Media e libertà: siamo una democrazia “fortissimi”

“Una democrazia è forte quando ha media liberi” così si legge, accanto al faccione sorridente del Presidente del Consiglio,  nella nuova campagna pubblicitaria ideata dall’agenzia Serviceplan e lanciata dalle emittenti pubbliche tedesche ARD e ZDF. Ma i tedeschi non sono i soli a pensare che i media italiani siano poco liberi, a loro si aggiunge il quotidiano spagnolo El Mundo che commentando la campagna pubblicitaria tedesca dice senza remore che l’Italia berlusconiana è “l’antitesi della libertà e dell’indipendenza dei media”. Un attacco durissimo che non colpisce solo il Premier ma anche l’immagine del Paese. Tedeschi e spagnoli avrebbero potuto facilmente ricredersi vedendo una puntata di Forum dove una semplice cittadina ha potuto ringraziare il governo per avere ricostruito L’Aquila dopo il terremoto, ma probabilmente anche in questo caso si sarebbero attaccati al fatto che questa signora non è proprio aquilana, e forse neanche terremotata, però in compenso è stata pagata bene.

Sicuramente poi i detrattori europei non sanno che il governo e la maggioranza stanno facendo di tutto per rendere davvero democratico il servizio pubblico: in vista delle elezioni amministrative gli esponenti di Pdl, Lega e Responsabili hanno presentato un emendamento in commissione di Vigilanza Rai per equiparare i talk show alle tribune politiche, una bella estensione della “par condicio” che consentirà a tutti i candidati a sindaco e presidente di provincia di poter spiegare le proprie ragioni in prima serata, magari ad Annozero di Michele Santoro. Poco importa se Santoro, Floris e Vespa non sono in grado di far parlare tutti, possono anche spegnere i loro microfoni ma una vera democrazia deve consentire ai candidati a sindaco di Pozzo d’Adda di potersi confrontare a Porta a Porta o a Ballarò. Checco Zalone direbbe che siamo veramente una democrazia “fortissimi”. A questo punto la domanda su media e democrazia dovrebbe ribaltarsi: sono democrazie forti quelle dove i capi di governo non possiedono nemmeno il giornalino della parrocchia? Sono paesi con media liberi quelli che non fanno parlare in tv e in prima serata i candidati a sindaco di un paesino sperduto dell’Extremadura o della Baviera? Dall’alto (o dal basso considerata la statura del Cavaliere) della nostra libertà possiamo dire: meno male che Silvio c’è.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Adriano Frinchi



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