postato il 19 Ottobre 2011 | in "Economia, In evidenza, Media e tecnologia, Riceviamo e pubblichiamo"

Quale sviluppo senza soldi?

“Riceviamo e pubblichiamo” di Mario Pezzati

Berlusconi da giorni annuncia per questa settimana un Decreto Sviluppo che dovrebbe dare una sferzata all’economia. Francamente questa affermazione mi fa tremare i polsi, visti i magri -se non pessimi- risultati ottenuti a gennaio scorso con la “frustata all’economia”.

Finalmente Berlusconi getta la maschera e ammette che “non ci sono i soldi”, un decreto che nasce monco. Nel frattempo tutto il popolo italiano chiede un intervento deciso e strutturale, e anzi oggi si è saputo dell’ultimo appello lanciato in una nuova lettera inviata al premier Silvio Berlusconi da Abi, Confindustria, Rete imprese Italia, Ania e Alleanza cooperative per affrontare la crisi con misure «concrete e credibili» nel dl Sviluppo, perché ormai «il tempo è scaduto». Che il tempo sia scaduto, lo sappiamo tutti. Lo sanno le famiglie che fanno la spesa, gli italiani senza lavoro, le imprese che faticano a tenere il passo con la concorrenza, anche il resto del mondo sa che per l’Italia il tempo dei temporeggiamenti e delle furbizie è scaduto. Eppure, Berlusconi continua a mostrare la sua noncuranza, sfiorando l’incoscienza, quando dice che soldi per lo Sviluppo non ce ne sono, ma che non ha fretta di presentare questo Decreto; anzi lo presenterà solo quando sarà sicuro. Sicuro di cosa? Non si sa.

Se il problema sono i soldi, allora spero che l’on.le Berlusconi ci legga, perché stavolta glielo scriverò a lettere maiuscole, visto che da questa estate lo ripetiamo e non riesce a comprenderlo: VENDA LE 6 FREQUENZE DIGITALI TELVISIVE CEH HA REGALATO A MEDIASET E RAI; HANNO UN VALORE DI CIRCA 3 MILIARDI DI EURO.

Dopo che abbiamo incamerato questi soldi, li usi per finanziare la banda larga in Italia, visto che il pieno sviluppo di questo strumento, poterebbe risparmi per 40 miliardi di euro e una crescita del PIL di circa 60 miliardi di euro, come abbiamo detto alcune settimane fa.

Come vedete, le idee ci sono, e i metodi per ottenere soldi senza spremere gli italiani pure; basterebbe ad esempio una lotta seria all’evasione, che sottrae ogni anno circa 250 miliardi di euro all’Italia. Questa lotta si dovrebbe fare distinguendo tra grandi evasori e chi è incorso nelle sanzioni, perché ridotto in miseria da questa crisi: nel primo caso sanzionare senza pietà (chi ha i grossi capitali deve pagare, non può evadere); per il secondo caso, la sanzione dovrebbe essere diluita e rateizzata nel tempo per non essere penalizzante.

Queste proposte, sono state portate avanti a più riprese dall’UDC, anche tramite emendamenti e ordini del giorno regolarmente rifiutati dalla maggioranza che dimostra una arroganza che rasenta la follia e l’incoscienza, oltre a produrre perdite enormi per lo Stato italiano, come nel caso della privatizzazione della Tirrenia che costerà allo stato più di quanto incasserà, ovvero a fronte di un incasso di 380 milioni, il governo si è impegnato a restituire agli acquirenti ben 576 milioni di euro (arrivando a perderci circa 200 milioni di euro).

L’ultimo caso di arroganza è legato al Ponte sullo Stretto di Messina: l’Unione Europea ha ritirato i fondi, ma il governo fa sapere che realizzerà lo stesso il Ponte, usando soldi pubblici e capitali dei privati. Ma siamo sicuri che i privati vorranno investire sul Ponte? Domanda legittima alla luce della situazione economica attuale, e soprattutto alla luce di alcune particolarità che esporrò in un successivo articolo.

Intanto il governo annuncia che a breve si saprà il nome del nuovo governatore della Banca d’Italia, che, a mio avviso, sarà quasi sicuramente Bini Smaghi, nome che il premier sta tirando fuori ora, ma che già era noto, visto che, per fare andare Draghi alla BCE, era necessario che Bini Smaghi si dimettesse e, all’epoca (parliamo di pochi mesi fa), il premier gli promise la carica di Governatore di Bankitalia.

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citoyenne
citoyenne
12 anni fa

E’ chiaramente una delle solite fandonie del cav. e dei suoi … giannizzeri?, lacchè?, cortigiani?, come vogliamo chiamarli?, tutti strapagati con il denaro dei contribuenti!
In Italia i soldi ci sono, ma li possiedono proprio loro e i loro amici, vuole che diventino masochisti? Ma scherziamo? Già hanno annullato la tassazione sui loro redditi superiori a 90.000 e a 150.000 euro, con l’obbligo della restituzione di quanto fino ad ora prelevato. Da un governo così che cosa si può pretendere? O meglio da questi politicanti/guitti che ci recitano la commedia nelle varie trasmissioni, facendo pure finta di litigare, mentre, in camera caritatis, sono tutti d’accordo per arraffare l’arraffabile, che cosa possiamo aspettarci. Lei parla delle frequenze televisive, del recupero sull’evasione fiscale, delle folli spese folli che si vorrebbero affrontare, sempre per favorire amici più o meno mafiosi.
Questo governo si rifiuta di mettersi le mani in tasca e di farli mettere ai loro amici.
Ma lei sa che cosa è tragico? Il fatto che, anche cambiando coalizione, non cambierebbe nulla. E’ tutta questa classe politica che va “rottamata”, come dice Renzi; ma io vado oltre, sono tutti i partiti tradizionali che debbono essere buttati nelle discariche, perchè tutti, politici e partiti, sono solo autorefenziali. Facciamo crescere i movimenti, non quelli distruttivi, diamo forza e sostegno alle nuove generazioni perchè solo loro forse saranno in grado di far cambiare passo a questa Italia, mandando a quel paese questa corrotta classe poltica. (Si legga la lettera degli universitari pisani al PdR e il fondo di Gramellini sulla stampa!)
una citoyenne



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