Trasparenza: unico antidoto agli scandali della politica
“Riceviamo e pubblichiamo” di Marta Romano
Non c’è cosa più brutta che aprire il giornale e trovare le pagine dedicate alla politica piene di parole come scandali, truffe e malaffare. I soldi pubblici, i soldi dei cittadini italiani, usati per rimpinguare le casse personali di consiglieri, assessori o parlamentari, fatture false per arricchire le tasche di pochi furbi ai danni della collettività e soldi sprecati in feste e festini in cui sembra quasi lecito pensare al “bere comune”, piuttosto che al Bene comune.
Non è questa la politica che mi piace e non è questa la politica di cui il nostro Paese ha bisogno. L’Italia ha bisogno di onestà: è l’unico antidoto per questo triste vortice in cui l’amministrazione pubblica sta precipitando.
Per questo motivo, è bene sottolineare la nascita di iniziative che vertono in questo senso, che promuovono la trasparenza nell’amministrazione pubblica:la nascita di un Anagrafe pubblica delle proprietà immobiliari della città capoluogo d’Italia, per esempio. Sarà una vera e propria “rivoluzione della trasparenza”, per utilizzare le parole del capogruppo UdC al Comune, Alessandro Onorato, autore della proposta di delibera, approvata all’unanimità lo scorso 20 settembre.
L’Anagrafe sarà pubblica e facilmente consultabile sul sito del comune (nella sezione “Trasparenza”, appunto), in modo che, con un semplice clic, tutti i cittadini potranno venire a conoscenza di tutte le caratteristiche dell’immobile di proprietà del Comune: l’indirizzo completo (compreso il piano) il valore catastale, i metri quadrati di superficie, la destinazione d’uso, il tipo di locatario (persona fisica o giuridica, associazione no profit, pubblica amministrazione), il canone mensile di affitto, le eventuali morosità.
Un passo avanti per avvicinare i cittadini alla politica, per renderli partecipi e più vicini all’amministrazione, ma anche per rendere più consapevoli gli amministratori di Roma Capitale dell’immenso patrimonio e delle immense potenzialità che questa grande città possiede. In più, un grande esempio di semplificazione amministrativa e sburocratizzazione.
Insomma, “Cambiare davvero si può”, come dice lo stesso Onorato. L’importante è volerlo fare, per riscrivere le pagine di giornali e riempirle di queste due parole: onestà e trasparenza.
Assurdo scoprire un bar a piazza Santa Maria in Trastevere, di proprietà del Comune, dato in affitto per appena 52 Euro al mese, un altro locale in viale Mazzini a 76 Euro!! Non vogliamo pensare che i locali vengano affittati a 2 lire ai soliti amici degli amici, certo e’ che il Comune di Roma ci perde un bel po di soldini..
Ottimo lavoro Alessandro Onorato!!
se veramente casini, mosca bianca,tra quella massa di disonesti, che ripongo stima,ha contribuito a far passare questa legge pro trasparenza,la mia stima nei suoi confronti raddoppia.certo che poter andar a controllare chi paga le tasse, e scovare i furbi,sarebbe un mezzo per toglier di torno i disonesti.visto la corruzione in tutti gli strati della società,sino all’eccesso,ho seri dubbi che venga messa veramente in pratica,speriamo………