postato il 19 Luglio 2014 | in "Esteri"

All’Onu con Ban Ki-moon: su Marò serve soluzione non prorogabile

E il tema del Mediterraneo deve essere centrale, Mare Nostrum risposta d’emergenza
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Ho ricordato al segretario generale dell’Onu il precedente pericoloso che si e’ creato con il trattenimento dei nostri due maro’ in India, i quali erano imbarcati sulla base di una missione internazionale e che dopo due anni non hanno ancora un capo di imputazione preciso.
E’ un precedente pericoloso non solo perche’ dopo due anni non hanno un’imputazione, ma anche perche’ rischia di mettere a repentaglio un principio fondamentale che e’ quello di una copertura funzionale per i militari impegnati nelle missioni di pace. Ban Ki-moon ne e’ perfettamente consapevole, ritiene fondamentale arrivare al piu’ presto ad una soluzione non piu’ prorogabile di questa vicenda, ed e’ convinto che ci siano condizioni nuove: il fatto che ci sia un nuovo governo in India crea le condizioni per avere una fiducia inedita.
Ho espresso al segretario generale dell’Onu anche la convinzione che il tema del Mediterraneo e’ la centralita’ su cui ci dovremo confrontare nei prossimi anni a causa della situazione in Siria, in Libano, in Medio Oriente con la Palestina e per l’esito delle primavere arabe abbastanza infausto, che ha portato all’esplosione statuale della Libia. Stiamo facendo un’opera straordinaria, ma si tratta di una risposta di emergenza, non puo’ diventare la normalita’.
Nel corso dell’incontro Ban Ki-moon ha fatto un lungo elogio del lavoro italiano su Mare Nostrum, e ha detto che e’ fondamentale il supporto che gli potremo dare in futuro quando faremo passi dei piu’ concreti sulla Libia.



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