postato il 3 Ottobre 2011 | in "Economia, Politica"

Berlusconi pensa alla crisi? E’ spiritoso

Decida almeno la nomina del governatore di Bankitalia

Oggi Berlusconi ha fatto una battuta di spirito non male dicendo che lui si occupa dello sviluppo del Paese. Ma se ne è reso conto solo lui. Abbiamo le parti sociali che lamentano l’assoluta latitanza del governo davanti ai problemi della crescita. Così i costruttori, la Confindustria, i sindacati. Il fronte si sta allargando e non riguarda solo le opposizioni. Se se ne occupa lo fa con poco costrutto. Ma se finalmente ha deciso di fare il Presidente del Consiglio, faccia almeno in una settimana la nomina del governatore della Banca d’Italia, visto che questo dipende solo da lui.

Pier Ferdinando

4 Commenti
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Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Berlusconi e berluscones sono sfiancati e stanno tentando una exit strategy. E’ tempo di togliere il coniglio dal cappello: “signore e signori siamo in pieno T R I P O L A R I S M O”.

Francesco
Francesco
12 anni fa

Che dire …………. meglio tardi che mai?
Il problema è anche come ci pensano!
Oramai preferiamo che, piuttosto, non facciano nulla,
almeno non aggiungono danni!

Patrizia
12 anni fa

Gentile Presidente Casini, qui non è solo berlusconi che fa lo spiritoso, oramai “lo spirito”, “il laviamoci le mani” fanno parte dominante di tutta la politica, per noi parlare poi delle liti interne ai poli, come sempre l’Italia è tutto ed il contrario di tutto, vogliono tutti restare uniti per combattere la grave crisi che interessa principalmente il nostro paese e poi fanno tutti a capelli.La lettera di Della Valle da molti criticata dovrebbe far riflettere tutti, invece di creare malumori e spirito di patate in politica, perfino la Bindi la integerrima Giovanna D’Arco dei giorni d’oggi fa la spiritosa, nella sua battuta sembra abbia dimenticato che Mastella non era solo amico di Della Valle ma anche suo compagno di alleanza.Calderoli accusa Tosi di non conoscere la costituzione padana mentre lui da ministro della Repubblica Italiana sembra non conoscere l’articolo 5 della Costituzione Italiana che afferma che l’Italia è una ed indivisibile. Bersani dichiara di aver vinto
con il referendum, quando lui mi sembra non sia andato neanche a firmare, Di Pietro accusa Bersani di non esserci, intanto il furbetto di Ventola nonostante “i casini della sanità pugliese, e i suoi compagni di regione indagati dichiara guerra alla corruzione, e sembra intenzionato a prendere il “comando” del PD. Vuole che continui, la lista non finisce qui ma continua, continua, adesso poi ci si è messa anche il referendum sulla legge elettorale, una porcata da abrogare sicuramente, ma che ora mette altra carne sul fuoco…Processi al premier, leggi ad personam, referendum, liti intestine ai partiti, la corte spudorata e vergognosa che fanno i due poli al terzo polo, gli industriali, i costruttori in rivolta e ciliegina sulla torta Marchionne che abbandona Confindustria, insomma c’è per scriverne un romanzo avvincente, peccato però che il protagonista principale è il paese che affonda.

per ricordare
per ricordare
12 anni fa


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