Tremonti tiene conti in ordine, ma bisogna stimolare la crescita
In un momento in cui nessuno governa il Paese, il ministro Tremonti si è accorto che non c’è un disegno riformatore e si preoccupa della crescita. Così cerca di tenere i conti in ordine e non è un merito da poco, altrimenti si scatenerebbe il caos e la speculazione.
In Italia pero’ cè bisogno di stimolare la ricerca, tagliare i rami secchi, promuovere un federalismo virtuoso tagliando le province e accorpando i comuni.
Togliere l’Ici è stato un grandissimo errore, perché era l’unica imposta federalista. Certo è stata una mossa popolare, si dice alla gente quello che vuole sentirsi dire, ma di questo passo i problemi non risolveremo i problemi.
Al Paese servono provvedimenti concreti anche se impopolari, non modifiche astratte di norme della costituzione che saranno in vigore se va bene fra tre anni e non serviranno a nulla.
Pier Ferdinando
Tremonti è ottimo a prescindere dalla sua collocazione politica. Così come altri sarebbero ottimi politici. Quello che fa rabbia dell’ottusità dell’attuale pensiero della destra è la mancanza di valorizzazione dei loro migliori elementi che agiscono come fossero stati bloccati. Come avere Maradona in squadra ma mandarlo sempre in tribuna.