postato il 11 Settembre 2011 | in "Giovani, In evidenza, Politica, Riceviamo e pubblichiamo"

Cambiare? I giovani ne hanno la forza

“Riceviamo e pubblichiamo” di Stefano Barbero

Sta per chiudersi l’edizione 2011 della festa nazionale dell’UDC, un evento che forse definire festa è un po’ riduttivo, così pieno di incontri e dibattiti, di riflessioni e scambi di idee. Ma a pensarci bene perché non dovremmo festeggiare? Il parco Fucoli è stracolmo di gente entusiasta che ha ancora voglia di credere nelle qualità di una buona politica che nonostante i cattivi esempi (purtroppo la maggioranza) riesce ancora a far parlare bene della categoria.

Potrebbero bollarci tutti per ingenui, o illusi, ma la verità è un’altra: non ci stiamo ad arrenderci allo sconforto e non ci stiamo ad accettare in modo rassegnato lo stato delle cose. Abbiamo un desiderio, che è una volontà: essere protagonisti del cambiamento. Siamo animati da una convinzione: la politica siamo noi, la facciamo con la nostra vita  quotidiana, con il nostro interesse.

E se la politica siamo noi, abbiamo tutte le carte in regola per costruire nuovi orizzonti che partano dalla partecipazione, dalle proposte e dalla condivisione. Noi siamo pronti, e lo abbiamo già dimostrato. Quanto ancora i giovani, ma non solo i giovani, dovranno subire le decisioni di una classe politica che non dà le risposte che attendono? E’ tempo di chiudere con i discorsi vuoti, i proclami, gli slogan. Si vuole investire sui giovani, che sono la linfa della politica? Allora il modo di agire, la soluzione, la “formula magica” c’è: i partiti, tutti, investano con convinzione nelle nuove generazioni, valorizzino questo capitale umano preziosissimo, coltivino la sana politica che non ha familiarità con il potere e le poltrone. Solo così si potrà attuare il tanto agognato rinnovamento. Noi crediamo nella reale volontà di Casini di svecchiare, anche e soprattutto nelle idee e nell’approccio alle problematiche, non solo nell’età anagrafica. E poi, chiaramente, il cambiamento non lo può fare solo una parte, c’è bisogno di un’intesa cruciale: di mezzo c’è il futuro, non buttiamo via questa irripetibile occasione.

Che Chianciano 2011 sia ricordata come la festa dei giovani.

2 Commenti
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Francesco
Francesco
13 anni fa

Sinceramente non credo, nonostante tutta la buonafede e volontà di pochi, che si possa cambiare il modo di ragionare di troppi.
Ho visto ex-giovani farsi portabandiera del cambiamento contro il potere politico esistente, salvo poi, una volta raggiunte quelle posizioni di potere, diventare i peggiori tiranni!
Forse, solo delle regole di partito anti-casta, potrebbero limitare queste deleterie derive, così come la costituzione che funge da ultima barriera alle derive dittatoriali.

citoyenne
citoyenne
13 anni fa

Buongiorno
Che gioia, nel leggere questo grande entusiasmo!
Che tristezza, nell’essere cosciente dell’inutilità delle ideologie portate avanti da chi sfrutta il vostro entusiasmo per fini personali!
Lo so che in Italia i vari leader dei partiti continueranno ancora a lungo a blaterare sui giovani, su quanto siano importanti, che il partito ha bisogno della loro linfa vitale….. Ecco le parole magiche “il partito” e “linfa vitale”…. sappiatelo, se già non ne foste a conoscenza, i leader sono solo dei dracula, succhiano il sangue delle giovani generazioni per continuare a sopravvivere loro stessi. Voi non sarete mai il cuore del partito, siete solo e soltanto un bacino di voti affinchè loro possano sopravvivere.
Se i vari leader volessero veramente bene alle generazioni che spingono per farsi avanti, sarebbero loro stessi a mettersi da parte, sarebbero loro stessi a promuovere leggi elettorali che facciano spazio ai giovani, sarebbero loro stessi a promuovere leggi che prevedano non più di due legislature per gli eletti… e invece ha ragione Grillo (pur essendo molto discutibile nella sua teatralità), sono cozze, restano abbarbicati alle loro poltrone perchè ormai vittime di quella droga che è il potere, e restano abbarbicati ai giovani e meno giovani solo per succhiare un po’ di linfa vitale!
Se non cercherete di fare scomparire la vecchia nomenclatura dei partiti e dei leader, la vostra possibilità di farvi avanti, di far vedere quanto di più valete, l’avrete solo quando ognuno di loro scomparirà per “cause naturali”.
Una citoyenne



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