postato il 24 Settembre 2011 | in "Politica"

Serve un patto serio per la crescita

Pier Ferdinando Casini ospite del dibattito “Cambiare Partecipare Unire l’Italia”.

Serve un patto serio per la crescita, come propone la presidente di Confindustria Marcegaglia, prima che l’Italia affondi. Ci sono dati impressionanti sui posti di lavoro che vengono persi, sulla chiusura delle aziende, per questo non bisogna perdere tempo in buffonate e discussioni inutili sulla legge elettorale quando il rischio Grecia sembra concretizzarsi.

E non perdiamo tempo nemmeno con i litigi tra Berlusconi e Tremonti. E’ surreale quello che capita. Se c’è un gran responsabile degli errori del ministro dell’Economia, questo èil rpesidente del Consiglio, perché non esiste Paese in cui il premier delega ad altri la politica economica. Se il governo non è in grado, meglio andare al voto. In questo momento drammatico non c’è spazio per il settarismo, e anche l’opposizione deve far prevalere lo spirito costruttivo.

Pier Ferdinando

6 Commenti
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Angelo
Angelo
12 anni fa

Gent.le Casini
essere seri pero’ presupporrebbe anche aver le idee chiare sulle vere cause della crisi:
-finanza malata dei poteri forti internazionali
-asservimento europeo ai loro ricatti invece di costruire un primato della politica per i popoli.
dunque non cedere alle richieste lacrime e sangue (tasse ,pensioni ecc ecc)che hanno spolpato inutilmente la Grecia dovrebbe essere il primo passo .
il secondo dovrebbe essere l’azzeramento del debito attraverso l’unico strumento che non faccia pagare ai cittadini colpe non loro .LA PATRIMONIALE
venendo all’Italia :
costruire una alternativa responsabile MA SENZA PREVENSIONI E VETI PRECONCETTI basandosi su confronto sulle cose da fare.
Lei invece oltre ad appoggiare i poteri forti industriali e Marcegaglia con la sua strumentale ossessione per le pensioni ,rifiuta di provare a confrontarsi con VENDOLA e DI PIETRO su programmi.
Le ricordo che ilGoverno prodi fu qualcosa di molto diverso come diverse erano le condizioni economiche di allora e che cadde per il voltafaccia di Mastella.
Una seria politica e rinnovamento oggi non passa certo attraverso ambiguita’ di posizioni tipo agio della bilancia ma azioni concrete e chiare senza preclusioni preventive e veti, su patti chiari dopo aver discusso delle soluzioni che ognuno offre per uscire dalla crisi.

Stefano Tassinari
Stefano Tassinari
12 anni fa

Ben venga la parola d’ordine crescita ma essendo consapevoli che saranno anni di decrescita. Voglio dire che le strade sono due: una è quella attuale imboccata dalla maggioranza e cioè non far niente, ciò produce decrescita e crisi, l’altra è inseguire la crescita ben sapendo che sarà impossibile raggiungerla. Il primo comandamento secondo me è gestire la quasi certa decrescita inseguendo una impossibile crescita.

Paolo Caimmi
Paolo Caimmi
12 anni fa

Gentile On,
quello che lei dice ora glielo sto dicendo da tempo… se ben ricorda.

Paolo Caimmi
Paolo Caimmi
12 anni fa

Gentile On,
ribadisco però che la legge elettorale va cambiata al più presto, se possibile com’era prima e prima delle prossime elezioni: non é giusto che 1 o 2 capi gruppo comandino 60 milioni di persone, quanti siamo in Italia. E’ bene dare il voto di preferenza e che gli eletti governino, e non, come ora, gli oligarchici rappresentanti di partito.

Paolo Caorsi
Paolo Caorsi
12 anni fa

Oggi c’è la marcia della pace da Perugia ad Assisi.

Bisogna marciare verso Dio e la Madonna e loro ti danno la pace e la vita eterna, ti danno due cose al prezzo di uno.

Esule
Esule
12 anni fa

Purtroppo in Italia la Classe Politica non è all’altezza per gestire un problema tanto complesso come la crisi finanziaria attuale che nasce non in Italia dove le banche sono abbastanza solide e dove le famiglie per fortuna possiedono risparmi e beni enon debiti.

Ad esempio è semplicemente una proposta suicida quella di introdurre una patrimoniale come dice Profumo. Una patrimoniale di 400 miliardi di euro avrebbe un effetto recessivo da cui nessun paese potrebbe più riprendersi. Certamente contribuirebbe ad abbattere lo stock del debito ma farebbe fermare l’economia. Inoltre chiunque potrà da ora in poi portera risparmi e beni al sicuro all’estero. L’Europa è grande e cis no tanti paesi dove ci si può metter al sicuro come il Lussemburgo l’Olanda, la Danimarca… Insomma chi auspica una patrimoniale sta già facendo un danno enorme all’Italia.

P.S. una patrimoniale inoltre non risolverebbe alcun problema infatti se la spesa resta elevata, la patrimoniale puo’ contribuire a ridurre il debito ma questo ricresce subito come le cellule tumorali se non si eliminano le cause che lo generano è cioè la folle spesa dello Stato.



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