Coltivare la speranza per non essere vinti dal pessimismo
In un Italia, alle prese con lo squallido teatrino della politica, cosi almeno viene ancora chiamata, di fronte a una scena dominata spesso da gossip e volgarità che genera disaffezione nella maggioranza dei giovani, è urgente una inversione di tendenza e di marcia, è urgente puntare a un vero e duraturo rinnovamento politico, basato su un forte recupero di legalità e moralità.
Parliamo di una politica assente sia dai palazzi a livello di grande disegno politico, volto a realizzare il bene integrale di ogni cittadino e sia a livello di base, per la mancanza di partecipazione di interesse da parte dei cittadini, i quali si persuadono sempre più che non possono influire sul buon andamento della cosa pubblica.
Lo scenario che si presenta davanti agli occhi è quello di una fuga dall’impegno sociopolitico da parte di tanta gente, i giovani non credono alla politica corrente, dove prevalgono le baruffe personalistiche e si dimentica il senso vero dell’impegno politico, la passione per la polis, per l’Altro, per la vita della città e della nazione. I giovani, vedono la politica con occhi completamente diversi rispetto ai propri genitori e ai fratelli maggiori. Non usano la lente dell’ideologia e si sono resi conto che le logiche clientelari hanno sempre meno potere di indirizzare positivamente le loro vite.
Sono dunque più sensibili e ricettivi rispetto a messaggi politici che sappiano veicolare progetti concreti, che parlino di lavoro, di formazione e di ambiente e che li mettano in condizione di affrontare con consapevole speranza le sfide che una società in rapido mutamento pone loro.
Le giovani generazioni sono molto meglio dell’immagine stereotipata che ne abbiamo. E sapranno riavvicinarsi alla politica quando quest’ultima saprà offrire loro proposte concrete, uomini con la faccia pulita che mettano la propria esperienza al servizio dell’Altro con progetti chiari e realizzabili, capaci di promuovere prospettive di vita oneste e dignitose.
Chiediamo a questo punto a tutti i rappresentanti della politica italiana, quali esempi di moralità e di legalità possono essere proposti, se avviene, molto spesso, che, ad esempio, personaggi politici, condannati in primo grado per corruzione, per favoreggiamento alla mafia e illegalità varie, festeggiano, con arroganza, le sentenze come se avessero ricevuto un gran premio, e non solo non abbandonano l’attività politica, ma dopo aver lasciato un prestigioso incarico (per dimissioni quasi forzate per le pressioni di molta parte dell’opinione pubblica), ne ricevono un altro, magari più prestigioso.
Abbiamo bisogno di tutti voi ragazzi, per promuovere laboratori e osservatori sparsi in modo capillare sul territorio in cui si possa attuare un attento discernimento sulla vita sociale, incidendo così sulla prassi politica e operando in favore del bene comune. Per bene comune non si può intendere qualcosa di astratto, quanto piuttosto qualcosa di concretizzato di volta in volta nelle diverse mutevoli circostanze socioculturali, economiche e politiche, e che guarda alle future generazioni in un’ottica di solidarietà e comunione di progetti.
Di fronte alla crisi attuale della nostra società che, come sosteneva Giorgio La Pira, è piuttosto “una crisi di attesa” di una stagione migliore, occorre coltivare la speranza per non essere vinti dal pessimismo.
“Riceviamo e pubblichiamo” di Daniele Coloca
Bravo Daniele!
E proprio sul sito di Casini vieni a scrivere queste cose? Lui che sta pappa e ciccia con Cuffaro… Ennamo 🙂
Ho letto il tuo articolo appello,mi è piaciuto anche se poi non è tutto cosi facilmente declinabile in fatti. Sia per la mafia che c è nei partiti (vi è solo l’imbarazzo della scelta),sia perchè alle gente non interessano ne le convergenze ne le alleanze.Non so se in Belgio,prendi qualche canale italiano,credimi se fai zapping,oltre Clooney e la Canalis,senti pure tale Bertolaso:’A Napoli c’è qualcosa che non torna’. Buongiorno Bertolaso!!! o vogliamo parlare di Profumo,con una buonauscita di 40 milioni di euro? roba che neanche se rinasci due volte o tutto il Molise fatturano cosi. Poi ci vengono a fare la morale che si lavora in nero.L’unica cosa che credo sia normale..è sentirsi smarriti.. e basiti.
http://networkedblogs.com/8198t
CONCORDO infatti la politica DEVE essere una VOCAZIONE non una vincita all’enalotto.
Paga base da Operai sui mille,o massimo duemila euro,nessun autista,perchè se non sono cerebrolesi possono guidare da soli,oppure incentivare la mobilità sostenibile con la bici o l’autobus.
e vedi che gente come la Zanicchi & co. non ce ne sarebbe in “politica”!
ah e chi SBAGLIA … PAGA, così come accade a noi comuni mortali.E questo per
tutti : ministri , sindaci , assessori , deputati ecc… e rimborsi spese solo con fattura ed entro un certo limite e giustificato scritto da impegni di ruolo …. e vedi quanti tornano ” al paesello ” !!!!!!”.
Alessandro Valesi dalla Brianza