Manifestazioni di piazza di Pd e Pdl? Sono contento di essere rimasto fuori. Io sono con la maggioranza silenziosa degli italiani, quelli che non vanno in piazza, quelli che vogliono che cambi la politica italiana, quelli che sono profondamente seccati perché la politica è distante dalla domande che loro formulano giornalmente. Berlusconi, dopo due anni di governo, con cento parlamentari di maggioranza va in piazza, ma a fare che cosa? [Continua a leggere]
Il Pdl ha portato in piazza a Roma un milione di partecipanti? Ho sempre detto che Berlusconi è imbattibile nell’organizzazione di eventi, manifestazioni e feste. Il problema vero è capire se gli italiani lo hanno votato per questo. Io credo che lo abbiano votato per risolvere dei problemi. Invece dopo due anni, con cento parlamentari di maggioranza, le chiacchiere stanno a zero e i problemi sono ancora lì sul tavolo. Quando Berlusconi vorrà decidersi a passare dalle manifestazioni ai fatti saremo tutti contenti.
Pubblichiamo da “Il Corriere della Sera” l’intervista a Pier Ferdinando Casini di Paola Di Caro
Onorevole Pier Ferdinando Casini, Berlusconi dice che l’Udc è «il peggio del peggio della vecchia politica», e che se fosse dipeso da lui e non dal suo partito, non si sarebbe alleato con voi alle Regionali. Che ne pensa? «Penso che è un po’ nervoso. Lo capisco, ma gli consiglio di stare sereno, anche perché per la prima volta il Pdl ha dimostrato di essere un partito democratico, dovrebbe rallegrarsene».
Pare di no, che non sia affatto allegro quando pensa a voi.
«Mi spiace, ma mi è del tutto indifferente. La verità è che noi per Berlusconi rappresentiamo una sfida molto più impegnativa di quella con la sinistra: lui pensa di essere il padrone dei moderati, ma deve rassegnarsi a convivere perlomeno in condominio. Siamo più piccoli, è vero, ma abbiamo più tempo davanti rispetto a lui…». [Continua a leggere]
Basta con questa politica degli effetti speciali, con Berlusconi che attacca i magistrati e parla di complotto. Invece di prendersela con i magistrati il premier pensi a cacciare gli incapaci.
All’Italia non servono polemiche e manifestazioni, serve un partito che dia risposte concrete ai problemi della gente.
Vedo che Berlusconi sta facendo i fuochi d’artificio per la manifestazione di sabato a Roma. Bravissimo il premier a organizzare eventi e feste, molto meno a risolvere i problemi per cui gli italiani lo hanno votato. Problemi che sono ancora tutti sul tappeto.
Aspettiamo il quoziente familiare, una delle tante promesse dimenticate dal governo, aspettiamo le grandi opere che tanti comuni non riescono a sbloccare per il patto di stabilità. Non si fa nulla per il lavoro e per l’occupazione, non si fa nulla per le piccole e medie imprese che sono in crisi. In Italia ci sono troppe storture.
Il Governo la smetta con i fuochi d’artificio, gli spot e la propaganda. In un momento di crisi economica non bisogna tirare a campare e aspettare che passi la buriana. E’ invece proprio questo il momento che impone e offre l’opportunità di fare quelle riforme strutturali di cui il Paese ha bisogno.
Mi auguro che si torni a parlare di quoziente familiare, di sospensione del patto di stabilità per i Comuni, di sospensione almeno per un anno degli studi di settore, della cedolare secca sugli affitti, della riforma della Pubblica amministrazione, della liberalizzazione dei servizi pubblici.
Il Presidente del Consiglio prima che ai magistrati di Trani deve rispondere a tutti gli italiani delle promesse mancate e della totale mancanza di coraggio nel cammino delle riforme.
Pubblichiamo da ‘la Repubblica’ l’intervista a Pier Ferdinando Casini
di Goffredo De Marchis
Fa capire che l’Udc sta per rompere gli indugi, scegliendo da che parte schierarsi. «Le regionali non sono prove generali per mandare a casa Berlusconi. Ma gli esperimenti delle regioni possono mostrarci qual è la strada giusta per il futuro dell’Italia». E il vero esperimento, rispetto agli anni della Casa delle libertà, è l’alleanza tra Udc e Pd in alcune zone. Sulla piazza del centrosinistra però Pier Ferdinando Casini non cambia idea: «Un bel ricostituente per il Cavaliere». [Continua a leggere]
Mentre l’Italia va sempre peggio la politica va avanti con slogan autoreferenziali, che nulla hanno a che fare con la realtà di un’economia che perde colpi, di un Pil che cala come mai era successo dagli anni Settanta.
La manifestazione del centrosinistra contro il governo è un errore politico gravissimo: una piazza che recupera l’Ulivo e in cui si esibiscono cartelli e oltraggi al capo dello Stato è un aiuto insperato a Berlusconi, in un momento in cui il premier dovrebbe dare delle risposte sulle cose che non ha fatto.
Anche il centrodestra scenderà in piazza. Dopo due anni di governo con cento parlamentari di maggioranza vanno in piazza contro chi? Contro se stessi, se hanno sbagliato a presentare le liste.
Credo però che la gente cominci a capire tante cose, forse anche le ragioni per cui, quando il Pdl due anni fa ci chiamò noi dicemmo “no grazie”. Se l’esito è questo, non ci sbagliavamo.
Vedo che Bossi, nelle inedite vesti di moderato, invita Berlusconi a stare più attento alle conversazioni telefoniche: non sono d’accordo con Bossi nemmeno stavolta. Non è al telefono che il premier deve stare più attento. Dovrebbe stare più attento ai problemi degli italiani, gli unici che non figurano mai nella sua agenda.
Il leader Udc allo spazio di approfondimento politico di SkyTg24, condotto da Massimo Leoni.
“Il legittimo impedimento era il male minore, poi alla Camera hanno voluto estendere il provvedimento, secondo noi erroneamente, anche ai ministri, non hanno voluto accogliere i nostri rilievi e per questo ci siamo astenuti. Al Senato hanno apposto la Fiducia e noi come partito di opposizione è chiaro che votiamo contro.
Caos liste? Riteniamo sbagliato l’accanimento di Berlusconi contro i giudici, mentre avrebbe dovuto accanirsi contro i suoi che per loro stessa ammissione hanno sbagliato a consegnare le liste, così come Bersani sta commettendo l’errore di seguire il ‘pifferaio’ Di Pietro.
Ieri le statistiche hanno rivelato che l’Italia nel 2009 ha registrato un calo del Pil del 5,1%, la più grande flessione dal 1970: non dovrebbe essere questa la principale notizia dei giornali?”.
Pubblicato da Pier Ferdinando Casini | su: Facebook
GESTISCI CONSENSO COOKIE
Per fornire le migliori esperienze, utilizziamo tecnologie come i cookie per memorizzare e/o accedere alle informazioni del dispositivo. Il consenso a queste tecnologie ci permetterà di elaborare dati come il comportamento di navigazione o ID unici su questo sito. Non acconsentire o ritirare il consenso può influire negativamente su alcune caratteristiche e funzioni.
Funzionale
Sempre attivo
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono strettamente necessari al fine legittimo di consentire l'uso di un servizio specifico esplicitamente richiesto dall'abbonato o dall'utente, o al solo scopo di effettuare la trasmissione di una comunicazione su una rete di comunicazione elettronica.
Preferenze
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per lo scopo legittimo di memorizzare le preferenze che non sono richieste dall'abbonato o dall'utente.
Statistiche
L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici.L'archiviazione tecnica o l'accesso che viene utilizzato esclusivamente per scopi statistici anonimi. Senza un mandato di comparizione, una conformità volontaria da parte del vostro Fornitore di Servizi Internet, o ulteriori registrazioni da parte di terzi, le informazioni memorizzate o recuperate per questo scopo da sole non possono di solito essere utilizzate per l'identificazione.
Marketing
L'archiviazione tecnica o l'accesso sono necessari per creare profili di utenti per inviare pubblicità, o per tracciare l'utente su un sito web o su diversi siti web per scopi di marketing simili.