postato il 15 Dicembre 2011 | in "Economia, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Stop all’aggio di Equitalia: finalmente un risparmio per i cittadini

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

In questi mesi di Equitalia è stato detto e scritto molto, e tutti erano concordi che bisognava intervenire, quanto meno per mitigare certe azioni di Equitalia (cui l’ente non poteva sottrarsi, ricordiamolo, in quanto “obbligato” per legge).
Oggi possiamo dire che oggi finalmente abbiamo delle notizie positive per i cittadini, infatti Equitalia non farà più pagare un aggio del 9% ai contribuenti a cui devono riscuotere i tributi; sarà invece lo Stato a stabilire l’entità dei costi di riscossione a carico dei debitori, che dovranno comunque essere inferiori a quelli attuali. E’ quanto prevede uno degli emendamenti alla manovra dei relatori, Maurizio Leo e Pier Paolo Baretta, approvate ieri sera dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera.
Ma cosa significa questo emendamento? Con la finanziaria 2009, Tremonti stabilì che l’attività degli agenti della riscossione fosse remunerata con un aggio (ovvero una integrazione del tributo iscritto a ruolo) pari al 9% delle somme iscritte a ruolo riscosse e dei relativi interessi di mora, una somma a carico del debitore. Dopo numerosi ricorsi alle varie commissioni Tributarie, la manovra recepisce le richieste di riforma delle modalità di pagamento dell’attività di riscossione di Equitalia. Il testo afferma che ”gli agenti della riscossione hanno diritto al rimborso dei costi fissi risultanti dal bilancio certificato da determinare annualmente, in misura percentuale delle somme iscritte a ruolo riscosse e dei relativi interessi di mora”.
Tali costi saranno determinati da un decreto del Ministero del Tesoro che terrà conto ”dei carichi annui affidati, dell’andamento delle riscossioni coattive e del processo di ottimizzazione, efficientamento e riduzione dei costi del gruppo Equitalia Spa”.
In pratica si ribadisce che gli agenti della riscossione hanno diritto al rimborso dei costi fissi in proporzione, ma la novità è che il decreto del ministero che dovrà stabilire i rimborsi a Equitalia, dovrà in ogni caso prevedere oneri sensibilmente minori rispetto a quelli odierni.
In pratica non si pagherà più il 9% ma una cifra inferiore, stabilita dal ministero; a questo risparmio se ne può aggiungere uno ulteriore: se il contribuente paga entro 60 giorni dalla notifica della cartella, il cittadino pagherà solo il 51%, mentre la restante parte è a carico dell’ente.

3 Commenti
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Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

caro Pezzati !! siamo alle solite con lei !!
ora che lei plauda a queste cose, nulla da ridire. Permetta di dire a lei e quelli che ci leggono, che siccome Equitalia, svoge un’attività estorsiva per conto dello stato, al pari di quello che la manovalanza criminale, fa per conto della camorra e della mafia, ritirando il pizzo ai commercianti, che lei discuta del 9 % o del 5% o di un’altra aliquota, è ininfluente. Si informi di quante cause sono in corso contro Equitalia, e di come ai tempi dei romani, i sudditi di quel sacro impero, erano trattati meglio. Ricordi, se le riesce, che l’estorsione al pari degli interessi bancari, sono sempre pari a un valore infinito, risultando dal rapporto con un denominatore sempre pari a zero. Di somme prestate, se si tratta di interesse bancario, di tasse se si tratta di Equitalia (cartelle pazze a milioni spedite cosi tanto per sparare nel mucchio. Io provo vergogna solo a parlarne. Si immagini a leggerne anche omelie.
AMEN.

paola batisti
paola batisti
12 anni fa

Ecco, che dire ? intorno alla questione Equitalia ormai si è innescato un meccanismo diabolico.
Io ci lavoro e non penso di lavorare in un’azienda di vampiri nè tantomeno di esserlo. Sia chiaro, perchè mi pare che si faccia in genere un pò di confusione, che Equitalia opera su mandato degli Enti impositori, non fa le cartelle nè savie nè pazze dato che le iscrizioni a ruolo le fanno gli Enti ( erariali, previdenziali o vari) , non conosce il merito dell’imposizione nè stabilisce la misura degli aggi e degli interessi. Equitalia svolge riscossione spontanea e in fase patologica, come ogni altro creditore, le azioni esecutive o cautelari stabilite dalla Legge, verso chi non adempie ai propri obblighi fiscali. Lavoro da 25 anni in esattoria. Mai si è assistito a una campagna denigratoria di tale portata contro di noi. Mai abbiamo ricevuto pacchi esplosivi . Perchè questo ora accade? Perchè la politica non si è interessata della ricaduta sociale che avrebbe avuto un’azione di recupero rigorosa nei confronti di una folla di contribuenti che da anni – tutto il periodo delle gestioni bancarie – erano abituati a essere per così dire poco tormentati. C’è una grave responsabilità politica resa ancora più grave dalla campagna denigratoria e istigratice che certi partiti, anche quelli che durante il governo Prodi si compiacevano del tesoretto, hanno realizzato cavalcando in maniera becera l’onda di un serio disagio sociale solo per ragioni strumentali-demagogiche. Noi, lavoratori come gli altri, siamo ancora più soli quando la mattina, così esposti, ci rechiamo ad aprire gli sportelli. Davvero credete che il problema stia nella misura dell’aggio? Ma via! d’altra parte scusate ma recuperare con atti formali sui debitori della Società, e quindi debitori di tutti, non richiede un impegno di spesa? e anche questa spesa, essendo un costo sopportato dallo Stato e quindi da ognuno di noi, non diventa un ulteriore balzello per tutti quelli che le tasse le pagano?

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
12 anni fa

Gentile s.ra Paola Batisti, comprendo la difesa d’ufficio del suo datore di lavoro. E sebbene non vi sia nulla di personale tra un cittadino ed Equitalia tanto meno con lei, salvo qualche deficiente che manda pacchi bomba, come ho scritto sopra, lei svolge un lavoro per conto di una società che riscuote il pizzo per conto dello Stato che prima estorce attraverso le imposte, i risultati del lavoro e il risparmio ai cittadini. La libertà autentica imporrebbe che un cliente in base ai bisogni si compra quello che vuole e da chi gli pare, nella Stato-Crazia l’idolo delle masse rapina i danari e impone i servizi. Comprendo che nella sua, come di milioni di altri individui (massa alla quale sono appartenuto per decenni) concenzione genetica di tasse, stato, servizi pubblici, evasione fiscale e giustizia, vi sia un primato assoluto su qualsiasi cosa, compreso l’essere umano. Non è colpa sua, è solo figlia di questa società idolatra dello Stato e di tutte le sue affiliazioni. Io vorrei essere libero, di non pagare imposte, non ricevere nulla in cambio ma di scegliero da solo in base ai miei gusti e alle mie possibilità, e non avere quindi tanto meno bisogno dei servizi di Equitalia. Spero di essermi spiegato.
Fintanto che non sarà così, sebbene i tempi siano ormai maturi per cambiamenti profondi nella società, l’unica cosa che potrebbe considerare dopo 25 anni di onorata carriera, è di aver lavorato diligentemente e onestamente insieme a migliaia di suoi colleghi, senza saperlo, per una banda di estorsori. Tutto qui. Non tema bombe dalla gente come me. Vi faremo solo chiudere bottega per liquidazione coatta, pacificamente. Solo i deficienti usano la violenza.
Mi stia bene
A.T.



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