postato il 16 Maggio 2012 | in "Politica"

Crisi: non è il momento del populismo

Catastrofe dietro l’angolo e la Grecia lo dimostra

Al di là del mare, dietro l’angolo, c’è la catastrofe e lo dimostra il fatto che ieri dalle banche greche è stato ritirato un miliardo di euro. Le file dei greci davanti alle banche devono far riflettere anche in Italia, perché in quel Paese la catastrofe è dipesa dalla litigiosità e dagli errori di chi non ha saputo intraprendere le giuste strade. In Italia non servono le false rassicurazioni, non è il momento del populismo e le scelte dolorose e difficili del governo Monti sono l’unico modo per evitare lo spettro della Grecia. Non si può scherzare, la politica mostri lo stesso senso di responsabilità che ha avuto al momento della costituzione del governo.

Pier Ferdinando

7 Commenti
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Giuseppino
Giuseppino
11 anni fa

Ti devi preoccupare dell’Italia e non della Grecia.

Manuel
Manuel
11 anni fa

Si sbaglia di grosso on.Casini, sono proprio le scelte di Monti quelle che ci stanno facendo avvicinare sempre più allo spettro della grecia.Aumentare la tassazione come ha fatto questo governo in un paese dove il prelievo fiscale è già a livelli insostenibili e non toccare la folle spesa pubblica è semplicemente da irresponsabili.Di più, inasprire gli studi di settore (strumento liberticida degno di uno stato totalitario) in un momento di gravissima crisi economica in cui i fatturati delle imprese stanno cadendo a picco significa dare il colpo di grazia definitivo al sistema delle PMI che come lei ben sa (o almeno dovrebbe sapere) è quello che garantisce oltre il 90% dell’occupazione in italia e che rapresenta l’asse portante su cui si regge tutto il sistema economico del nostro paese (cioè se crollano le PMI,crolla tutto il sistema italia).
Comunque che Monti come premier sia del tutto inadeguato o addirittura dannoso lo dice anche l’on.Antonio Martino,ex ministro della difesa e allievo del premio nobel Milton Freedman,il quale afferma: “principio del pareggio è regola sacrosanta quando le pubbliche spese non superano il 10% del reddito nazionale (come al tempo di Minghetti) o si aggirano sul 30% (come all’epoca di Einaudi e Vanoni) ma, quando il rapporto della spesa pubblica sul reddito nazionale supera il 52% come adesso, il perseguimento del pareggio realizzato tentando di fare aumentare le entrate è semplicemente demenziale e ha conseguenze potenzialmente disastrose….
Pareggiare il bilancio significa pretendere di prelevare con i tributi il 52% del reddito al contribuente medio; quanto dovrebbero sborsare coloro che hanno redditi superiori alla media, il 60 o 70 per cento, e le imprese il 90 o più percento? Solo un folle può credere che la crescita sia possibile in queste condizioni”.

Francesco
Francesco
11 anni fa

Bravo Presidente, dimostrate senso di responsabilità, e per essere credibili cominciate a dare voi per primi il buon esempio, tagliando seriamente il finanziamento ai partiti (veramente il referendum, per quel che vale la volontà degli italiani, lo aveva eliminato) e restituendo ciò che avete incassato e non avete ancora speso. Tagliate gli stipendi e gli incentivi, dei manager e funzionari della P.A., raccomandati e protetti dai partiti, e che sono il bubbone della corruzione e degli sprechi in Italia. Varate seri provvedimenti anticorruzione, chi è condannato per corruzione deve essere licenziato, e non promosso! Togliete la pesante zavorra della spesa pubblica dalle spalle dell’economia sana del paese, che è costretta a finanziarla con una pressione fiscale sempre più crescente, e liberalizzate per davvero il mercato del lavoro. Tutti devono guadagnare per quanto lavorano e producono, ora avviene il contrario, chi fà più danni viene premiato!
Se la gente vedrà che la politica agisce in questa direzione, forse un pò di credibilità la recuperate, altrimenti se continuerete a dare lo spettacolo degli ultimi giorni, dovrà aspettare le urne per liberarsi!

anna giunchi
11 anni fa

Condivido il pensiero di Francesco…una politica che dà il buon esempio è un ottimo punto di partenza. I cittadini hanno bisogno di sentirvi vicini. Per quanto riguarda la Grecia…se uscisse dall’Euro sarebbe un bel problema anche per nazioni deboli come Italia e Spagna…siamo ad un passo dal baratro, purtroppo, e mai come ora ci vuole compattezza politica a sostegno del Governo Monti.

Manuel
Manuel
11 anni fa

@anna giunchi

Al baratro ci arriveremo continuando a sostenere questo sciagurato governo.Monti ha fallito e se ne deve andare il prima possibile se non vogliamo che la situazione arrivi a un punto di non ritorno.

mario
mario
11 anni fa

Assecondare il Presidente Monti credo che faccia male più a lei che al paese,al momento. Il tempo è galantuomo.

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
11 anni fa

Adesso è il momento delle scelte dolorose e difficili per i ricchi, è l’ultima chance di Monti, sennò cadrà prima dell’autunno.



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