postato il 21 Giugno 2010 | in "Politica, Salute"

Disabilità, l’uomo è più importante dei conti


La politica non e’ aritmetica.
I conti sono importanti, ma l’uomo e’ ancora più importante dei conti.
I malati di Sla sono completamente incapaci di provvedere a loro stessi e ai loro cari e da parte nostra e’ doveroso rispondere alle loro richieste.
Questo appello, che credo sia stato condiviso anche dal ministro Fazio,  va rivolto direttamente al ministro dell’Economia Tremonti.
In un caso come questo infatti l’eccezione e’ doverosa, anche considerando il fatto che di eccezioni che non servono in Italia ce ne sono troppe.

 Pier Ferdinando

Aggiornamento 22/6: Mercoledì 23 giugno, alle ore 15 (in diretta Rai), si terrà il Question Time alla Camera dei Deputati. Nell’occasione, l’On. Pier Ferdinando Casini interrogherà il Ministro della Salute Ferruccio Fazio sul ritardo nell’approvazione da parte del Governo dei Livelli Essenziali di Assistenza e del Nomenclatore Tariffario per le Protesi e per gli Ausili. Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.

14 Commenti
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Maurizio
Maurizio
13 anni fa

In Italia le eccezioni ultimamente si fanno per chi ha già troppo e l’ha avuto in modo illecito!
Dobbiamo aprire gli occhi e vedere le discriminazioni, i controsensi della politica di questo governo e lavorare per invertire la tendenza!

Mauro Marci
Mauro Marci
13 anni fa

Alcune regioni tra cui Umbria,Toscana,Calabria,Lazio,Campania, Negano alle persone gravemente disabili la possibilità di ricevere
gli assegni di cura, scelgono di fatto di rinchiudere disabili e anziani non autosufficienti nelle RSA,Case Famiglia o Spizi.
Secondo me il tutto è disumano ed antiecnomico… sintomatico della malasanità e del clientelismo… su cui versano quest’ultimi.
come ad esempio trovo assurda è incostituzionale la proposta avanzata e respinta dell’onervole Carlo Ciccioli in merito alle disabilità mentali
ed all’apertura di case private per il ricovero coatto protratto fino a 6 mesi…
L’assegno di cura in Italia di solito è nell’ordine di 500 euro mensili…le precedenti soluzioni menzionate comportano un alto costo
è lauto profitto per le coop e gli enti che si occupano di tali fortunosi ricoveri che vanno da un minimo di retta giornaliera
dell’ordine di poche centinaia di euro fino ad 500 euro e oltre. Nazioni come Austria,Germania,ad esempio hanno un assegno di cura
che va da 1600 euro a 660 euro importi oltretutto più accettabili ,visto è considerata che gli assegni d’indenita civile sono ridicoli
con un importo di appena 258 euro lordi .. visto è considerato che tale importo non mai ricevuto adeguamenti dagli anni 90 ad oggi
ed allora almeno esisteva un tetto per i generi di prima neccessità cosa che ad oggi non susiste più… io mi rendo ben conto che siamo
in piena crisi ed infatti non capisco come certe categorie a fronte delle gravi difficoltà in cui incorrono questi ultimi avanzino dieniego
nel taglio del loro salario pubblico di pochi spiccioli. ed oltre modo vorrei evidenziare le gravi lacune in cui versa la normativa
riguardante le cattegorie protette e la stessa legge sulla privacy nella quella questi ultimi come sempre vengono
tagliati fuori dal mercato del mondo del lavoro, discriminati dalle stesse patologie che gli comportano disabilità,in quanto
dalla simpaticissima legge esposte senza considerazione di sorta alla conoscenza del dattore di lavoro… ma essi non
hanno totale inadeguatezza al mondo del lavoro… ? perchè questi ultimi non possono essere messi in condizioni di vita
dignotosa accanto hai propri cari… o vivere serenamente nella propria abitazione o essere autosufficienti
lavorando e non sentendosi un peso per la società…Onorevole Casini io guardo a lei e ripongo a lei tali questioni per i suoi stessi
principi e valori che la contradistinguono dal plutarchismo incalzante ricco di interessi che avvolge questi utilmi che pare trovare
nei sofferenti un nuovo inarestabile filone di buisness dove la prerogativa non è operare guarigioni e rispristinare sollievo e dignità
di vita…ma favorire la crescita di nuove disabiltà con tutti i consumi derivati da ciò,,, da un numero incessante di farmaci dall’alto
costo che non sono scientificamente ritenuti curativi ma mantenuti costanti vita natural durante nonostante illustri abbiamo
più volte affermato la non neccessità di tali… forme cosi aggressive.. di contenimento.Quando si parla di falsi invalidi
si dovrebbe guardare a più attenzione da ambo le parti al problema perchè tante volte gli stessi invalidi vengono
ingiustamente condannati a tale fatto dalle stesse strutture operanti… senza lasciar loro alcuno spiraglio di ripresa
si veda come gli ultimi accertamenti operati in merito nella stessa Sardegna hanno messo in luce centinaia di persone
che hanno avuto sostanziali miglioramenti che le usl hanno deliberatamente ignorato se non ci fossero stati i controlli.
Distinti Saltui Mauro.Marci

Marta Romano
Marta Romano
13 anni fa

La Politica, quella con la P maiuscola, non può ridursi a una mera amministrazione dei soldi pubblici. La politica è una missione, che ha come obiettivo il bene comune. Sembreranno parole vuote, prive di senso, ma sono le parole che dovrebbero portare i nostri politici a riflettere su cosa davvero sia meglio per il Paese. Al centro dell’attenzione dei grandi statisti non ci sono mai stati i numeri, ma gli uomini e, soprattutto, i più deboli, che, se abbandonati a se stessi, risultano essere i più soggetti alle difficoltà, anche economiche.

Marco Dominici
Marco Dominici
13 anni fa

Quando si parla di argomenti come questi il problema principale è: “l’esatta conoscenza di quelli che sono i reali bisogni, le esigenze e di conseguenza gli interventi necessari ed efficaci per aiutare le persone con queste difficoltà”.
Condordo con l’on. Casini quando dice fateci sapere cosa possiamo fare. Di questo c’è bisogno!
Parlo per esperienza diretta avendo avuto due figlie disabili per le quali ricevevo dalla ASL aiuti in abbondanza per la fornitura di prodotti alimentari aproteici, mentre non riuscivo ad ottenere dei medicinali di fascia A (quindi non salvavita) che per le loro caratteristiche e per la malattia delle mie bimbe in realtà erano per loro dei salvavita poichè evitavano che entrassero in coma.
Ecco cosa vuole dire quando non si sa cosa effettivamente serve al malato o ai familiari.
E’ stata una lotta dura durata anni.
Combattere contro la malattia e contro il malfunzionamento dell’assistenza sanitaria è una battaglia quasi impossibile che distrugge insieme al malato anche coloro che gli sono vicini.
On. Casini dobbiamo essere sempre più vicini a costoro.
Grazie

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13 anni fa

[…] Articolo completo fonte: Disabilità, l'uomo è più importante dei conti | Pier Ferdinando … […]

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13 anni fa

[…] più interessante, Pierferdinando Casini ha ripreso poi quegli stessi spunti che avevamo lanciato (qui e qui, qualche esempio) per le sue battaglie parlamentari. La riprova più evidente che da un […]

Aurelio Roveredo
Aurelio Roveredo
13 anni fa

Egregio Onorevole,Pier Ferdinando Casini,sentendola parlare oggi in diretta dalla Camera dei deputati alle ore 15’00 a risposta immediata, mi rivolgo a Lei per comunicarle un evento di un certo rilievo.
Mio figlio Michele Roveredo, avendo la mamma Piera ammalata di SLA, stà percorrendo a piedi, di corsa, “una corsa contro la SLA” (Sclerosi Laterale Amiotrofica) di 920 km in 16 giorni da Montereale Valcellina (PN) a Napoli in media 60 km al giorno. Oggi 12° tappa,Santa Marinella—Fiumicino
Arriverà a Napoli domenica 27giugno nei pressi dello stadio San Paolo.

Sperando in un Suo interessamento, colgo l’occasione per SalutarLa, AURELIO ROVEREDO

Per ulteriori contatti con il Team della corsa: 3385937162 Pietro Talarico (Tecnico)
Per contatti in diretta con la corsa http://www.livestream.com/controlasla

Aurelio Roveredo
Aurelio Roveredo
13 anni fa

Comunicazione, agli interessati e a tutti i malati di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) In riferimento alla corsa”Corro Ancora Contro La Sla”di Michele Roveredo “Ultramaratoneta” avendo la mamma ammalata di sla dal 2003, ha ideato, in collaborazione con l’ASLA di Veggiano Padova, una corsa di 920 km a piedi,di corsa in i6 giorni, da Montereale Valcellina (PN) a Napoli, dal 12 al 27 giugno 2010, seguito da un team di 5 persone con un camper e un fuoristrada con strumentazione telematica, per seguire constantemente l’atleta e trasmettere in diretta in internet l’evento.Oggi Michele ha terminato la 13°tappa, da Fiumicino a Anzio,domani25giugno partenza da ANZIO a TERRACINA
63 km circa. Chi è interessato all’evento può seguirlo in diretta in internet collegandosi al sito http://www.livestream.com/controlasla
Domenica 27 giugno arriverà a NAPOLI con obbiettivo portare il suo pensiero a San Gennaro.
Sperando sempre che l’Onorevole Pier Ferdinando Casini trovi il tempo di leggere questa mia Mail, nell’ocasione,assieme a mia moglie,mando un saluto di speranza e di fiducia nella ricerca, a tutti i malati di SLA e ai loro famigliari.
Sicuro in una vostra comprensione e un ringraziamento a mio figlio Michele per quello che stà facendo per sua mamma e per tutti gli ammalati di SLA.
Con affetto, AURELIO ROVEREDO

Aurelio Roveredo
Aurelio Roveredo
13 anni fa

Il tuo commento dev’essere approvato

Postato da Aurelio Roveredo il 24 giugno 2010 Comunicazione, agli interessati e a tutti i malati di SLA (Sclerosi Laterale Amiotrofica) In riferimento alla corsa”Corro Ancora Contro La Sla”di Michele Roveredo “Ultramaratoneta” avendo la mamma ammalata di sla dal 2003, ha ideato, in collaborazione con l’ASLA di Veggiano Padova, una corsa di 920 km a piedi,di corsa in i6 giorni, da Montereale Valcellina (PN) a Napoli, dal 12 al 27 giugno 2010, seguito da un team di 5 persone con un camper e un fuoristrada con strumentazione telematica, per seguire constantemente l’atleta e trasmettere in diretta in internet l’evento.Oggi Michele ha terminato la 13°tappa, da Fiumicino a Anzio,domani25giugno partenza da ANZIO a TERRACINA
63 km circa. Chi è interessato all’evento può seguirlo in diretta in internet collegandosi al sito http://www.livestream.com/controlasla
Domenica 27 giugno arriverà a NAPOLI con obbiettivo portare il suo pensiero a San Gennaro.
Sperando sempre che l’Onorevole Pier Ferdinando Casini trovi il tempo di leggere questa mia Mail, nell’ocasione,assieme a mia moglie,mando un saluto di speranza e di fiducia nella ricerca, a tutti i malati di SLA e ai loro famigliari.
Sicuro in una vostra comprensione e un ringraziamento a mio figlio Michele per quello che stà facendo per sua mamma e per tutti gli ammalati di SLA.
Con affetto, AURELIO ROVEREDO

Rosario
Rosario
13 anni fa

Caro Onorevole Pier Ferdinando Casini, Le dico Caro perchè ero presente difronte a Lei quando parlava in piazza e Le sono grato per il suo intervento alla Camera che ho seguito, sono un ammalato SlA da due anni e come ho avuto modo di dirle alla manifestazione SLA, questa è una patologia che distrugge la vita rapidamentee e inesorabilmente, toglie le forze per vivere, ero appena 2 anni fa responsabile del personale di una famosa azienda metalmeccanica, adesso a casa assistito da mia moglie e da una badante , ed ecco il punto, ho letto in questi giorni di un emendamento alla manovra finanziaria dell’On.Tancredi che lega l’assegno di accompagnamento dei disabili gravi ( euro 460) al reddito, per redditi al di sopra di euro 7500 ne taglia in percentuale fino ad eliminarlo, il mio attuale reddito è di circa 20.000 euro l’anno e siamo una famiglia di 6 persone di cui 2 universiatri e 2 studenti, ritorno alla badante che mi costa euro 1.200 mensili, i miei familiari mi aiutano economicamente, ma questa eventuale ulteriore scure sui disabili gravi per me sarebbe un dramma, sono fiducioso della sua sensibilita’ e della ferrea opposizione che fara’ alla Camera sulla manovra affinchè non colpisca i disabili gravi ( quelli veri), la seguo sempre con fiducia, non mi deluda, il mio tempo è breve……….

Gianluca Attanasio Campione di Nuoto Paralimpico
Gianluca Attanasio Campione di Nuoto Paralimpico
13 anni fa

Carissimi amici, torno ora da molti impegni agonistici che mi hanno visto come protagonista per lo sport Disabili, Felice di essere tra i Fondisti più Forti d’Europa, da lontano ho avuto via mail i contatti con la Segreteria del Presidente Casini, il quale ho incontrato a Roma e successivamente a Todi dove mi ha dato la possibilità di parlare, cosa mai accaduta prima per un disabile. Ho seguito l’intervento del Presidente sulla SLI, sinceramente apprezzo molto lo sforzo che lui sta cercando di fare anche presenziando in una piazza con poche persone, di solito i politici non vanno da nessuna parte se non ci sono meno di 1000 persone, invece LUI NO, come dire, ha dimostrato, a me, credo dovrebbe a tutti voi, che la politica, quella del vertice deve essere vicina a chi soffre, deve farsi portavoce delle istanze dei cittadini. Io, ora che sono un poi piu libero spero di poter iniziare a sottoporre al Presidente una serie di iniziative utili a tutti noi che non abbiamo molta voce in capitolo, sono convinto che lui se ne farà carico.
Io, sono uno di quelli che non ha peli sulla lingua, ho girato molto, per il ruolo sportivo che ricopro a livello nazionale, ho incontrato tutti, un atto doveroso, ma devo dire e ne sono buon testimone che Casini mi ha ascoltato, e mi ha dato la possibilità di rappresentare le mie idee, ma non in privato, bensì davanti ad una platea di politici di grande spessore, che possono e devono farsi portavoce delle nostre sacrosante esigenze.
Una grande occasione che non ho sprecato, basta vedere su Youtube il mio Video di Todi, li sentirete le mie parole e la verità dei fatti.
Quindi, io Plaudo a questa iniziativa importante, perchè la SLI conta centinaia di migliaia di famiglie in tutta Italia, persone che lottano contro questa malattia, persone intelligenti, e famiglie che devono essere ascoltate, io… farò la mia parte, da sportivo nazionale per tutti, senza mai stancarmi. Gianluca Attanasio Pluri Campione Italiano di Nuoto Paralimpico, Record Italiano Assoluto nella 5km in Acque Libere Categoria S09, Accesso ai Tempi Limite dei Mondiali di Olanda. Sono presente su Facebook e la mia mail è: mee_tic@live.it

Francesco Conti
Francesco Conti
13 anni fa

Gli assegni di cura farebbero risparmiare e migliorerebbero la vita delle persone
(di Francesco Conti)
Tramite un recente provvedimento, la Regione Toscana ha deciso di erogare un assegno di cura mensile alle persone affette da sclerosi laterale amiotrofica, per favorirne la permanenza a domicilio. Un provvedimento certo giusto, di cui si auspica una rapida attuazione. Ma per le altre migliaia di persone non autosufficienti della Regione? Secondo chi si occupa da anni di un parente non autosufficiente, con tutte le difficoltà quotidiane comuni alle famiglie in cui vi siano persone con gravi disabilità, il provvedimento andrebbe sicuramente esteso, realizzando risparmi notevoli e migliorando la qualità della vita delle persone coinvolte.
La Regione Toscana ha recentemente deliberato l’erogazione di un assegno di cura [fino a 1.500 euro al mese. Se ne legga cliccando qui, N.d.R.] a favore delle famiglie che si occupano direttamente dei propri congiunti malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA). Scelta giusta e mi auguro di rapida attuazione, ma tutti gli altri? Le decine di migliaia di persone non autosufficienti della Toscana, sia anziane che giovani, sono forse meno degne di tutela? Ovviamente la risposta è no! Ma evidentemente la Regione Toscana non condivide.

L’assegno di cura è uno strumento di supporto alle famiglie che ospitano persone non autonome e che consente di conseguire il benessere della persona con disabilità, oltre che risparmi straordinari per lo Stato e la Regione.
Nelle strutture di ricovero e di cura, i costi per un non autosufficiente in condizioni di media gravità sfiorano i 2.500 euro mensili, con la Regione che contribuisce in media con 1.400-1.500 euro al mese. Un assegno di cura di 500 euro – in aggiunta all’indennità d’accompagnamento – potrebbe riuscire dunque a ottenere l’obiettivo dell’assistenza al proprio domicilio, svolta a prescindere dal supporto di una badante. Da notare che altre Regioni offrono alle famiglie cifre che variano dai 1.800 euro al mese della Provincia Autonoma di Trento ai 550 dell’Emilia Romagna, del Veneto e della Puglia, ma l’elenco potrebbe continuare. La Regione Umbria, invece, ha addirittura abrogato recentemente la legge sull’assegno di cura, dimenticando le stesse persone malate di SLA, forse temendo di creare un precedente… La Toscana medesima ha escluso l’assegno di cura tra gli strumenti di supporto delle persone con disabilità e delle loro famiglie, dal momento che la legge regionale istitutiva del Fondo per la Non Autosufficienza non ne fa menzione.

Auspichiamo pertanto che l’intervento in Toscana a favore dei malati di SLA rappresenti un precedente significativo anche per altre Regioni del Centro Italia, come l’Umbria e le Marche. Realizzare risparmi e migliorare la qualità della vita di una persona non autosufficiente sono due obiettivi pienamente conseguibili e l’assegno di cura è lo strumento più idoneo, anche perché “rinchiudere” le persone con disabilità – sia giovani che anziane – in residenze e ospizi incide negativamente anche sull’aspettativa di vita.
L’assegno di cura(legge 328 del 2000)da non confondersi con l’indennità d’accompagnamento !
Forma di assistenza indiretta – ovvero erogazione in denaro con cui il Cittadino può gestire la propria assistenza – l’assegno di cura è spesso legato a politiche di sostegno alla domiciliarità e alla non autosufficienza, cioè basate sulla volontà di mantenere presso la propria abitazione persone, frequentemente anziane, assistite da familiari, volontariato o badanti.
I contributi vengono erogati in virtù di un’accertata non autosufficienza e le Regioni che adottano questa misura ne fissano anche le modalità di accesso.

Martina S.
Martina S.
13 anni fa

LA REGIONE UMBRIA E LA REGIONE TOSCANA SI OSTINANO ANCORA A NON RICONOSCERE AI DISABILI GRAVI E ALLE FAMIGLIE CHE SI OCCUPANO DELLA LORO ASSISTENZA NESSUN TIPO DI SUPPORTO ECONOMICO.
L’ASSEGNO DI CURA, TUTTORA IN USO IN MOLTE REGIONE DEL NORD E SUD ITALIA, RAPPRESENTA UNO STRUMENTO PIU’ CHE IDONEO PER COPRIRE ALMENO IN PARTE LE NECESSITA’DEI PROPRI CARI CHE VIVONO IN CONDIZIONI DI GRAVE HANDICAP.
NON A CASO LA REGOLARIZZAZIONE DELLE BADANTI IN UMBRIA ,TOSCANA E MARCHE SI E’ RIVELATA UN VERO FLOP !.
MOLTE DELLE FAMIGLIE CHE OSPITANO PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI NON HANNO CERTO I MEZZI PER PAGARE TRA 1200-1400 EURO AL MESE.
INOLTRE CHI ASSISTE CONGIUNTI NON AUTONOMI HA OVVIAMENTE ULTERIORI DIFFICOLTA’ A CONSEGUIRE UN REDDITO.
TUTTO CIO’ FAVORISCE LA CONDIZIONE ESTREMA DI RICORRERE A RESIDENZE, CASE FAMIGLIA O OSPIZI CON CONSEGUENTE DECADIMENTO DELLA QUALITA’ DI VITA DELLA PERSONA NON AUTONOMA ,SIA DISABILE GIOVANE CHE ANZIANO NON AUTOSUFFICENTE .
ACCOMPAGNARE LE FAMIGLIE CON ADEGUATI SERVIZI DOMICILIARI E ASSEGNO DI CURA COMPORTA RISPARMI DEI COSTI SIA PER LO STATO CHE PER LE AMMINISTRAZIONI LOCALI .
LE INTEGRAZIONI DELLE RETTE DELLE RESIDENZE PER CIASCUN SINGOLO UTENTE SONO BEN PIU’ ONEROSE CHE UN ASSEGNO DI CURA CORRISPOSTO AL NUCLEO FAMILIARE.
VI SONO REGIONI CHE PUR DI FAVORIRE L’EMERSIONE DEL “BADANTATO” IN NERO, OFFRONO UN CIFRA, PER CHI HA UN CERTO LIVELLO DI ISEE ,FINALIZZATA ALLA COPERTURA DEGLI ONERI PREVIDENZIALI E INAIL.

A.M.
A.M.
13 anni fa

L’Umbria, la Toscana,la Campania e la Calabria si ostinano ancora a non riconoscere ai disabili gravi e alle famiglie che si occupano della loro assistenza nessun tipo di supporto economico. Solo la Toscana prevede un esiguo contributo badante di appena 150-200 euro al mese!
L’assegno di cura, previsto dalla legge di riforma del settore sociale 328/2000, tuttora in uso in molte regione del nord e sud italia, rappresenta uno strumento piu’ che idoneo per coprire almeno in parte le necessita’dei propri cari che vivono in condizioni di grave handicap. Non a caso l’ultimo tentativo di regolarizzazione delle badanti in Umbria e Toscana si e’ rivelata un vero flop!.
Molte delle famiglie che ospitano persone non autosufficienti non hanno certo i mezzi per pagare tra 1200-1400 euro al mese,inoltre chi assiste congiunti non autonomi ha ovviamente ulteriori difficolta’ a conseguire un reddito.
Tutto cio’ favorisce la condizione estrema di ricorrere a residenze, case famiglia o ospizi con conseguente decadimento della qualita’ di vita della persona non autonoma,sia disabile giovane che anziano non autosufficente.
Accompagnare le famiglie con adeguati servizi domiciliari e assegni di cura comporta risparmi dei costi sia per lo stato che per le amministrazioni locali.
Le integrazioni delle rette delle residenze per ciascun singolo utente sono ben piu’ onerose che un assegno di cura corrisposto al nucleo familiare e per legge, queste integrazioni, sono comunque dovute anche se il ricoverato ha un patrimonio di milioni di euro !e’ scandaloso!
Vi sono regioni che pur di favorire l’emersione del “badantato” in nero, offrono un cifra, per chi ha un certo livello di reddito Isee, finalizzata alla copertura degli oneri previdenziali e Inail delle badanti medesime.



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