postato il 13 Gennaio 2012 | in "Economia, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Taxi, sì alle liberalizzazioni ma senza penalizzare gli operatori.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Il governo Monti ha deciso di sbloccare vari settori in Italia procedendo sulla strada delle liberalizzazioni, e tra questi settori vi è quello dei taxi. Ovviamente

gli operatori del settore stanno protestando, motivando le loro rimostranze con il fatto che hanno dovuto comprare, spesso con cifre molto elevate fonte, le singole licenze. L’Antitrust ha invocato un confronto civile tra le organizzazioni e il governo, ma al momento sembra prevalere la linea dura dei conducenti.

Personalmente capisco sia le ragioni dei tassisti che hanno pagato somme cospicue per potere avere le licenze necessarie allo svolgimento delle loro attività (si parla di 200mila euro per una singola licenza), sia le ragioni di chi invoca una maggiore libertà nel settore.

La situazione sembrerebbe destinata ad una soluzione di “forza”, eppure credo che si potrebbe trovare un compromesso valido per tutti.

La mia idea parte dalla considerazione che il tassista può, a ben diritto, essere considerato una “impresa individuale”, e se partiamo da questo assunto, si può considerare la spesa per la licenza, come una spesa per “avviamento dell’attività imprenditoriale”.

Se proseguiamo su questo ragionamento, diventa logico, allora, che, come accade per le imprese, anche i tassisti possano portare in detrazione fiscale il costo dell’avviamento, quindi le licenze: in altre parole la mia proposta è che i tassisti che hanno comprato la licenza, possano portare in detrazione fiscale (per un certo periodo di anni e fino all’esaurimento dell’importo totale) la spesa sostenuta per l’acquisto della licenza.

Ovviamente vi sono tassisti che hanno iniziato parecchi anni fa e possiamo considerare che hanno ammortizzato in pieno l’investimento fatto (quindi l’importo da considerare per loro è minore); mentre i tassisti che hanno avuto recentemente questo esborso monetario si vedrebbero riconosciuta in pieno la detrazione fiscale.

In questo modo si potrebbe procedere ad una liberalizzazione del settore senza penalizzare gli operatori del settore.

 

2 Commenti
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andrea L
andrea L
12 anni fa

Ma pensa davvero che le licenze siano state comprate “alla luce del sole”, magari mediante bonifico?

mario pezzati
mario pezzati
12 anni fa

lei viaggia forse con valigette che contengono 100.000 euro o anche più??? Inoltre le ricordo che le licenze sono nominali, per essere trasferite bisogna dare apposita comunicazione scritta.



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