«Sbagliato boicottare le leggi. Così i sindaci aiutano Salvini»
Alle Europee uniamo i partiti anti sovranisti
L’intervista di Antonella Coppari pubblicata su QN
Presidente Casini, tra i sindaci e Salvini da che parte sta?
«Dalla parte delle persone serie. Quelle che non fanno propaganda, ma hanno il senso delle Istituzioni. Se l’opposizione pensa di essere credibile organizzando un boicottaggio delle leggi dello Stato sbaglia: sta solo facendo a Salvini un grande favore».
Perché?
«Le leggi si rispettano anche se non piacciono. Nessun esponente politico, specie quelli istituzionali, può valicare questo confine».
Fa bene il ministro dell’Interno a definire «traditori» i ribelli?
«Con questa polemica Salvini ha trovato il modo di aumentare i suoi voti. Ma quello dell’Interno è un ruolo istituzionale: rappresenta tutti, anche chi non l’ha votato. Per questo dovrebbe cercare il dialogo con i sindaci, fermo restando il diritto ad avere opinioni difformi. Vorrei anche invitare tutti a non strumentalizzare il capo dello Stato: la controfirma a una legge non è un avallo, ma un atto dovuto. Si può rifiutare solo in caso di incostituzionalità delle norme».
È giusto che la Corte costituzionale si esprima sul tema?
«Sì. È nel diritto dei sindaci battersi per questo. Invece trovo intollerabile che seguano pifferai magici tipo De Magistris sulla disobbedienza. Ho apprezzato l’equilibrio del sindaco di Bologna che, pur essendo su un altro pianeta rispetto a Salvini, non ha detto che boicotterà la legge».
A proposito di immigrazione: il caso della Sea Watch mette a nudo la debolezza dell’Europa?
«Mette a nudo la debolezza dell’Europa, da sempre latitante sul dossier, oltre al fatto che nel governo esistono due linee. Rispetto il presidente della Camera Fico che fa dichiarazioni sulla centralità del Parlamento o sui diritti umanitari, ma non pare credibile, considerando le cronache quotidiane».
Ed è credibile I’alzata di scudi contro la decisione di giocare la supercoppa italiana a Riad?
«Sono stupefatto che i miei colleghi scoprano all’improvviso che in Arabia i diritti delle donne sono minoritari. Ma se il governo decide che non si deve giocare la partita, lo deve spiegare alla Lega calcio senza scaricare sul suo presidente Gaetano Miccichè le responsabilità. Altrimenti Conte e Salvini stiano zitti».
In Europa non sono stati zitti: la guerra con la Ue li ha logorati?
«La maggioranza è ancora in luna di miele con il Paese: tutti i sondaggi dimostrano che ha ampliato i consensi. Certo, il governo si è insediato solo da 7 mesi: bisogna vedere come finisce il film».
Più d’uno ritiene che finirà con una crisi dopo le Europee.
«Non ci scommetterei. L’importante è che l’opposizione,mentre la maggioranza governa,sia attendibile».
Vale a dire?
«Deve essere coerente. Forza Italia in Parlamento si comporta da opposizione: la Bernini o la Carfagna hanno atteggiamenti irreprensibili; ma poi ci sono azzurri, ad esempio in Emilia, che propongono di fare lista con 5stelle e Lega alle amministrative».
È credibile un’alleanza Pd-FI?
«Le logiche del passato sono saltate. Le forze che credono nell’Europa dovrebbero presentarsi con una lista unitaria contro i sovranisti».
Ritiene i tempi maturi?
«No. Ma questo non significa che Pd e FI faranno bene: perderanno l’ennesimo appuntamento con la storia».