Tutti i post della categoria: Immigrazione

Immigrazione, Berlusconi venga in Aula

postato il 12 Aprile 2011

Berlusconi venga a riferire sulla linea di politica internazionale che il governo ha deciso di adottare. Si faccia un dibattito in Parlamento sull’Europa, perché abbiamo sentito troppe voci discordanti. Spiegare quello che sta succedendo dopo le dichiarazioni surreali di ieri sarebbe un fatto di dignità e serietà del Parlamento e dell’intero governo.

Pier Ferdinando

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Immigrazione, ultimatum di Berlusconi? Non è credibile

postato il 11 Aprile 2011

Sull’immigrazione ci vorrebbe un fronte comune in Europa. Non c’è certo bisogno di ultimatum, soprattutto se non si ha credibilità per farlo, e la credibilità di Berlusconi è sotto gli occhi di tutti.
Dobbiamo invece fare quello che ha detto il Presidente della Repubblica, e cioè chiedere una corresponsabilità all’Europa con la serenità di chi non cambia opinione ogni giorno.

Pier Ferdinando

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Perchè la politica leghista ha fallito miseramente

postato il 11 Aprile 2011

Come tramutare 25mila immigrati in un problema

Come mai la base della Lega Nord negli ultimi tempi si dimostra così delusa ed insofferente nei confronti dei vertici? Come mai, questo partito che per anni è stato descritto come “l’unico veramente capace di parlare alla gente”, da oramai diverso tempo perde appeal nei confronti del suo elettorato? Cosa di rovinoso è alla fine emerso nella politica del Carroccio e, in generale, da questa pseudo destra di stirpe berlusconaina? La spiegazione potrebbe essere molto più semplice di quanto si possa credere: nel mondo globalizzato e frenetico, per via paradossale, ciò di cui si ha meno bisogno per comprendere la realtà e gli intrecci socio-antropologici è proprio il tanto abusato pregiudizio; ovvero quella scorciatoia di pensiero che permette di incasellare la maggiorparte di avvenimenti e comportamenti umani in una schiera di etichette precise e “recitanti”.
Un tipo di ragionamento che si basa sull’automatismo delle valutazioni e sull’utilizzo sistematico e perpetuo degli stereotipi, infatti, non è assolutamente in grado di soddisfare i bisogni del tessuto sociale nel lungo periodo. E’ come un padre che asseconda ogni capriccio dei proprii figli perchè non ha la forza (e le capacità) per educarli. Poi i figli crescono viziati ed egoisti e si rivoltano contro il genitore che non ha saputo governarli e guidarli verso strade meno lontane dalla felicità.
Proprio perché siamo sempre di più e sempre più “mescolati”, la risposta che un politico serio e lungimirante dovrebbe dare al suo elettorato, dovrebbe allontanarsi il più possibile dalle derive egoistico-razzistoidi e dalle placide spiagge del buonismo. Ciò perchè, nel 2011, in Italia come in ogni altra parte del mondo, occorre accettare il fatto che la società in cui viviamo è infinitamente più complessa ed eterogenea rispetto a quella di 30-40-50 o 100 anni fa.
La realtà nella quale ci barcameniamo con sempre maggior difficoltà è difatti composta da persone e situazioni che possono (devono) essere viste e valutate da una serie quasi infinita di angolazioni. Un tipo di considerazione così semplice (o addirittura banale, se preferite) sfugge però clamorosamente alla maggiorparte dei politici nostrani. Dalla sedicente destra alla sedicente sinistra, si naviga difatti da un estremo all’altro; da un pragmatismo spicciolo, ipermaterialista e miope, ad un buonismo relativista altrettanto semplicistico e per questo limitato e limitante oltre che ipocrita e contraddittorio.
In tal modo, però, non si fa altro che alimentare paure ed assecondare atteggiamenti figli di altre epoche e di altre necessità. Nel nostro paese, in parole povere, si sprecano gli “emotivi” e non si trova traccia alcuna dei programmatici, dei saggi e dei lungimiranti. Si parla alla pancia nell’ossessiva ricerca dell’immediato e nell’atavica e comoda abitudine alla sussistenza. Si vive, insomma, rattoppando e non avendo la pazienza di cucirsi un bell’abito nuovo. Per questo, dopo il fallimento del sogno delle sinistre italiane, ci si avvia al secondo fallimento, forse ancora più clamoroso e “doloroso”, delle cosiddette destre.
La dimostrazione plateale di tale claudicante e cieco andazzo generale, è il clamoroso imbarazzo nel quale  è caduto uno stato che conta oltre 60 milioni di abitanti e che, a causa di una guerra esplosa nel vicino Nordafrica, si ritrova a dover accogliere appena 25.000 immigrati.
Il Carroccio ed il Pdl, dopo aver criticato (ed insulato) l’Unione Europea ad intervalli regolari, invocano ed anzi pretendono un aiuto “dall’alto” per gestire una situazione che, qualunque governo dotato della minima capacità organizzativa e della giusta coesione, potrebbe affrontare senza eccessivi problemi.
Ma senza contrapposizioni e filo spinato intorno agli orticelli, movimenti come la Lega Nord non hanno alcuna ragione di esistere. Senza il delirio protezionista che snobba il resto del mondo salvo quando ci sono in ballo questioni di “danè”, il Senatùr non potrebbe dar da mangiare ai propri elettori. Eppure, proprio coloro che votano per Bossi e company, dovrebbero rendersi conto dell’odiosità intollerabile di una certa filosofia di pensiero e, soprattutto, volendo guarda al proprio portafoglio, della controproduttività della politica made in padania.
E così, in attesa dell’uomo della provvidenza (che al contrario di ciò che sostiene il qualunquistico e modaiolo pensiero serve ora più che mai), l’Italia continua a retrocedere nel ranking mondiale e scivola all’ottavo posto; superata anche dal Brasile e sempre più ripiegata su sé stessa. Per questo, come ripeto sempre ed instancabilmente, i giovani che ancora abitano la penisola non devono fuggire ma combattere; combattere per non lasciare questo paradiso nel quale hanno avuto la fortuna di nascere alla mercee di diavoli che presto o tardi dovranno morire.

Di Germano Milite

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Immigrazione, Italia isolata in Europa

postato il 10 Aprile 2011

Sull’immigrazione non abbiamo una politica, siamo isolati in Europa e le isterie della Lega non hanno certo risolto i problemi, anzi li hanno accentuati.
Confidare oggi nell’Europa dopo aver demolito per anni l’idea che l’Europa politica servisse, questo ha fatto la Lega, credo sia la più grande delle sciocchezze che si potessero fare.

Pier Ferdinando

 

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Governo drammaticamente assente

postato il 9 Aprile 2011

Scossa a Costituzione è solo fumo

La riforma della Costituzione è un’altra delle scosse epocali che Berlusconi vuole dare, cioè fumo, perché l’arrosto non arriva mai. Infatti, i temi veri dell’immigrazione e dell’economia non vengono mai affrontati. Su questo il nostro governo è drammaticamente assente e confuso. Berlusconi si diverte a parlare di tutto, compreso il bunga bunga, ma non delle cose che riguardano gli italiani: le famiglie stanno scivolando nell’area della povertà e la scossa epocale all’economia non si è  vista.

Pier Ferdinando

 

 

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Sull’immigrazione troppi errori del governo e ora siamo soli

postato il 8 Aprile 2011

Dopo tutti gli slogan, le chiacchiere e le promesse, in realtà siamo a zero. La Francia ci chiude le porte, l’Europa, in cui abbiamo una credibilità molto bassa, ci chiude le porte e la Tunisia forse pure. C’e’ da preoccuparsi  anche per lo spirito di solidarietà nazionale e c’e’ da dire, a chi ci ha portato fino a questo punto: ‘Vedete quante sciocchezze avete detto negli anni passati. Oggi davanti ad un problema epocale siamo tutti terribilmente soli’.

Pier Ferdinando

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Le contraddizioni del governo sono figlie degli equivoci di questi anni

postato il 7 Aprile 2011

Le contraddizioni politiche sono figlie degli equivoci politici che il governo ha portato avanti in questi anni.

Dall’elenco dei centri di prima accoglienza si evince che non c’è una regione dell’Italia del Nord. Il problema non è Maroni, ma la contraddizione politica di mettere una parte della nazione contro l’altra. Ci comportiamo con le parti del territorio nazionale, come l’Europa si comporta con noi. I cocci che raccogliamo sono quelli della mancanza di un’Europa politica.

Pier Ferdinando

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Serve chiarezza non si può giocare sulle spalle degli italiani

postato il 2 Aprile 2011

Con la demagogia della Lega avremo sempre più clandestini

Chi si era illuso che con la Lega al governo i clandestini non sarebbero arrivati vede che si tratta di un problema biblico che non si attenua perché al governo ci sta tizio o Caio. Con la demagogia, con le chiacchiere e la baggianate come le ronde, ci troveremo sempre più clandestini.
Ora aspettiamo che martedì, in Parlamento, il ministro Maroni ci dica luoghi, dislocazioni e numeri visto che finora abbiamo sentito solo chiacchiere e cose confuse. Quel che è certo è che non si possono fare i giochi delle tre carte sulle spalle degli italiani. I sacrifici, se ci sono, vanno ripartiti equamente tra tutti e bisogna soprattutto che le cose avvengano con chiarezza e trasparenza. Bisogna fare è rimandare a casa i clandestini ed accogliere i rifugiati. Non ci sono alternative.

Pier Ferdinando

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Immigrati, governo non sa coinvolgere l’Europa

postato il 1 Aprile 2011

Abbiamo un governo che non sa coinvolgere l’Europa nella vicenda immigrati. Un governo che non sa distinguere tra profughi e clandestini, e che non sa che clandestini e profughi portati nei centri di accoglienza il giorno dopo saltano la rete e vanno via, proseguendo il loro esodo.

Pier Ferdinando

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Immigrati, la Puglia non può pagare per tutti

postato il 31 Marzo 2011

Maroni venga in Aula subito, no a regioni di serie A e serie B

Maroni venga in Aula per discutere delle dimissioni di Mantovano e spiegare come verranno distribuiti gli immigrati che partono da Lampedusa.
Non ci possono essere regioni di serie A e di serie B e non può essere solo la Puglia a pagare per tutti. Gli immigrati che arrivano dal Nord Africa devono essere ripartiti su tutto il territorio nazionale.

Pier Ferdinando

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