postato il 13 Settembre 2010 | in "Economia, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Perché non c’è ancora il Ministro per lo Sviluppo Economico?

‘Riceviamo e pubblichiamo’
di Gaspare Compagno
E’ chiaro a tutti che l’Italia, in economia, naviga a vista, nonostante le affermazioni di Tremonti, che anzi vengono sbugiardate dall’OCSE e dal FMI.
Certo, poi pare che Tremonti si incontra segretamente proprio con Strauss-Kahn, presiente del FMI, a proposito della situazione economica non rosea dell’Italia, e allora sorge spontanea la domanda: perché da ormai 4 mesi e mezzo manca il responsabile del Ministero per lo Sviluppo Economico?
Possibile che non ci sia una persona competente in tutta Italia, per questa carica?
E’ da 4 mesi che Berlusconi continua a ripetere che lo comunicherà entro la settimana successiva, e non lo nomina.
Nel frattempo il Ministero è stato smembrato e sta venendo svuotato di significato, infatti “la manovra 2011 gli ha sottratto 900 milioni di fondi di dotazione. I fondi Ue e Fas sono stati trasferiti al ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto. I circa 800 milioni di fondi per il turismo sono passati direttamente sotto la gestione di Michela Vittoria Brambilla. L´Istituto per la Promozione Industriale è stato soppresso. E il 24 giugno 150 imprenditori che avevano vinto il bando per le agevolazioni previste dal programma «Industria 2015» e non hanno visto un solo euro, hanno scritto una lettera al premier: «In queste condizioni è difficile realizzare gli obiettivi condivisi dal ministero». Purtroppo non havuto risposta.
Ma cosa aspetta a nominarlo?

La risposta la da lo stesso entourage vicino a Berlusconi: il ministero per lo Sviluppo Economico, come anche alcuni posti di sottosegretario, al momento vacanti, sono merce di scambio per premiare i partitini che garantiranno l’appoggio al premier al momento della fiducia da votare a fine settembre, ma anzi dicono: “Oltre alla casella del ministro dello Sviluppo Economico – spiegano da ambienti berlusconiani – ci sono in ballo 4-5 posti da sottosegretario appetibilissimi». Certo non è possibile accontentare tutti, ma l’obiettivo di Berlusconi per ora sembra quello di offrire una ricompensa “forte” alle singole formazioni per ottenerne l’appoggio.
E anzi aggiungono: «Se un parlamentare diventa decisivo per la maggioranza – ragiona chi frequenta il palazzo da tempo – significa che godrà di una rendita di posizione consistente».
Senza contare che “regolamento alla mano, un gruppo ex novo significa nuove poltrone, uffici, personale di segreteria”.

E qui sorge spontanea una domanda: ma è giusto che per l’interesse di un singolo o di un governo, il prezzo lo paghi tutta l’Italia?
Chi fa certe scelte dovrebbe riflettere su questo, prima di pensare a cambi di partito, alleanze e dubbi sostegni, perché alla fine, se è vero che tutto è possibile, è anche vero che bisogna essere orgogliosi della propria libertà.

5 Commenti
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Orazio
Orazio
13 anni fa

Il Presidente Berlusconi risponde dicendo che il suo interim non è stato a vuoto avendo egli firmato oltre trecento provvedimenti: ed è proprio questo che mi traumatizza.

andrea
andrea
13 anni fa

senza dimenticare l’immancabile conflitto d’interessi
http://www.polisforum.it/rao-si-faccia-luce-su-nuovo-canale-mediaset.html

gaspare
gaspare
13 anni fa

avrà firmato 300 provvedimenti, ma evidentemente nessuno riguardava quei 150 imprenditori-.

luisella
luisella
13 anni fa

“il miglior presidente del consiglio degli ultimi 150 anni” si è ancora una volta rivelato un irresponsabile e indegno del suo ruolo ( mi trattengo nei giudizi per educazione…………!!!)

gaspare
gaspare
13 anni fa

luisella… in compenso è un ottimo comico



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