postato il 12 Giugno 2014 | in "Immigrazione, Interventi"

Mare Nostrum: uscire dall’emergenza e coinvolgere Ue e Onu

L’intervento in Aula al Senato di Pier Ferdinando Casini durante il dibattito sull’operazione Mare Nostrum

Pier Ferdinando CasiniSignora Presidente,
ieri ho illustrato la mozione Zanda ed altri e credo di aver soffermato abbastanza diffusamente la mia attenzione, e spero quella dei colleghi, sull’idea che sottende la nostra mozione.

Innanzi tutto il Governo ha detto di superare la logica emergenziale, di superare l’operazione Mare nostrum, perché l’eccezione non può diventare la normalità. Uno strumento d’emergenza di cui siamo onorati, perché ha salvato migliaia di essere umani disperati, non può essere trasformato però in normalità. Mare nostrum è stato uno strumento emergenziale. Tra l’altro sono grato al ministro Mauro, che ha ricevuto ingiusti attacchi in questo dibattito, per aver ideato uno strumento che ha consentito di salvare vite umane, ma che resta uno strumento emergenziale.

Oggi c’è la necessità di uscire dall’emergenza, di internazionalizzare il problema coinvolgendo Europa e Nazioni Unite. Questa è la linea del Governo, questo è l’indirizzo che il Parlamento dà al Governo. Il Parlamento non critica il Governo, perché sarebbe ingeneroso e ingiusto. Peraltro non è questo Governo ma il precedente ad aver ideato e realizzato Mare nostrum. Il Parlamento ritiene che il Governo abbia fatto un buon lavoro, abbia salvato migliaia di disperati da una morte sicura; adesso però occorre coinvolgere Europa e Nazioni Unite, perché Mare nostrum è uno strumento di emergenza che non può diventare normalità.

Alcuni colleghi, il senatore Romani ed altri e alcuni senatori dalla Lega, hanno presentato mozioni le cui motivazioni sono comprensibili, perché quello che è scritto nelle mozioni presenta elementi di verità a cui non ci vogliamo sottrarre. Qual è la differenza tra noi e loro? Cosa dicono nelle loro mozioni? Dicono di bloccare l’operazione, di chiudere l’operazione Mare nostrum sic et simpliciter.

Colleghi, capisco questa ratio, e voglio anche dargli un intendimento positivo, perché sappiamo le contraddizioni che questa operazione ha portato anche per stroncare la criminalità, ma in coscienza, essendo uomo di Stato, uomo di Governo, qualcuno di noi se la sente di dire: blocchiamo tutto dal mattino alla sera?

Francamente capisco il Governo, che ha delineato una exit strategy realistica, che cerca di prendere dalla opposizione gli elementi positivi di queste mozioni, che si colloca in quest’Aula con la testa non rivolta all’ingiù ma sentendo tutto quello che diciamo. Hanno capito perfettamente e forse, tra uomini di Stato, è anche inutile approfondire oltre il discorso, perché è chiaro a tutti quello che sta succedendo: il Governo sta cercando una via ragionevole per internazionalizzare un problema che non può che essere internazionale. Secondo me, sta facendo bene.

Esprimiamo la convinzione che il Ministro degli esteri, il Ministro della difesa ed il Ministro dell’interno, qui sintetizzati e rappresentati dal sottosegretario Delrio, vogliano, ognuno per la propria parte, fare ciò che si deve fare a livello internazionale e nazionale perché è chiaro che c’è una sopportabilità che è allo stremo anche da parte degli enti locali e non solo della Sicilia.

Mare nostrum ha alleviato le difficoltà di Lampedusa, ma quelle dei Comuni siciliani sono note e noi esprimiamo ancora una volta la nostra solidarietà, non solo alle Forze armate ma anche agli amministratori di questi Comuni, che in modo straordinario stanno dando prova di quello che è l’Italia: un grande Paese capace di grande solidarietà!



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