Caro Pierferdinando, non ti rendi conto che pur tentando a tutti i costi di guadagnarti e mantenere un posto al sole stai vendendo aria fritta da vecchio politicante quale sei?
Io ho ormai sessantanni e i capelli bianchi, come te sono stato un tesserato (si potrebbe dire per me che sono stato cooptato) della Democrazia Cristiana e a differenza tua per non accettare compromessi ho preferito lasciare la politica che non ti voleva se non ti sporcavi le mani.
Non avete fatto in questo ultimo anno che parlare del sesso degli angeli e tartassare sotto tutte le forme la stragrande maggioranza del popolo italiano.
Non avete fatto nulla per ridurre i vostri costi.
Sono venute alla luce e si è datta pibblicità alla consistenza e alla assoluta sproporzione dei soldi che vi fagocitate come “rimborsi elettorali” e non avete saputo dire tutti insieme ci rinunciamo, anzi tu stesso ne hai sostenuto la necessità per non dovervi legare alle “lobby” e la lobby ce l’hai in casa.
Non c’e’ un provvedimento che sia partito in un modo e sia arrivato tale, strada facendo tutto quello che intaccava le amicizie e gli interessi collegati è stato trasformato e è sparito.
Adesso sei un paladino di Monti, un “professore” che probabilmente sa tanta teoria ma ci sta dimostrando ogni giorno di più di non avere grandi capacità pratiche.
Avete tutti sul gobbo 40 anni di seggiola e di parlamento, vivete di rendita e sieta avulsi alla realtà sociale che vi circonda.
E’ ora che lasciate tutti spazio a gente nuova, che abbia idee e spirito di sacrificio e che comunque non abbia ancora la rete di amici da proteggere a tutti i costi e ci garantisca un periodo di buon governo.
Buon riposo.

“Ragazzi, qui ora si pedala, mettiamoci in gioco, non si può tenere bloccato il tappo altrimenti saranno gli altri a farlo saltare”
Direi che con queste parole Casini abbia tracciato alla perfezione lo spirito con cui dobbiamo affrontare i prossimi intensi mesi di campagna elettorale.
Se vogliamo veramente diventare un partito forte, un partito da 25/30% di consensi allora dobbiamo cambiare marcia, rivoltarsi le maniche e lavorare, lavorare e lavorare, in parlamento come nei singoli territori italiani.
Solo in questo modo possiamo raggiungere diventare la vera ed unica alternativa alla sinistra radical-chic di Bersani e Vendola.

Buonasera Presidente

ho seguito sul web buona parte degli interventi dei tre giorni di festa. Devo dire tutti molto interessanti, anche in ragione del fatto che sono intervenuti esponenti di primissimo rilievo del mondo politico e della società civile. Penso che possiate a buon diritto ritenervi soddisfatti del lavoro svolto e che il bilancio della manifestazione può legittimamente considerarsi molto positivo.

Detto questo, vorrei esprimere qualche considerazione sul suo discorso molto ampio e ricco di spunti degni di nota. La prima impressione è che con questo intervento abbia già lanciato la campagna elettorale, tracciando le linee guida di un vero e proprio programma politico.

Mi è impossibile commentare in modo sintetico ogni punto del suo discorso, pertanto mi soffermerò soltanto su alcune questioni.

Per quel che riguarda i temi di politica interna, personalmente ho molto apprezzato il suo giudizio sul bipolarismo, così come è stato declinato fino ad oggi e davvero anch’io direi basta con la demagogia degli uomini della provvidenza. Sono anche totalmente d’accordo sul suo giudizio politico dell’azione dei governi della destra berlusconiana e della sinistra.

Mi piace anche l’idea di Stato che ha disegnato, ma con un suggerimento: non si devono mitizzare liberalizzazioni e privatizzazioni. Quello che è successo nel mondo della RCAuto e dei carburanti (ma si potrebbero citare anche altri esempi) dovrebbe insegnarci che non sempre a questi processi si accompagnano concorrenza vera e diminuzione dei prezzi al consumo. Nei due settori che ho citato è facile constatare che non è stato così. E’ giusto che in alcuni casi lo Stato faccia un passo indietro, ma se questo si traduce in un vantaggio smisurato per pochi e un pesante fardello per molti, allora qualcosa non va. Bisogna che vengano messi in campo strumenti adeguati perché questo non accada.

Inoltre mi auguro che altri punti accennati, che pure ho apprezzato, come il sostegno alle famiglie, la lotta alla corruzione, all’evasione fiscale, la perequazione sociale e la riforma fiscale, trovino riscontro in misure concrete e realizzabili da poter mettere in campo.

Concordo in gran parte anche sulle considerazioni da lei esposte in merito alla questione del conflitto dei poteri tra magistratura e mondo politico. Corretto il suo richiamo al senso del dovere, della responsabilità e della serietà che devono avere i magistrati. Ma parimenti dovrebbero essere animati dallo stesso spirito e avere lo stesso comportamento anche certi personaggi politici, che ahimé non hanno mai dato buona prova di sè (immagino che lei sappia bene a chi mi riferisco e non c’è bisogno di fare dei nomi ;).
Per quello che mi è dato sapere, i problemi che affliggono la giustizia civile, cronicamente in sofferenza per quel che riguarda i tempi processuali, deriva anche da un lato da un massiccio ricorso in giudizio da parte dei nostri concittadini e dall’altro da una cronica mancanza di personale.

Mi è piaciuto anche il richiamo all’identità e alle radici cristiane dell’Europa, con la necessaria conseguenza che determinati valori non
sono negoziabili.

Grazie anche per la ferma posizione sulle preferenze. A mio parere non è il solo argomento di cui si nutre oggi la protesta cosiddetta “antipolitica”, ma certamente è uno dei suoi elementi più rilevanti.

Infine apprezzo anche l’idea di giungere alla formazione degli Stati Uniti d’Europa. Si tratta di un progetto politico molto ambizioso, ma è l’unica strada per portare fuori dal guado tutti gli stati e i popoli europei (non solo l’Italia).

Infine mi auguro che nel programma elettorale dell’UDC (e degli eventuali compagni di viaggio) trovino posto e si sviluppino anche altri temi accennati come: candidature “pulite”, misure che favoriscano gli investimenti (italiani e stranieri), razionalizzazione della spesa pubblica, scuola ricerca e formazione, adeguamento del welfare allo standard europeo, sostegno mirato alle imprese, insomma tutto quello che può concorrere allo sviluppo e al benessere del Paese. In poche parole tutto ciò che può mettere in campo la “buona politica”.

Cordiali saluti

sostenendo Monti lei ammette di non essere in grado di guidare il paese, quindi, che ci sta a fare? se non siete in grado di assumervi questa responsabilità dimettetevi, andatevene, se deve governare Monti c’è la fa anche da solo, voi siete superflui

@Riccardo: non è mica vero tutto quello che dici. Monti può esser il premier ma questo non vuol dire che l’Udc rivoglia un governo tecnico anzi, se avessi seguito Chianciano avresti sentito più e più volte la necessità, espressa da coloro che intervenivano, di ridare in mano la politica ai politici. I tecnici sono stata una parentesi di estrema emergenza ma non vuol dire che in futuro si dovrà proporre un nuovo governo di tecnici anzi! Tutt’altro!
Quindi caro Riccardo, sperare di avere nuovamente Monti non vuol dire ammettere di non esser capaci di governare il paese!
Inoltre, e qui concludo, SE (pd permettendo) venissero reintrodotte le preferenze e Pier Ferdinasso venisse rivotato dalla gente quale colpa gli potresti dare? Direi nessuna visto che sarebbe stato rieletto dai cittadini!

@Patrizia: concordo con te ma credo anche che Pier Ferdinando abbia dimostrato di vederci molto meglio di altri politici quindi su questo aspetto possiamo dormire sogni tranquilli 🙂