postato il 29 Giugno 2012 | in "In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo, Spunti di riflessione"

E’ arrivato il tempo di volare. Non solo sui campi di calcio.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Maria Pina Cuccaru

Stamattina a svegliarmi è stato un sms, che mi annunciava un’importante vittoria ottenuta dal Premier Monti riguardo allo scudo anti-spread, che ha ottenuto il risultato di far crollare il famigerato differenziale di ben 40 punti e di far volare i mercati. Grande soddisfazione da parte del nostro Presidente del Consiglio il quale porta a casa una vittoria importante nel senso della stabilità dell’euro e della sua credibilità sul fronte dei mercati internazionali, con un grosso freno alla speculazione.

La cosa più bella di questo risultato è stata il sentimento che ha suscitato in me, qualcosa che, confesso, non provavo più da tempo: la speranza. Dentro di me ho pensato: ora si può, anzi, si deve crescere!

Questi campionati Euro2012 credo che abbiano avuto un ruolo non indifferente sullo stato d’animo degli italiani: hanno restituito loro il sentimento di speranza. Abbattuti da decenni di mala politica, uccisi da troppe tasse, senza spiragli di crescita, gli italiani avevano smesso di sperare ma anche di reagire, erano diventati apatici; ma agli abitanti del Bel Paese basta un campo di calcio e un pallone per restituire loro la speranza di poter riconquistare l’Europa. E credo non solo in campo calcistico.

Dopo tante giornate buie, abbiamo bisogno di spalancare le finestre per far entrare il sole nella vita pubblica e nel quotidiano di ciascuno di noi.

E allora via con le riforme, la crescita, il taglio degli sprechi inutili che ci portiamo da troppo tempo e la concentrazione delle risorse in ciò che può produrre ricchezza. Abbiamo troppi rami secchi, in politica e nella società: dobbiamo avere il coraggio di tagliarli! Investiamo sul merito, diamo fiducia ai giovani che vogliono far crescere l’Italia, ai piccoli imprenditori che costituiscono la maggior pare della nostra realtà imprenditoriale, alle donne che hanno diritto a dare il loro contributo nella società senza rinunciare al dono più prezioso che possono dare al nostro paese, la maternità.

L’Italia ha bisogno di un nuovo miracolo economico, ed è arrivato il momento. Questo è il tempo della crescita, della speranza, del nuovo miracolo economico. Ringrazio le forze che con coerenza e determinazione hanno sostenuto il Premier anche quando nessuno capiva perchè lo facessero (in questo l’UdC ha dato una profonda lezione di coerenza), e chiedo loro di impegnarsi ancora di più affinchè l’Italia torni a volare, perchè adesso ce lo meritiamo!

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