postato il 25 Giugno 2010 | in "Economia, Esteri, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Prelievo su banche e transazioni finanziarie: chi le paga?

bce1

di Gaspare Compagno

La proposta di Francia e Germania di tassare le banche e le transazioni finanziarie ha incontrato il favore dei vari governi europei ed ha dato vita ad un documento che nella sostanza dice poco: i governi devono trovare una soluzione e tassare la banche, ma la tassazione avverrà con modi e importi che saranno decisi dai singoli Stati in piena autonomia.
Ma in concreto cosa c’è? A mio avviso nulla.
I politici dovevano dare una “risposta” ai loro elettori e l’hanno data, ma dal documento non emerge nulla di concreto, perchè incarica gli organi competenti della UE e della BCE ad approfondire la questione e a dare una risposta per la prossima riunione che si svolgerà ad Ottobre.

Se il principio del “paghi chi ha causato la crisi” è corretto e limpido, meno limpido è trovare le cause della crisi medesima: nel caso della Grecia, ad esempio, è palese che è stato il precedente governo a truccare i bilanci pubblici.
Cosa che si è ripetuta con l’Inghilterra.
E si potrebbe continuare.
Chiaro che additare la responsabilità alle banche è, da un punto di vista mediatico, la scappatoia perfetta per i governanti, che però dovrebbero ammettere che una delle cause della crisi europea è la mancanza di crescita, che ha portato ad una riduzione del potere di acquisto delle famiglie e ad una crescita delle persone in cerca di lavoro.

transazioneOra, se l’ipotesi di tassare le banche e le transazioni finanziarie diventa realtà, è logico aspettarsi che le banche e le istituzioni finanziarie si rivarranno su qualcuno, andando a strozzare ulteriormente le famiglie e le imprese che hanno attualmente grossa difficoltà e che sono l’asse produttivo della società e che quindi andrebbero tutelati.
E’ prevedibile che questa tassa verrà poi girata sotto varie forme alle famiglie e ai piccoli imprenditori e artigiani, e allora accadrebbe che i governi tradirebbero le promesse fatte alle famiglie e ai consumatori di non penalizzarli.
Non li penalizzano direttamente, ma indirettamente si, dando vita ad una tassazione indiretta iniqua, ingiusta e che condannerebbe ulteriormente i soggetti deboli della società: le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese e che non vedono un futuro per loro.
Invece bisogna assicurare questo futuro, intervenendo con una legislazione efficace, efficiente, snella e certa nei tempi e nelle punizioni.

Con le regole certe si mettono le basi per una crescita che produrrebbe ricchezza per tutti, imprenditori e famiglie, ma se queste ultime vengono penalizzate, come possiamo aspettarci da loro ottimismo e propensione ai consumi? Questa è la vera domanda a cui bisogna rispondere.

4 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
nicolò
nicolò
13 anni fa

Ovvio che se in Italia fossero le tassate le banche a rimetterci sabbero i clienti che hanno un conto corrente. Io credo che più tassare bisognerebbe ridurre gli sprechi.

trackback
13 anni fa

[…] Guarda Articolo Originale: Prelievo su banche e transazioni finanziarie: chi le paga? | Pier … […]

gaspare
gaspare
13 anni fa

bravo nicolò, anche perchè così non risolviamo il problema della solidità delle banche.
il discorso è semmai mettere regole chiare e certe

gaspare
gaspare
13 anni fa

piccol oaggiornamento: alla fine si è deciso di non decidere nulla.
Dall’incontro dei capi di governo di questo week end è uscito solo un documento che afferma che i vari governo possono deicdere caso per caso e in autonomia.
Quindi se vuole la germania può tassare di più le banche tedesche e gli altri governi evitare di farlo.



Twitter


Connect

Facebook Fans

Hai già cliccato su “Mi piace”?

Instagram