postato il 5 Dicembre 2011 | in "Economia, Politica"

Questo governo deve fare ciò che non ha fatto la politica

Diamo vita a un coordinamento dei gruppi parlamentari

Questo governo oggi sia assume l’onore di fare quello che noi non abbiamo saputo fare. La politica può continuare nella logica della vigliaccheria o dello scaricabarile oppure assumersi la responsabilità della condivisione e della partecipazione all’impegno nazionale. Noi abbiamo scelto questa seconda strada: non siamo contenti ma siamo convinti.
Abbiamo dato vita a un governo dove non siedono i rappresentanti dei partiti ma tante persone che stimiamo e non ci sono estranee. Non ci possono essere pavidità o furberie nel sostenerlo. Per cui chiediamo a chi lo sosterrà di dar vita a un coordinamento dei gruppi parlamentari limpido, palese e trasparente.
Stiamo rispondendo al bisogno di futuro dei nostri figli.

Pier Ferdinando

L’intervento integrale

Signor Presidente, un Parlamento serio, prima di discutere di questi provvedimenti e di darne un giudizio nel merito secondo le singole voci, cerca di capire il momento che stiamo vivendo. L’euro è sotto attacco.

L’Europa deve decidere se fare o no nuovi passi che comportano cessioni di sovranità per ogni singolo Stato, anche per questo Parlamento. L’Italia è sull’orlo del baratro e non c’è arrivata a caso. Tutti sappiamo quali sono i problemi delle banche nell’erogazione del credito, quante le aziende che chiudono, quanti i giovani che vanno all’estero a cercare prospettive, quante le famiglie di ceto medio che stanno scivolando nell’area della povertà. Ma tutti sappiamo, soprattutto, quanto costerebbe, a partire dai cittadini più poveri di questo Paese, l’uscita dell’Italia dall’euro o il crollo dell’euro o il crollo dell’Europa.

Solo dopo queste premesse si può dare credibilmente un giudizio serio sulle parole del Presidente del Consiglio e sugli atti che questo Governo ha formulato. Siamo contenti? Siamo scontenti? Con quale stato d’animo siamo qui? Queste valutazioni, onorevoli colleghi, fanno parte della pur rispettabile categoria dei sentimenti, ma oggi siamo chiamati ad applicare, qui, oggi, prima che sia troppo tardi, non la categoria dei sentimenti, la categoria della politica.

Da almeno sei anni, prima con il Governo Prodi poi con quello Berlusconi, il mio partito e, da quando si è costituito, il Terzo Polo hanno chiesto di non rinviare scelte dolorose, come la riforma previdenziale, perché ogni rinvio ci sarebbe costato assai salato. C’è stato risposto, da Prodi, con l’abolizione dello scalone e, dal precedente Governo, che i conti previdenziali tutto sommato erano in equilibrio. Tutti sappiamo che non era così e che stavamo solamente scaricando sui nostri figli il costo dei nostri privilegi. Di esempi su questa manovra, sulle singole voci, ce ne sarebbero tanti, penso ai voti solitari, a dire il vero in compagnia dell’Italia dei Valori, sull’abolizione delle province o sulle perplessità per un’abolizione affrettata dell’ICI che, peraltro, era l’unica tassa realmente federalista esistente. Per mesi, onorevoli colleghi, abbiamo ripetuto, non senza derisioni da parte delle vestali del bipolarismo, che nessuno avrebbe fatto queste scelte impopolari per il timore di perdere voti, né a destra né a sinistra. Solo un Governo, che noi chiamavamo di responsabilità nazionale – il Presidente Monti lo chiama di impegno nazionale, ma vedete voi qual è la differenza -, ci avrebbe fatto recuperare il tempo perduto.

Questo Governo oggi si assume l’onere di fare ciò che noi non abbiamo saputo fare. Questi sono esattamente i termini della questione. La politica può continuare nella logica della vigliaccheria o dello scaricabarile oppure assumersi da oggi la responsabilità della condivisione e della partecipazione all’impegno nazionale. Onorevoli colleghi, noi abbiamo scelto questa seconda strada. Non siamo contenti, ma siamo convinti. Non abbiamo soddisfazioni da esternare, ma siamo consapevoli che la strada da percorrere è esattamente quella che abbiamo identificato in questi anni.

Infine, vorrei rivolgermi, signor Presidente della Camera e signor Presidente del Consiglio, non solo a lei ma ai colleghi del Partito Democratico e del Popolo della Libertà. Noi abbiamo dato vita ad un Governo. In esso non siedono rappresentanti dei partiti, ma tante persone che stimiamo e che non ci sono certamente estranee. In Parlamento questo Governo non può essere figlio di nessuno e non possiamo avere pavidità o furberie nel sostenerlo. Per cui chiediamo a chi lo sosterrà, anche nel voto su questa manovra, di dar vita ad un coordinamento dei gruppi parlamentari che sia limpido, palese e trasparente.

Qui non si tratta di evidenziare tutto quello che noi avremmo fatto di diverso da voi e che non ci è stato possibile fare perché il Governo non è espressione diretta solo dei nostri partiti. È il bello della diretta e della politica. È sempre capitato così: tutti hanno sempre rimproverato di non riuscire a fare le cose perché c’erano alleati riottosi che non consentivano di farle o perché non avevano la maggioranza assoluta del 51 per cento. Siamo nella coerenza di tutto quello che è capitato, ma oggi noi siamo chiamati ad uno sforzo superiore, perché la politica non è commissariata, cari colleghi.

Basta con questi facili alibi e con questi espedienti ai quali si ricorre quando non si sa bene come uscire da uno stato di imbarazzo o di palese inferiorità. Noi non ci sentiamo commissariati. La dignità del ruolo del Parlamento si difende con i fatti, non con le parole. Tutti dicono che siamo e torneremo avversari. Per me va bene, ma la rottura su un punto è obbligatoria: il bene comune deve tornare ad essere la stella polare della politica e nell’era bipolare fino ad ora non lo è stato.

La manovra si può emendare o meno. Intanto, si discuterà nelle commissioni. È chiaro che la celerità nell’approvazione di questa manovra è direttamente proporzionale all’efficacia che essa avrà, perché noi oggi abbiamo dato un segnale.

Noi abbiamo dato questo segnale all’Europa. Non abbiamo fatto chiacchiere. In sede europea l’Italia, a lungo derisa, si è dimostrata un Paese che in condizioni di emergenza sa rispondere con i fatti.

Bene, se questa è la realtà, ci attende un anno e mezzo duro di lavoro. Inutile esercitarsi in previsioni o dietrologie: stiamo rispondendo, in particolare, al bisogno di futuro dei nostri figli.

17 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Francesco
Francesco
13 anni fa

Bravo, sarebbe bello se in questo momento particolare, con l’attuale pax politica che sembra essersi instaurata, si riuscisse a varare una legge sulla formazione del bilancio dello stato, che costringa inderogabilmente, i governi, anche per il futuro a tenere un comportamento virtuoso in materia di bilancio e riduzione del debito.

Anna Giunchi
13 anni fa

Coesione, più che mai, almeno adesso. Complimenti per la determinazione. Non eravamo più abituati…

citoyenne
citoyenne
13 anni fa

Buongiorno, presidente

“Stiamo rispondendo al bisogno di futuro dei nostri figli.”

E’ vero gli Italiani, quelli con pensioni, salari e stipendi al di sotto dei 1500 euro mensili, stanno rispondendo al bisogno dei “vostri” figli. Loro saranno garantiti, non solo dai vostri lauti proventi, ma anche dagli scippi operati sulle nostre misere entrate. Lei, insieme con i suoi compari/colleghi, può far dormire sonni tranquilli ai suoi figli.
Per i figli dei pensionati poveri, per quanto poveri siano, ci pensano i genitori, ma quei figli è bene che non mettano al mondo più bambini, considerato che creerebbero solo degli schiavi/elettori per i suoi figli, che hanno il terreno già spianato.
Sono invidiosa? si lo sono e tanto! Sono arrabbiata? si lo sono e tanto! (e siamo in tanti ad essere arrabbiati… tutti quelli che sotto l’albero di natale non avranno cosa mettere, ammesso che si ritrovino un albero artificiale degli anni passati da addobbare!)
Vada a spiegarlo ai miei figli che dovranno versare contributi per quarant’anni e passa, per ottenere una misera pensioncina come la mia! Vada a spiegare a chi ha quarant’anni e che vive di lavoro saltuario spesso in nero che dovrebbe versare contributi per altri quarant’anni e passa. La classe politica italiana dovrebbe vergognarsi ad andare in giro, ed invece ci fa le prediche dal pulpito.
Colpa nostra che continuiamo a votarvi!
Una citoyenne

anna giunchi
13 anni fa

Ciao, citoyenne!!!!
Obiettivo di questo Governo Monti è proprio evitare che le generazioni future paghino gli errori delle precedenti. Il sacrificio che, purtroppo, dovranno fare i lavoratori attuali andrà a garantire un futuro ai giovani di adesso. Io non addosserei le colpe a chi, in un momento di emergenza, è stato chiamato a salvare il Paese…

Davide
Davide
13 anni fa

Da quando l’UDC si è svincolato da Berlusconi, l’ho sempre votato, credendo e sperando che fosse la compagine giusta per difendere i valori della nostra cattolicità e dellla famiglia. Ho apprezzato il sostegno al governo Monti che continuo a credere sia l’unico che può risollevarci dalla situazione economico finanziaria in cui siamo finiti. Pur consapevole dei sacrifici che siamo chiamati a compiere, mi chiedo comunque in che cosa si concretizzi l’azione dell’UDC a difesa della famiglia. Tutti alzano la voce e tutti hanno recriminazioni e legittime richieste in difesa dei propri rappresentati, mentre l’UDC supinamente tace e tutto approva… Io credo sinceramente che almeno un accenno d’equità riferito allo stato familiare del contribuente dovesse essere richiesto in questa manovra. Invece nulla e soprattutto, silenzio di tomba. Sono sposato con tre figli e un quarto in affido fino a poco tempo fa. Viviamo in un vecchio appartamento di 110 mq, seppur con un solo bagno. Da anni cerco di ampliare gli spazi senza riuscirci, pur lavorando entrambi senza poter guadagnare cifre sufficienti (visti gli impegni familiari, è più difficile investire nel lavoro…). Ora con l’inasprimento delle rendite catastali mi sarà certamente impossibile. E dovrò pure pagare una tassa su una proprietà le cui dimensioni sono il minimo indispensabile per ospitare i miei figli, la stessa che pagheranno coloro che vivono nelle stesse superfici da soli. Questo non è giusto! I miei figli sono coloro che pagheranno la pensione a tutti, anche a quelli che non ne hanno. Mentre noi e soprattutto i nostri figli la pensione non la vedremo mai! Riconoscere almeno un diverso quantitativo di detrazione dalla tassazione sulla prima casa in base al numero di componenti della famiglia che vi abita sarebbe stato il minimo dei provvedimenti da pretendere. Almeno per i redditi familiari fino a 50mila euro, oppure su base ISEE. Una progressione della detrazione in funzione dei familiari a carico avrebbe potuto lasciare intendere a noi genitori che lo Stato tiene presenti la nostra situazione e che l’UDC non ci difende solo a parole. Sarebbe stato uno zuccherino, ma avrebbe comunque avuto il merito di aprire la strada a un principio che il suo partito pare richiamare sempre solo nella teoria. Spero vivamente che questo mio sfogo possa risvegliare la vostra sensibilità verso l’urgenza di un’azione visibile e concreta del Suo e nostro partito verso questi temi che diciamo essere “non negoziabili”. Cordialmente.

Patrizia
13 anni fa

Oramai credo ci sia poco da fare, la manovra del governo Monti deve essere approvata al più presto, far pagare la grave crisi ad un pensionato con 1000 euro al mese credo sia eccessivo, come sicuramente si sarebbe potuto fare di più per i capitali rientrati in Italia, per quanto riguarda la riforma delle pensioni credo sia dura ma necessaria, purtroppo questa è anche la conseguenza per aver concesso le baby-pensioni in passato, e per non aver creato condizioni di vita migliori per le famiglie che avrebbero voluto avere più figli, più asili e più opportunità di lavoro per le donne mamme- lavoratrici, come d’altronde si fa negli altri paesi europei , tutte tematiche che aiutano la natalità ,invece la conseguenza di un figlio per coppia è che domani ci saranno pochi lavoratori che pagheranno pensioni ad una popolazione di anziani sempre in aumento.
Insomma una riforma pesante, dolorosa ma alla quale non c’era alternativa o via d’uscita, forse toccare le baby pensioni che si pagano oggi? Ma questo non era possibile , si sa sono diritti acquisiti e allora che fare? Purtroppo la coperta è corta ed in parlamento per farla approvare servono i voti di tutti.

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
13 anni fa

gentile Citoyenne,
come vede lei pone domande : “cosa vado a raccontare ai miei figli” e qui trova sempre risposte stupefacenti. Ripeta ai suoi figli quello che le scrive la simpatica Anna Giunchi. Poi mi faccia sapere cosa le mandano a dire i suoi ragazzi e soprattutto cosa mandano a dire alle stupefacenti divinazioni della s.ra Anna.
Caso mai, le mando a dire io qualcosa a lei e ai suoi ragazzi, solo che lei gradisca. E come aperitivo, cominci a leggere quello che scrivo qui, dove di sicuro più di qualcuno se solo potesse, mi manderebbe su un’isola deserta o nel deserto dei tartari.
Cordialià Citoyenne
A.T.
Semper Humanitas, Ante Omnia.

Antonino Trunfio
Antonino Trunfio
13 anni fa

Esasperato ? non deve esserlo. Fai il gioco di quelli che vorresti mandare a quel paese ma a quel paese non ci andranno mai.
Piuttosto, analizza le cause di quanto accade, e non solo alle nostre pensioni, che sono meno complicate di quello che raccontato in televisione e in giro. Dopo con la lucidità che serve per combattere un nemico temibile come quello che abbiamo davanti, il mondo vedrà nuovi orizzonti e nuova luce.
A risentirla
A.T.
Semper Humanitas, Ante Omnia

X.patrizia
X.patrizia
13 anni fa

NON è vero cara patrizia, ecco cosa si poteva 😯 FORSE SI DOVEVA)fare :

Riequilibrio privilegi delle Regioni a statuto speciale (sicilia, friuli, etc..).
Spesa pro-capite delle regioni e Comuni (regolamentare range min. e mass.).
Spesa sanitaria con massimo procapite obblig..
Verifiche assegni invalidità con accompagnamento (sotto i 40 anni).
Verifiche soldi CEE – finalità e spesa.
Soldi scudati all’estero 180 miliardi (20 % 36 ml).
Soldi non scudati circa 200 miliardi (20 % 40 ml).
Dismissioni patrimonio pubblico.
Lotta evasione per lavoro nero e contributivo. (edilizia, infermieri, colf, badanti. Agricoltura)
Entrate fiscali regioni nord e sud e spesa corrente.
Tassa su trasferimenti danaro al’estero (rimesse extracomunitari e non ).
Tracciabilità oltre 500 e. per prelievi e versamenti.
Detrazioni IVA su spese per parcelle professionali e artigiani oltre 500 e.
Costi della politica e privilegi caste giudici (30 miliardi risparmio)
Tetto pensioni manager pubbl. e buonuscite miliardarie (regole come nel privato per età e anz.).
Appalti. commissioni esterne a sorteggio iscritti albi professionali.
Sprechi contributi ad aziende a pioggia inutili. Restituzione se delocalizzano o usano mobilità e cassa integrazione.
Riduzione o abolizione acquisto aerei da guerra (spesa 20 miliardi)
Spese per missioni all’estero ed aiuti stati esteri (albania, etc..)
Regolamentare e tassare prostituzione.
Confisca beni mafiosi più incisiva, vendita beni immobili.
ICi beni ecclesiastici per attività con scopo di lucro. No chiese e parrocchie, si alberghi, e attività para commerciali.

FACENDO DUE CONTI SI POTREBBERO RISPARMIARE DAI 50 AI 100 MILIARDI ALL’ANNO ……….. O DI PIù, BASTEREBBE AVERE DEI POLITICI SERI E NON DEI VENDUTI.
AL CONTRARIO QUESTE MANOVRE CREERANNO ALTRA DISOCCUPAZIONE E CRISI DI LIQUIDITà IMPOVERENDO LE FAMIGLIE (TUTTE), senza risolvere i problemi alla base del debito pubblico.

Patrizia
13 anni fa

Risposta al signore …… :
Postato da X.patrizia il 6 dicembre 2011.
Aggiungerei alla sua lista, riformare il sistema pensionistico, niente più privilegi per nessuno, se vogliamo veramente bene ai nostri figli, ma lei ha figli?

x.patrizia
x.patrizia
13 anni fa

Non basta l’elenco ? puoi dirmi quali secondo te sono i privilegi nel sistema pensionistico ? se ti rifersci a politici e giudici, burocrati sono d’accordo. Si ho un figlio, 29 enne… Sui baby pensioanti, sulle triple pensioni milionanarie o date per 1 giorni di…”lavoro” aimè, non possiamo più far nulla …..

Rosa Prezioso
13 anni fa

ho 53 anni,da gennaio 2009 sono disoccupata.ho lavorato ed ho 30 anni di contributi.ora cosa devo fare x vivere?come ci arrivo in pensione? non sono giovane ma manco vecchia.ci sono incentivi x le donne ma che devono avere massimo 35 anni….e come tanti altri come me sia donne che uomini cosa dobbiamo fare ,suicidarci tutti?fare i delinquenti??’
chi mi risponde e mi dice che fare…..????

Simone Matteoli
13 anni fa

Cara Rosa, non penso che il tuo problema sia generato da questa manovra, ma che questa manovra voglia iniziare a sistemare le cause del tuo licenziamento. Dal 1 gennaio è attivabile il nuovo regime dei minimi con ritenuta d’acconto di solo il 5%. A volte il lavoro ce lo possiamo creare, riflettendo sui bisogni che vediamo intorno a noi. Credo che i contributi pensionistici di questo regime siano cumulabili a quelli con quelli da te già maturati.

Patrizia
13 anni fa

Signor…………….-Con il sistema contributivo la pensione viene commisurata ai contributi effettivamente versati.Tra l’altro se si va in pensione più tardi si prende una pensione più alta; altrimenti la pensione si riduce automaticamente. – vita più lunga pensioni più tardi , non ci possiamo più permettere di percepire pensioni superiori ai versamenti inps.
Torno poi a ribadire, stiamo sull’orlo di un precipizio.

cazzate....
cazzate....
13 anni fa

AIUTOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO ! STA RINASCENDO LA VECCHIA D.C. DI ANDREOTTI. REGISTA LA CONFINDUSTRIA (CASINI, RUTELLI, FINI.)
RICORDATEVI CHE SONO I PRIMI COLPEVOLI DEL DISSESTO ATTUALE. CASSA DEL MEZZOGIORNO, ACCORDI CON LA MAFIA, ASISTENZIALISMO MASCHERATO DA FALSE INVALIDITA, BABY PENSIONI,SUPER PRIVILEGI, CASTE DEL POTERE, REGIONI A STATUTO SPECIALE.
LO SCHIFO DI OGGI HA LE SUE ORIGINI LI, E CON L’AIUTO DEI VERI POTERI FORTI (BANCHE E VATICANO) STANNO TORNANDO ALLA RIBALTA … SPAVENTANDOCI CON IL RISCHIO DEL DISSESTO (BALLEEEEEEEEEEEEEEEEE)FANNO PASSARE DELE SCHIFEZZE IMMONDE. LA DEMOCRAZIA è FINITA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!, VOGLIO ANDARE ALL’ESTERO ……….

cazzate...........
cazzate...........
13 anni fa

C’è UN UNICO E SOLO MODO PER FAR RIPARTIRE LA ECONOMIA. FAR FUORI QUESTI TECNICI VENDUTI ALLE BANCHE. TOGLIERE LIQUIDITA’ SERVE ALLE BANCHE PER LUCRAR SUI PRESTITI. SOLO COSì SI SALVERANNO DALLE PERDITE SULLA SPECULAZIONE INTERNAZIONALE.
OCCORRE CREARE FIDUCIA NEL FUTURO E VOGLIA DI INVESTIRE. LO SI FA COLPENDO LE RICCHEZZE ILLECITE I CAPITALI NASCOSTI E AUMENTANDO GLI STIPENDI E LE PENSIONI……. COMBATTENDO EVASIONE, ELUSIONE, LAVORO NERO.
CON LE MANOVRE LACRIME E SANGUE SI FINSICE DAVVERO COME GRECIA, IRLANDA, ETC…LO SI POTRA’ FARE SOLO SE CI SARA’ ONESTA DA PARTE DI TUTTI. I NOSTRI POLITICI NON LO SONO (NESSUNO).
DUE MESI FA SONO STATO AD ATENE. ALL’AEROPORTO HO VISTO LA GENTE (PIù RICCA) PARTIRE, NON CERTO PER VIAGGI DI PIACERE, MA FUGGIRE …. STRACARICHI DI BAGAGLI…. NON CERTO PER RITORNARE.
VOGLIAMO QUESTO FUTURO PER I NOSTRI FIGLI ???????

ANTONINO TRUNFIO
ANTONINO TRUNFIO
13 anni fa

Per sig. CAZZATE, non sono cazzate le tue, condivido al 1000 per cento quello che scrive. Dimentica di dire una sola cosa, tra le tante che cita come soluzioni ma che ahimè sono CREDO, solo effetti di un male che sta a monte : LO STATALISMO di cui la balena bianca e i suoi eredi, che qui ci ospitano sono un esempio stupefacente e imbarazzante. CHIEDIAMO INSIEME LA RIDUZIONE DRASTICA DELLE TASSE DI OGNI TIPO, DA QUELLE SUL REDDITO, A QUELLE SUI CONSUMI, A QUELLE SUGLI UTILI DI IMPRESA E SUL PATRIMONIO. NONO CROLLERANNO I SERVIZI, NON CROLLERA’ LO STATO SOCIALE, QUELLI COLLASSANO ORMAI DA ANNI SOTTO GLI OCCHI DI TUTTI, PER L’AUMENTO CRIMINALE DELLE TASSE, CHE FANNO DELL’ITALIA IL PRIMO PAESE AL MONDO PER PRESSIONE FISCALE (69,8 % DELLA RICCHEZZA NAZIONALE PRODOTTA).
SOLO COSì L’ITALIA AVRA’ QUALCHE PICCOLA SPERANZA, E’ L’UNICA COSA CHE DARA’ QUALCHE POSSIBILITAà DI SALVATAGGIO ALLE NOSTRE VITE E ALLE NOSTRE FATICHE DI UNA VITA. IL RESTO COMPRESO MONTI E LE SUE MONTATE, FANNO SOLO IL GIOCO DEI VERI PADRONI, DI CUI I POLITICI SONO SOLO DEPRECABILI SICARI.
LE TASSE SONO UNA RAPINA, UN TRASERIMENTO DALLE TASCHE DI CHI LAVORA E INVESTE E PRODUCE E HA ANCHE PATRIMONI ONESTAMENTE ACCUMULATI, AI POLITICI DI OGNI COLORE, CHE LI DISTRIBUISCONO A LORO PIACIMENTO, SPACCIANDOLI PER IL BENE COMUNE, PER I SERVIZI, COME SE IL MONDO SENZA POITICI E SENZA POLITICA RENDE GLI UOMINI INCAPACI DI ORGANIZZARSI ED ESSERE RESPONSABILI.
LEGGETEVI “FOR GOD AND EVIL” DI C. ADAMS E “TIRANNI FISCALE” DI PASCAL SALIN.
E PER TE, VISITA IL SITO http://www.movimentolibertario.com
e anche http://www.usemlab.com e http://www.rischiocalcolato.IT

IL PEGGIOR DANNO CHE POSSIAMO PRODURRE ALLA TIRANNIA DELLA STATO-CRAZIA e ai suoi untori, vassalli, gran sacerdoti, giullari di corte, è RENDERE CONSAPEVOLI GLI SCHIAVI DI ESSERLO. QUANDO ALTRI SCHIAVI COME ME, che lo sono stato a lungo, SI SVEGLIERANNO, GUAI A CHI SI TROVERA’ SULLA LORO STRADA. LA LORO IRA SARA FUNESTA. E I TIRANNI MASCHERATI DA ATTORI DEL BENE COMUNE, CHE HANNO TRADITO QUESTA ITALIA CONSEGNANDOLA AI BOIA DELLA BCE, DELLA FED, E DELLA BANCA MONDIALE E DEL FMI, SPARIRANNO DALLA FACCIA DI QUESTO MERAVIGLIOSO PAESE.
NON MOLLARE SIG. CAZZATE, E CAMBIA STO BENEDETTO NOME. CHE NON DICI AFFATTO CAZZATE.
CIAO
A.T.



Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram