro sia il miglior alleato del presidente del Consiglio.

Sabato, dalle file Pdl, Cicchitto ha rievocato le trame neocentriste, lanciato sospetti sul “solito” Montezemolo. Si sentiva chiamato in causa?
E’ davvero singolare che si ironizzzi su un centro che non conta niente, salvo poi demonizzarlo come elemento fondamentale del complotto. Questi amici si devono mettere d’accordo con se stessi. Il vero complotto sono le divisioni della maggioranza. Le trame sono i dissensi visibili all’interno del Pdl. Il Paese ha bisogno di normalità, ma le vicende personali di Berlusoconi non se le sono inventate le opposizioni. E nemmeno il caso Boffo o gli attacchi a Fini.

Come si spiega questa fase due berlusconiana fatta di attacchi a tutto campo: i giornali, la Chiesa, il presidente della Camera?
Sono chiari segnali di debolezza. E lo dico perché la casa un pò la conosco. Se Brunetta evoca oggi il complotto è perché sa di compiacere il capo. Questi toni si inseriscono in un’atmosfera, in un’idea tutta loro della lotta politica. E allora ecco riemergere il tabù del grande centro.

E’ pur vero che lei non fa mistero di lavorare a un nuovo partito moderato.
Il centro è sopravvissuto ai due poli. Oggi è determinante nel Paese. Ci proponiamo questo sì, come principali costruttori del dopo Berlusconi: è un reato? se lo è, siamo colpevoli.

Quando comincerà il dopo Berlusconi? resta convinto che una nuova maggioranza sia possibile addirittura in questa legislatura?
Per due volte sono state fatte echeggiare le elezioni anticipate dalla maggioranza, mi sono semplicemente incaricato di sfatare questa leggenda metropolitana. Le elezioni anticipate sono un’ipotesi che non esiste. Ed è bastato che lo dicessi perché sparisse dall’agenda politica.

Si riferisce ai cinquanta finiani nel frattempo venuti allo scoperto con una lettera, printi a giurare fedeltà a Fini piuttosto che a Berlusconi?
Cinquanta? altro che 50! In presenza di una crisi sarebbero 50 più 50. Ma poi elezioni anticipate per fare cosa, contro chi?

Per esempio, il premier potrebbe utilizzarle per sottrarsi al cul de sac dopo un’eventuale bocciatura del Lodo Alfano, non pensa?
Bisognerebbe avere più rispetto per le istituzioni. Noi ci siamo astenuti su quel lodo. Ora aspettiamo il responso della Corte Costituzionale, che non va tirata per la giacca, né da Di Pietro né dalla maggioranza.

Presidente Casini, lei scommetterebbe oggi sulla conclusione naturale di questa legislatura?
Io non scommetto su nulla, non sono il mago Merlino. Dico però che il clima è brutto, e non certo per colpa nostra.

Con questo centrodestra vi accorderete per le regionali però.
Nessun accordo su scala nazionale, lo ripeto.

A Berlusconi non interessano quelli locali, vi ha già liquidato con un bell’augurio.
Ricambio gli auguri. L’Udc collabora bene con alcuni amministratori regionali di centrodestra e continuerà a farlo. Le alleanze variabili, anche col Pd, saranno il modo migliore per rispettare il nostro progetto e non riconoscere alcuna leadership né al Pd né al Pdl. Se poi introducono lo sbarramento del 4% ci fanno un ulteriore favore.

Sembra che stavolta il premier voglia mettere mano sul serio alla par condicio.
Stiamo scherzando? esiste già un’egemonia berlusconiana sulla tv. Chi vince le elezioni ha diritto di governare, ma non è il padrone, Questa non è una società per azioni. Com’è lontano il berlusconismo di oggi dal premier del giorno dell’insediamento. Fosse rimasto quello, oggi avrebbe avuto una leadership reale sul Paese. Ha perduto l’occasione. Si ritrova a difendersi attaccando tutto e tutti.

5 Commenti
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Demofilo
Demofilo
14 anni fa

Lentamente i fatti stanno dando ragione a Casini. Lentamente molti membri della maggioranza ed i cittadini stessi si stanno accorgendo che Golden share di questo governo appartiene alla Lega. Lentamente i cittadini, dopo un anno di leglislatura si accorgono che le proposte del governo sono pura e semplice demagogia, nulla di veramente concreto e importante. Lentamente, tutti dobbiamo constatare che la legislatura costituente non ci potrà mai essere con questo bipolarismo muscolare, demagogico e appiettito sul Berlusconismo e l’antiberlusconismo piuttosto che sui valori e le proposte politice CONCRETAMENTE realizzabili. E’ per questo motivo che la politica moderata, di buon senso dell’ UDC e del suo leader porterà presto o tardi molto frutto. Per il partito ma soprattutto per l’Italia.

Edoardo Marangoni
Edoardo Marangoni
14 anni fa

Una canzone di qualche anno fa diceva “E’ una gara a chi ti asseconda di più…”. Sembra proprio quel che accade in una parte del PdL, quella dei “colonnelli”. Pur di compiacere il capo, sono disposti ad evocare senza scrupoli trame oscure e losche. Solo per mettersi in bella mostra di fronte a lui, solo per fargli vedere che lo seguono. E lo seguiranno fino in fondo. E direi che a toccare il fondo, ormai, manca poco. Lo dico perchè siamo arrivati al punto che non ci si rende conto della gravità delle parole che si pronunciano. La politica senza limiti, alla lunga, non piace, non può piacere, perchè è una politica che se ne frega, che non si preoccupa di risolvere i problemi, ma solo di evocarli, pur di attirare consensi basati sul “sentimento del momento”. E’ una politica incapace di guardare più avanti del proprio naso.
Noi, l’Unione di Centro, siamo per una politica che guardi e si preoccupi per l’Italia del 2010, e non solo dei titoli dei giornali di domani mattina.

Alessandro Carboni
Alessandro Carboni
14 anni fa

Quanto dice Casini in questa intervista rispecchia pienamente quanto sta accadendo all’interno della maggioranza. Ovvero lotte interne tra Berlusconi e Fini con l’attacco di Feltri come punta dell’iceberg, lotte interne tra Berlusconi e Bossi sul ritiro delle truppe italiane dall’Afghanistan, allarmismi vari lanciati da Brunetta e tanto altro.
Questo è tutto ciò che sta caratterizzando il lavoro del governo, e non le riforme di cui il paese avrebbe seriamente bisogno. Come se non bastasse l’Udc viene tirata in ballo come una delle cause di tutti questi dissapori, ridicolo. C’è da augurarsi che la gente apra finalmente gli occhi e smetta di farsi abbagliare dagli scandali sulla vita privata di Berlusconi, montati ad arte da una sinistra priva di idee e argomenti per far risollevare l’Italia dalla crisi in cui giace. Solo con un centro forte, come proposto dall’Udc si può risolvere questo scaricabarile tra i due poli che ormai va avanti da troppi anni.

Marta Romano
Marta Romano
14 anni fa

Non c’è bisogno neanche di commentare, il Presidente Casini dimostra da sè di essere un grande politico. Mi ha fatto piacere leggere le sue dichiarazioni in favore dei militari. Vedere gruppi che insultano i militari, ascoltare le parole di Bossi, mi fanno rabbrividire. Dov’è la nostra unità? Invece di stringerci tutti intorno, di partecipare coralmente al cordoglio per i 6 parà morti, vediamo un’Italia divisa. Quest’immagine che diamo di noi, è molto triste. Per questo sono sollevata nel leggere le sue parole, e, oggi, sono davvero fiera del mio partito, dell’UDC.
Marta

Luciano Marino
14 anni fa

Sarebbe bello vivere in un paese normale, non dico moderno, ma almeno normale. Il Presidente Casini è l’unico che parla di normalità, il Presidente del consiglio, il PD e l’IDV sono due facce della stessa medaglia. Dal ’93 ad oggi non si è governato nè fatto opposizione, si è giocato a tennis. Chi ha governato ha perso le elezioni e chi ha fatto opposizione ha vinto mettendo tutto e il contrario di tutto dentro un contenitore poco sicuro. Noi ci siamo tirati fuori da questo gioco che non fa il bene dell’Italia e il Presidente Casini ha il merito d’aver avuto l’intuizione giusta. Gli auguri di berlusconi li prendiamo come tali e andiamo avanti per la nostra, ci sono troppe vecchie volpi nella politica italiana e un giorno di questi finiranno in una pellicceria. Noi abbiamo scelto l’Italia, Noi abbiamo scelto semplicemente d’essere normali e moderati nell’amministrare la cosa pubblica.
Come ha già detto l’On. Romano a Chianciano , Il Presidente Casini è comandante della nostra nave, beh io ho fatto un biglietto di sola andata e mi sono imabarcato perchè, ne sono ormai sicuro, senza il centro non c’è politica.
W L’ITALIA, W L’UDC.



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