postato il 29 Aprile 2016 | in "Politica"

Il Cavaliere graffia ancora. Prossimo passo, pace con Alfano

Non è più tempo di risentimenti

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L’intervista di Ugo Magri a Pier Ferdinando Casini pubblicata su La Stampa

Berlusconi che scarica la destra: cosa fa venire in mente a un moderato come lei, Casini?
«Che la tigre magari non è più quella di trent’anni fa, però sa ancora graffiare. E soprattutto va nella direzione giusta».
Partiamo dalla tigre: come mai improvvisamente s’è risvegliata?
«Ma è ovvio. Salvini e la Meloni applaudono le esternazioni di magistrati come Davigo, svillaneggiano l’azienda di Berlusconi, sostengono che lui s’è venduto a Renzi per salvare le tivù, come possono poi pretendere che lui si accodi? Forse avevano fatto i conti con la sua caricatura. Invece con questa mossa Silvio ha dimostrato di essere lucido e ancora in campo».
In campo per cosa? Per riproporre se stesso come ai vecchi tempi?
«No, qui non si tratta di riprodurre le ricette del passato, perché quel passato non esiste più. Viviamo momenti difficili. Se pensiamo a ciò che succede nel Mediterraneo, alle guerre che ci mandano ogni mese migliaia di rifugiati, alle barriere che l’Austria vuole rialzare ai nostri confini, al rischio che l’Italia si trasformi in un gigantesco “hot spot” per gli immigrati, una cosa appare chiara: se l’Europa ha un torto è che non si fa rispettare abbastanza. E se la Merkel non piace, allora per l’Italia sono mille volte peggio i populisti nazionalisti che vogliono prenderne il posto».
Stavamo parlando dell’appoggio di Berlusconi a Marchini e lei tira fuori la Merkel. Perché?
«Perché i moderati non si possono più nascondere. Se ancora pensano che, per resistere, debbono inseguire o scimmiottare i populisti, vuol dire che faranno la fine dei socialisti e dei popolari austriaci i quali, sommati insieme, si sono fermati al 22 per cento. Invece con la scelta di Berlusconi a Roma c’è la possibilità di far pesare la differenza abissale che esiste tra moderazione e populismo. Cioè una questione che va oltre i destini personali di Marchini, di Bertolaso, di Casini. Qui si sta decidendo una certa idea della politica e dell’Italia».
Salvini e i Cinquestelle però insinuano che, in questo modo, Berlusconi fa un regalo a Renzi.
 «È esattamente l’opposto. Se i moderati italiani non rialzeranno la testa, quella sarà la volta che Renzi si approprierà definitivamente dei loro elettori. Non si fa alcun favore al premier, lo si fa all’Italia che ha bisogno di ragionevolezza e buonsenso».
Davvero crede che quest’area moderata possa rimettersi insieme?
«Certo, è un cammino pieno di incognite. Ma con la candidatura di Parisi a Milano, e con quella di Marchini a Roma, incomincia una stagione in cui i moderati la smettono di demonizzarsi reciprocamente. E’ più facile alle elezioni amministrative perché una parte collabora con Renzi, un’altra è all’opposizione. Però non credo che Berlusconi voglia stare nella politica italiana per favorire la vittoria dei Cinquestelle. Se non ricordo male, la firma sotto il patto del Nazareno ce l’aveva messa Berlusconi, mica Alfano».
Ha ottima memoria. Ma quelli che lei vorrebbe rivedere insieme hanno passato gli ultimi anni a litigare…
«Oggi i risentimenti sono un lusso che non ci possiamo permettere. C’è un’emergenza che riguarda i nostri figli e il futuro dell’Italia. Davanti a una simile situazione, che Alfano e Berlusconi non si parlino è una cosa fuori dal mondo e anche poco credibile, perché dopo essere stati insieme tutta la vita non è che improvvisamente possono pensarla all’opposto».
Lei ha buoni rapporti con entrambi. Tenterà di farli dialogare?
«Io il mio percorso l’ho fatto, non vivo né di rimpianti né di rivalse. Per cui posso impegnarmi perché tra tutti i moderati si riallacci un filo»

Commenti

  1. Lei è solamente un leccaculo di Berlusconi,prima si era allontanato da Berlusconi e poi si era unito con Fini,ora si è rimesso con Berlusconi,lei è solo un opportunista in malafede,mi fa schifo come persona e come politico,lei è solamente un leccaculo di Berlusconi,si vuole alleare con Renzi?Che lo faccia ma non ritorni mai più con Berlusconi,ma lei in realtà è solo un leccaculo di Berlusconi è mi fa schifo propio per questo,se ne vada a fare in culo,io non guarderò mai più con simpatia ne lei ne il suo partito,vaffanculo,lei è solamente un leccaculo di Berlusconi e come me fortunatamente la pensano molte persone italiane che non finiranno mai di pensarlo.


  2. per la mia parte che non appartiene al suo distributore sociale automatico s Berlusconi non è stato mai una tigra e nemeno la rapresentazione del'”italiano” nel senso culturale del termine , altro punto una tigra non graffia è molto piu intelligente di entrare nel centro di visione di chi osserva commentando ogni mosse e prosegue il suo cammino di tigra e se è disturbato nel suo territorio attacca il che non ha nulla in commune con Berlusconi che da sempre sommiglia pittosto ad un serpente con la mente maligna di una volpe se ero al sup posto poco invidiato guarderei al bestiario animale della sua mitologia antica per riconoscere chi deve moderare ! per favore no sceglie la chimera etrusca! non ha nulla in comune colla coltura politica dei protagonisti citati che lei convince a rapresentare l’italia !




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