Tutti i post della categoria: Immigrazione

«Sbagliato boicottare le leggi. Così i sindaci aiutano Salvini»

postato il 6 Gennaio 2019

Alle Europee uniamo i partiti anti sovranisti

L’intervista di Antonella Coppari pubblicata su QN

Presidente Casini, tra i sindaci e Salvini da che parte sta?
«Dalla parte delle persone serie. Quelle che non fanno propaganda, ma hanno il senso delle Istituzioni. Se l’opposizione pensa di essere credibile organizzando un boicottaggio delle leggi dello Stato sbaglia: sta solo facendo a Salvini un grande favore».
Perché?
«Le leggi si rispettano anche se non piacciono. Nessun esponente politico, specie quelli istituzionali, può valicare questo confine». [Continua a leggere]

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Navi in Africa, una svolta

postato il 28 Luglio 2017

«Le Ong ribelli non sbarcheranno più migranti nei nostri porti»

L’intervista di Lorenzo Bianchi pubblicata su QN

Navi italiane a ridosso della costa libica. E’ un blocco navale?
«No, si tratta – smentisce con forza il presidente della commissione Esteri del Senato Pier Ferdinando Casini – di assistere la Guardia Costiera libica. Per la prima volta noi siamo autorizzati su richiesta del governo Sarraj a entrare nelle acque territoriali per svolgere l ‘azione di contrasto che la Guardia Costiera locale non riesce a fare cercando di respingere i trafficanti di persone. Con la nostra assistenza potrà infliggere di fatto un serio colpo alle loro attività».

Si frenerà il flusso dei migranti?
«Ora l’Italia affronta la questione libica con una strategia complessiva. C’è stato un ottimo lavoro di squadra. Sarebbe stato splendido però che il presidente francese Emmanuel Macron avesse veramente realizzato il capolavoro».

Invece?
«Al rientro in Libia Haftar (il generale che di fatto controlla la Cirenaica ndr) ha detto che Sarraj (il premier del Governo di unità nazionale appoggiato dall Onu ndr) è un fanfarone, un fantoccio e che non controlla nulla. E’ la risposta più efficace a chi riteneva che l Italia fosse stata espropriata e che si fosse realizzato il miracolo di Parigi».

Adesso Macron annuncia che il suo Paese farà in Libia centri hotspot per i richiedenti asilo politico “con o senza l’Unione Europea”
«Per noi tutto quello che contribuisce a infliggere colpi ai trafficanti di esseri umani o a bloccare questo esodo incontrollato è un fatto positivo. Comunque mi sembra che le stesse smentite francesi dimostrino che non hanno le idee così chiare». [Continua a leggere]

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Aprire le porte ai migranti un dovere morale e pure convenienza

postato il 9 Maggio 2016

casiniL’intervista di Osvaldo Baldacci a Pierferdinando Casini pubblicata su Il Giornale di Sicilia.

II Papa latinoamericano e il presidente statunitense gridano agli europei smarriti che serve più Europa, e hanno ragione. Chi fa demagogia in Italia dovrebbe capire che se l’Europa si dissolvesse l’Italia rischierebbe di diventare un enorme campo profughi per migranti, chiusa dai muri. Un’Europa forte, con valori chiari, è un elemento imprescindibile del nostro futuro. Ne è convinto Pierferdinando Casini, presidente della Commissione Esteri del Senato.

Presidente, venerdì tutta la leadership europea era riunita in Vaticano per consegnare il Premio Carlo Magno a Papa Francesco, il quale ha rivolto parole alte ma anche incandescenti. Che ne pensa?
«Il Papa coglie il terribile vuoto di leadership che c’è in Europa e lo colma in un’epoca in cui gli stessi leader europei sembrano alla ricerca di una fonte d’ispirazione che hanno perso. È simbolica la consegna del premio al pontefice da parte di tutta Europa che va a cercare conforto dalle parole del Papa. D’altro canto già Giovanni Paolo II è stato un gigante della nostra epoca in Europa, ma comunque il più grande tra altri giganti, come Helmuth Kohl e Mitterrand, e c’erano anche personalità come Andreotti e Ciampi. Oggi invece a parte la figura della Merkel appare solo un deserto».
Il Papa parla anche da capo della Chiesa, dopo che l’Europa ha rifiutato di riconoscere le proprie radici cristiane.
«Per un malinteso senso del multiculturalismo ci si rifiutò di inserire nella costituzione poi bocciata il richiamo alle radici cristiane. Quello è stato un errore capitale, la proiezione di una illusione grande come una casa, cioè che in nome dell’accoglienza noi dobbiamo abdicare alle nostre bandiere. Pensare che per accogliere altri dobbiamo essere privi di identità è follia. Anzi, solo la consapevolezza della nostra identità, solo se sappiamo chi siamo, da dove veniamo e dove andiamo possiamo accogliere gli altri, tanto più se questi hanno un’identità forte come quella islamica».
Quindi cosa dobbiamo fare secondo lei?
«Occorre una grande semina dei nostri valori, che è il presupposto per accogliere. Inoltre quando accogliamo dobbiamo avere chiari dei valori indisponibili, punti dai quali non si recedere: ad esempio la parità delle donne, la tutela dei minori, la libertà religiosa. D’altro canto vorrei aggiungere che c’è chi fa la battaglia contro le moschee, ma io invece preferisco le moschee agli scantinati dove si trovano ammassate centinaia di persone senza alcun controllo e che magari vengono trasformati in luoghi di propaganda. Nelle moschee invece ci possono e ci devono essere verifiche, controlli delle autorità, sermoni in italiano».
Accogliere è anche un problema di gestione delle risorse…
«Accogliere è un’esigenza non solo morale ma anche economica, gli indici demografici sono un dato da cui non possiamo scappare, con la denatalità dell’Europa e la grande crescita dei Paesi alle nostre porte. Bisogna scegliere tra integrazione o invasione».
In Italia i sentimenti di ostilità all’Europa e all’immigrazione sembrano crescere. [Continua a leggere]

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Migranti: demagogia Lega non risolve problemi

postato il 17 Agosto 2015

Pier Ferdinando CasiniMi sembra che stiamo assistendo a un’estate di stupidari collettivi. Salvini sta facendo demagogia, ma con lui non si risolverebbe uno solo dei problemi dell’immigrazione. D’altronde la Lega ha già gestito il ministero dell’Interno e i problemi sono rimasti uguali. Troppo complessi per semplificazioni inutili.
Papa Francesco, la Conferenza episcopale italiana, i preti, i vescovi fanno il loro lavoro; curano le anime di tutti noi dicendoci anche le cose sgradite. Quando la politica vuole sindacare la libertà della Chiesa arriva sempre su un terreno che non è certo produttivo.

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Mare Nostrum: uscire dall’emergenza e coinvolgere Ue e Onu

postato il 12 Giugno 2014

L’intervento in Aula al Senato di Pier Ferdinando Casini durante il dibattito sull’operazione Mare Nostrum

Pier Ferdinando CasiniSignora Presidente,
ieri ho illustrato la mozione Zanda ed altri e credo di aver soffermato abbastanza diffusamente la mia attenzione, e spero quella dei colleghi, sull’idea che sottende la nostra mozione.

Innanzi tutto il Governo ha detto di superare la logica emergenziale, di superare l’operazione Mare nostrum, perché l’eccezione non può diventare la normalità. Uno strumento d’emergenza di cui siamo onorati, perché ha salvato migliaia di essere umani disperati, non può essere trasformato però in normalità. Mare nostrum è stato uno strumento emergenziale. Tra l’altro sono grato al ministro Mauro, che ha ricevuto ingiusti attacchi in questo dibattito, per aver ideato uno strumento che ha consentito di salvare vite umane, ma che resta uno strumento emergenziale.

Oggi c’è la necessità di uscire dall’emergenza, di internazionalizzare il problema coinvolgendo Europa e Nazioni Unite. Questa è la linea del Governo, questo è l’indirizzo che il Parlamento dà al Governo. Il Parlamento non critica il Governo, perché sarebbe ingeneroso e ingiusto. Peraltro non è questo Governo ma il precedente ad aver ideato e realizzato Mare nostrum. Il Parlamento ritiene che il Governo abbia fatto un buon lavoro, abbia salvato migliaia di disperati da una morte sicura; adesso però occorre coinvolgere Europa e Nazioni Unite, perché Mare nostrum è uno strumento di emergenza che non può diventare normalità. [Continua a leggere]

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Ricordare impegno di Tremaglia su voto italiani all’estero

postato il 1 Febbraio 2012


Pier Ferdinando Casini ricorda Mirko Tremaglia: ha amato l’Italia, la sua storia, la sua identità. Ha amato gli italiani, in patria e all’estero. Ha avuto un’ostinazione incredibile nel rivendicare il voto degli italiani all’estero. Oggi c’è la necessità di far sentire a tanti che nascono e studiano in Italia un comune destino, coinvolgerli in una comune identità di appartenenza al nostro Paese.

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Chi nasce in Italia sia italiano

postato il 14 Dicembre 2011

Alla strage dei senegalesi a Firenze un Paese civile risponde con i fatti e non con le parole. Lo sostenevo da Presidente della Camera sei anni fa e non ho cambiato idea: è ora che i bambini nati sul territorio nazionale vengano considerati a tutti gli effetti cittadini italiani (dallo “ius sanguinis” allo “ius soli”).

Pier Ferdinando

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Immigrazione: non è tempo di barricate, la Lega discuta

postato il 23 Novembre 2011

Sono d’accordo con le parole di Napolitano: quello della cittadinanza ai figli degli immigrati è un tema molto serio, che affrontai già da presidente della Camera dicendo che era necessario arrivare allo ius soli.
Quanto all’atteggiamento della Lega, non è tempo di barricate. Mi auguro che, come dichiarato all’atto della fiducia al governo Monti, il Carroccio assuma un atteggiamento costruttivo e sieda attorno a un tavolo a discutere, tenendo in considerazione che l’integrazione va di pari passo con la sicurezza.

Pier Ferdinando

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Immigrati, sì a cittadinanza per i bambini nati in Italia

postato il 6 Giugno 2011

Ius soli è una prospettiva che la nostra società deve avere

L’Italia è malata, è malata di populismo, è malata di xenofobia e di razzismo, e nello steso tempo deve sapere chi è. Il grande tema è l’integrazione necessaria a costruire una società sui valori condivisi di patria e italianità.
Dobbiamo saper trasmettere agli altri il senso di un destino comune, ma anche di un’appartenenza a radici che sono il minimo comune denominatore di un’identità  cristiana del Paese.
In questo senso riteniamo che lo “ius soli” sia certamente la scelta di prospettiva della società italiana: un bambino che nasce in Italia deve avere diritto alla cittadinanza italiana.
Bisogna avere il coraggio di integrare. Il multiculturalismo ha fallito: ecco perché noi parliamo di interculturalismo.

Pier Ferdinando

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Berlusconi dirà che giudici Ue sono comunisti?

postato il 28 Aprile 2011

Fanno demagogia e poi le loro norme vengono bocciate

Aspettiamo solo che Berlusconi ci venga a dire che i giudici europei che hanno bocciato il reato di immigrazione clandestina sono comunisti. Questa presa di posizione del premier ancora non e’ ancora arrivata, ma l’aspettiamo entro sera visto che la maggioranza non trova altro modo di giustificare i pasticci che fa se non individuando nemici riconducibili al Terzo Polo o ai comunisti.
Questa norma è stato bocciata dalla Corte Europea come avevamo previsto. Il governo, essendo in stato confusionale, fa provvedimenti demagogici che puntualmente vengono smentiti.
Questo è indicativo di come si sta procedendo. Così non si puo’ andare avanti.

Pier Ferdinando

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