postato il 21 Luglio 2011 | in "Famiglia, In evidenza, Riceviamo e pubblichiamo"

Manovra, famiglie sul Titanic

Anche i meno avvezzi all’economia e alla finanza avranno ormai capito che la manovra finanziaria del governo Berlusconi riguardante l’obiettivo di pareggiare il bilancio negli anni 2013-2014, sebbene presentata inizialmente come un semplice aggiustamento dei conti, è destinata invece a prendere i tratti meno piacevoli dell’aumento della pressione fiscale. L’Italia ha una pressione fiscale molto alta, tra le più alte in Europa. La manovra la farà crescere addirittura dell’1,2%, mettendo ancor più in difficoltà migliaia di italiani. L’incremento delle tasse colpirà un po’ tutti, ma quelli che se la vedranno peggio saranno le giovani coppie, le famiglie monoreddito e le famiglie con molti figli. Per i benestanti, comunque colpiti, le cose andranno un po’ meglio. Tremonti ha stabilito che il taglio lineare delle 480 agevolazioni fiscali e assistenziali sarà del 5% nel 2013 e del 20% nel 2014, anno che si preannuncerà parecchio duro.

Non è facilissimo capire come i tagli si abbatteranno sulle famiglie italiane, ma delle stime elaborate, ad esempio quelle dell’Ansa in collaborazione con i Caf della Cisl, c’è veramente da preoccuparsi. Su una famiglia monoreddito benestante senza figli il taglio voluto dal governo peserebbe rispettivamente per 136 euro nel 2013 e per 543 euro nel 2014. Simile, purtroppo solo nel pagamento delle tasse,  è la situazione per una famiglia monoreddito il cui capofamiglia è una “tuta blu“: pagherà 140 euro in più nel 2013 e 556 euro nel 2014. Per quanto riguarda una giovane coppia con doppio reddito e un figlio a carico, oltre magari ad un mutuo da pagare, nel 2013 ci saranno 203 euro in più di tasse l’anno successivo 904 euro in più. Una famiglia di ceto medio e monoreddito, con un impiego da dipendente e due figli a carico, si vedrà aumentare le tasse di 169 euro nel 2013 e di 676 euro nel 2014. Un pensionato, vedovo, con con un reddito superiore alla pensione sociale (15.000 euro), si troverà a pagare 102 euro in più nel 2013 e 400 euro in più l’anno dopo. Situazione ancora più dura per una famiglia monoreddito con due figli maggiori di 3 anni a carico: con un reddito di 25.000 euro l’anno (è il caso delle famiglie in cui chi lavora fa il poliziotto) i tagli provocheranno un aumento di 226,5 euro nel 2013 e di 906 euro nel 2014 a livello di tasse da pagare. Aggiungendo l’arrivo del super-ticket sanitario, i dipendenti pubblici senza aumento degli stipendi per un altro anno e l’aumento dell’età pensionabile è evidente che il peso del risanamento dei conti pubblici riguarderà soprattutto le famiglie e i ceti medio-bassi.

La gravità della situazione per le famiglie italiane è testimoniata anche dalla posizione  del sottosegretario alla Famiglia Carlo Giovanardi che ha giudicato negativamente la manovra e ha minacciato le dimissioni. L’imbarazzo di Giovanardi e di tutti quelli che nel governo e nella maggioranza hanno sempre parlato di  politiche a favore della famiglia è evidente. Queste politiche tanto annunciate non sono mai arrivate, anzi le famiglie sono oggetto di un “massacro fiscale” senza precedenti che pone serie preoccupazioni. Tremonti presentando la manovra ha parlato del Paese usando la metafora del Titanic, il superbo transatlantico colato a picco nelle fredde acque dell’Atlantico del nord, e probabilmente mai immagine fu più azzeccata considerata la terribile fine che fecero le tante famiglie confinate nella terza classe della nave. Ieri sul Titanic l’orchestra suonava incurante, oggi il governo continua a far finta di niente. Troppe inquietanti similitudini.

“Riceviamo e pubblichiamo” di Adriano Frinchi



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