Equitalia, una riflessione

In questi giorni, il comico Beppe Grillo ha parlato del difficile rapporto tra gli italiani ed Equitalia, culminato nei pacchi minatori e negli atti di violenza dei gironi scorsi.
Il comico genovese, pur condannando la violenza, sostiene che ormai Equitalia è diventato il terrore degli italiani, dicendo testualmente: “se Equitalia è diventata un bersaglio bisognerebbe capirne le ragioni oltre che condannare le violenze. Un avviso di pagamento di Equitalia è diventato il terrore di ogni italiano. Se non paga l’ingiunzione ‘entro e non oltre’ non sa più cosa può succedergli. Non c’è umanità in tutto questo e neppure buon senso. Monti riveda immediatamente il funzionamento di Equitalia, se non ci riesce la chiuda. Nessuno ne sentirà la mancanza”.
A questo punto vorrei fare rilevare alcune cose molto importanti: intanto che Equitalia non fa le leggi e non sceglie come agire, ma agisce secondo norme stabilite da altri e si limita a svolgere la sua funzione, ovvero di riscossione dei crediti da parte della Pubblica Amministrazione.
Faccio inoltre rilevare che, se Equitalia chiudesse, come auspica il comico ligure, si verrebbe a creare una situazione altrettanto ingiusta: lo Stato italiano non potrebbe riscuotere i crediti vantati, e alcuni italiani pagherebbero e altri no.
Con quanto sopra, non intendo dire che il funzionamento di Equitalia non sia migliorabile, ma che la protesta deve essere costruttiva, e proprio per questo motivo, ben prima che Grillo scrivesse sul suo blog, l’UDC aveva presentato in primavera una sua proposta (primo firmatario l’on. Libè) estremamente concreta su come aiutare le famiglie, portando avanti la richiesta di una moratoria di un anno verso le procedure di esazione crediti poste in essere da Equitalia.
Che significa nel concreto? Significava aiutare circa 6 milioni di famiglie e piccoli imprenditori, che hanno problemi a pagare i crediti vantati da aziende ed Enti (ad esempio INPS) e riscossi da Equitalia.
Questo aiuto sarebbe avvenuto sottoforma di moratoria, ovvero bloccando per un anno le procedure di riscossione verso i soggetti che realmente versano in stato di bisogno.
Altri punti interessanti della proposta erano focalizzati a considerare la possibilità di ridurre gli interessi delle sanzioni annesse, di prevedere un aumento del numero massimo di rate concesse nelle rateizzazioni da Equitalia (fino a 120 rispetto alle attuali 72) nonché di concedere la possibilità di compensare i debiti nei confronti di Equitalia con i crediti verso enti pubblici.
Altro punto molto interessante era quello rivolto ad ‘iniziative normative volte a utilizzare sui territori regionali i profitti che Equitalia matura dalla riscossione dei tributi insoluti’ e ‘l’istituzione di un fondo di garanzia a sostegno delle imprese in difficolta’ per le pendenze e che si troverebbero costrette a licenziare i dipendenti e fallire’. Lo scopo era quello di distinguere tra evasori (da perseguire e sanzionare) ed italiani onesti in difficoltà a causa della crisi e che devono essere aiutati.
Purtroppo questa proposta fu bocciata, inspiegabilmente, dal vecchio governo Berlusconi e anzi vorrei ricordare come si espresse l’on. Libè in quei giorni, affermando che il governo aveva ignorato ”chi per anni ha concorso a creare onestamente la ricchezza nazionale e si trova momentaneamente in crisi e che paradossalmente si trova ad essere trattato come un delinquente qualsiasi”.

5 Commenti
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Marino
Marino
12 anni fa

Leggo quello che propone l’onorevole Casini e mi domando quando ci vorrà ” concretamente” per decidere le modifiche da lui proposte? e quanto tempo serve a Equitalia per mettere delle ganasce fiscali o a bloccare un conto corrente o a ipotecare un immobile???

Volevo far notare all’onorevole che se io, come libero professionista devo recuperare un credito da un cliene che non mi ha pagato devo passare da un giudice, dimostrare di aver diritto a questo credito e seguire una procedura lunga e costosa, EQUITALIA richiede crediti senza che nessuno ne verifichi l’attendibilità mette un ipoteca blocca un conto corrente senza che nessuno verifichi e autorizzi tale procedure, nel mio caso un blocco amministrativo per delle multe non pagate che poi l’amministrazione comunale mi ha stornate perchè non dovute ma EQITALIA in maniera davvero poco equa aveva provveduto a bloccare il mezzo con cui lavoro e che mi serve per crearmi quel reddito che serve anche a pagare le tasse oltre che a vivere quindi di che si parla? due pesi e due misure come sempre in molti case in Italia

bianca
bianca
12 anni fa

“equitalia applica leggi esistenti”: ho i miei dubbi, la legge non permette l’accensione di ipoteche al di sotto di una certa cifra, i metodi di equitalia sono degni della mafia, intimidazione e illegalità sono all’ordine del giorno.

Obiettivo Giustizia
Obiettivo Giustizia
12 anni fa

Il reale problema del “sistema riscossione” è quello che la Holding Equitalia s.p.a. non è sottoposta ad alcun controllo dell’autorità giudiziaria, come avviene per tutti i comuni mortali, cioè alcun giudice ha il potere di effettuare azione di verifica di natura giuridica di legittimità procedurali messe in atto in tutta la fase esecutiva fino alla vendita del bene colpito da parte del concessionario per la riscossione, lasciando il contribuente inerme alla mercè di Equitalia s.p.a.- Si presume che sia un sistema ben congeniato dal governo per sottomettere il contribuente in uno stato di imposizione di tipo dittatoriale fiscale.

paola batisti
paola batisti
12 anni fa

la proposta è ottima. Penso che ora abbiamo la possibilità di farla valere. basta con le polemiche inutili e pericolose.

mparama
mparama
12 anni fa

i poco informati, chi ha le idee confuse o poco chiare continuano a credere che Equitalia colpisce gli evasori……niente di più sbagliato !!!!
Equitalia colpisce sui tributi già dichiarati pagati parzilmente o non pagati per indisponibilità economica…………quindi colpisce in maniera dura, inesorabile e con metodi tipici di stati DITTATORIALI, tutti quelli che hanno legalmente dichiarato il prorpio reddito ma si trovano nella situazione momentanea di non poter pagare.

Gli evasori non vengono minimamente intaccati da equitalia in quanto non dichiarando i propri redditi non sono rilevabili e rintracciabili. Il compito di combattere gli evasori spetta all’Agenzia delle entrate…ma non a Equitalia.

Ma la cosa più raccapricciante e il metodo e l’atteggiamento da ricatto che viene usato nei confronti dei contribuenti ( si noti bene contribuenti e non evasori in quanto non rilevabili) e la leggerezza con la quale vengono emesse le cartelle le quali il più delle volte non contengono alcuna indicazione a quala mancati pagamenti si riferiscono inducendo la povera vittima a rivolgersi agli studi commercialisti aggravando ancora di più l’onere finaziario.
La leggerezza con la quale vengono emesse le cartelle, il più delle volte sbagliate tipo cartelle pazze, viene a sua volta aggravata dalla pesantezza delle sanzioni in termini di interessi usurai e di conseguenze a livello socio-economico familiare o aziendale con il pignoramento dei beni e dei conti bancari anche per cifre nettamente modeste e per nulla proporzionate al valore del pignoramento



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